L’Autorità di distretto dell’Appennino Settentrionale è un ente pubblico non economico, di rilievo nazionale, vigilato dal Ministero della Transizione Ecologica.
Nasce a seguito della riforma distrettuale avviata con l’art. 51 della legge 28 dicembre 2015, n. 221 (cd. Collegato Ambientale). Nell’arco di due anni – dal 2016 al 2018 – attraverso alcuni provvedimenti attuativi della riforma distrettuale, tra i quali in particolare il d.m. 25 ottobre 2016, n. 294 e il d.p.c.m. 4 aprile 2018, l’Autorità si è strutturata e organizzata ed è divenuta pienamente operativa, prendendo il posto delle Autorità di bacino previste dalla legge 183/1989, soppresse ex lege nel 2015.
L’Autorità di distretto si occupa, in primo luogo, di pianificazione di bacino: elabora e approva il Piano di bacino distrettuale e i relativi stralci tra cui in particolare quelli previsti dall’art. 63 comma 10 lettera a) del d.lgs. 152/2006, ossia il Piano di gestione del rischio di alluvioni  e il Piano di gestione delle acque, due importanti piani direttori in materia di alluvioni e di acque, redatti ai sensi delle direttive europee 2000/60/CE e 2007/60/CE.
Grazie a queste attività pianificatorie l’Autorità è in grado di fornire in continuo una fotografia aggiornata dello stato di salute dei nostri fiumi e degli obiettivi fissati per ciascuno di essi, definendo tempistiche e misure per il raggiungimento del buono stato di qualità delle acque. Al contempo provvede ad aggiornare il quadro conoscitivo in termini di pericolosità da alluvione e da dissesti geomorfologici attraverso l’aggiornamento del Piano di gestione del rischio di alluvioni e l’elaborazione del PAI dissesti. In parallelo l’Autorità esprime il proprio parere di conformità ai piani di bacino sugli interventi in materia di dissesto idrogeologico, inseriti in programmazioni europee, nazionali e regionali.
L’Autorità partecipa, inoltre, a importanti progetti europei, tra cui in particolare il progetto “Phusicos – According to nature” (link a pagina progetto), in collaborazione con partner di altri Paesi Europei quali Francia, Germania, Norvegia, Spagna, Austria approvato nel 2018 nell’ambito del programma UE Horizon 2020, che ha l’obiettivo di dimostrare, nell’area sperimentale del comprensorio del lago di Massaciuccoli, nel bacino del Serchio, l’efficacia di soluzioni basate sulla natura (NBS) nel mitigare il rischio idrogeologico, nel migliorare la qualità della risorsa idrica e i delicati sistemi ambientali del territorio.