L’obiettivo è “l’alleanza per il fiume”. E’ stato firmato stamani, 17 aprile 2024, il primo protocollo d’intesa fra il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Gaia Checcucci, e il presidente della società Canottieri comunali Firenze, Giancarlo Fianchisti, che proprio oggi, 17 aprile 2024, ha anche ricevuto, in Palazzo Vecchio, il premio del Comune di Firenze per i 90 anni di attività, durante la “Giornata della canoa”.

Obiettivo del protocollo è salvaguardare il fiume e, nel caso specifico, liberarlo dalla plastica e dai rifiuti attraverso una collaborazione stretta che si estende, sul piano educativo e sociale, alla diffusione di buone pratiche in attuazione della legge SalvaMare. Capace di stanziare 280mila euro l’anno per tre anni che l’Autorità di bacino destinerà non solo alla Canottieri Comunali Firenze ma anche ad altre associazioni che parteciperanno a questo grande progetto che, oltre al mare, salverà e migliorerà l’acqua dell’Arno e di tutti i fiumi e torrenti che bagnano l’ampio territorio (Liguria, Toscana e un pezzo di Umbria) di competenza del Distretto dell’Appennino Settentrionale. I protocolli, dunque, saranno firmati con associazioni presenti sul territorio che operano in campo ambientale, sportivo e sociale, coinvolgendo cittadini di tutte le età.

“La nostra proposta per l’Arno – ha detto Gaia Checcucci – è stata approvata dal Ministero dell’Ambiente nel dicembre del 2022 ed è mirata alla salvaguardia dei fiumi, coinvolgendo le associazioni che lo vivono perché, ne siamo convinti, chi sta sul fiume e lo fruisce è la miglior sentinella e può darci una mano a fare quanto possibile per contenere l’inquinamento e liberare le acque da rifiuti galleggianti. Il risultato si può raggiungere non solo togliendo materialmente questi rifiuti, ma anche attraverso l’educazione ambientale dei ragazzi e di tutti coloro che si avvicinano, in ogni forma, all’Arno”.

Da parte sua, il presidente della Canottieri Comunali, Fianchisti, ha affermato che i Canottieri, attraverso “i 400 soci e il centinaio di giovani del settore agonistico, s’impegneranno a ripulire il fiume e a proteggerlo dalle plastiche, ma anche a diffondere quella cultura del rispetto dell’ambiente che può preservare l’Arno da gesti sconsiderati come l’abbandono, nell’acqua, di bicchieri, piatti, stracci e perfino tavoli, sedie, biciclette e carrelli della spesa”.

 

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