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PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE
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Il Piano di Gestione delle Acque è lo strumento operativo di riferimento dell’Autorità di bacino distrettuale previsto dalla Direttiva sulle acque 2000/60/CE con la finalità di raggiungere buono stato ambientale dei corpi idrici e garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche.
La direttiva istituisce un quadro di azione comunitaria in materia di acque al fine di ridurre l’inquinamento, impedire l’ulteriore deterioramento, migliorare lo stato ambientale degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi terrestri e delle aree umide agevolando un utilizzo idrico sostenibile, fondato sulla protezione a lungo termine della risorsa disponibile.
Inquadramento normativo
Il Piano di gestione delle Acque (PGA) è previsto dalla Direttiva comunitaria 2000/60/CE ed è stato recepito nell’ordinamento legislativo italiano con D. Lgs. n. 152/06. Il PGA costituisce, inoltre, lo stralcio del Piano di bacino distrettuale, previsto dall’art. 65 del D.Lgs. 152/06, in materia di acque.
Il 20 dicembre 2021 la Conferenza Istituzionale permanente ha adottato, con delibera n. 25, il II aggiornamento del PGA(ciclo 2021-2027) che in questo ciclo ricomprende anche l’ex distretto del fiume Serchio e quindi approvato con d.p.c.m. 7 giugno 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 13.09.2023.
L’elaborazione del piano
La Direttiva prevede un preciso cronoprogramma per il raggiungimento degli obiettivi prefissati – il buono stato ambientale per tutti i corpi idrici, superficiali e sotterranei ed aree protette connesse – individuando nel Piano di Gestione delle Acque (PGA) lo strumento conoscitivo, strategico e programmatico attraverso cui dare applicazione agli indirizzi comunitari, alla scala territoriale di riferimento, individuata nel distretto idrografico, definito come “area di terra e di mare costituita da uno o più bacini idrografici limitrofi”. Il PGA trova attuazione attraverso un Programma di Misure (PoM) anche derivanti da direttive e pianificazioni collegate (tra cui la direttiva nitrati, acque reflue, zone vulnerabili, Habitat, alluvioni, strategia marina, ecc…) e in particolare dai Piani di Tutela delle acque Regionali, articolazione a livello regionale del PGA. Questo piano rappresenta un’opportunità per coinvolgere vari portatori di interesse nella valorizzazione e tutela delle risorse idriche, al fine di migliorarne le condizioni di uso e la qualità in modo sostenibile.
I contenuti del piano
La pianificazione delle acque è articolata in tre cicli sessennali a partire dal 2015.
Il PGA 2021-2027 si compone dei seguenti elaborati:
• Relazione di Piano e suoi allegati
• Indirizzi di Piano
• Cruscotto di Piano
Gli Indirizzi, misura supplementare di tutela e gestione a carattere non strutturale introdotta in questo ciclo di pianificazione, si propongono di definire, alla scala distrettuale, criteri omogenei per la tutela e gestione quantitativa delle acque sotterranee e superficiali, anche attraverso il riordino delle procedure, facenti capo all’Autorità di distretto, per il rilascio del parere sulle concessioni idriche ai sensi dell’art. 7 del R.D. n. 1775/1933. Particolare attenzione è inoltre data alla gestione delle aree di contesto fluviale, delle zone di alveo attivo e delle zone ripariali dei corpi idrici fluviali, nonché alle modalità procedurali per l’aggiornamento del Piano.
Il Cruscotto di Piano è un sistema di visualizzazione dei dati di Piano, a livello di corpo idrico già presente nel precedente ciclo esteso alla nuova scala territoriale.
Corpi idrici superficiali: stato ecologico e chimico
stato ecologico % corpi idrici
stato chimico % corpi idrici
Corpi idrici sotterranei: stato quantitativo e chimico