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Derivazioni idriche

La Valutazione Ambientale ex ante delle derivazioni idriche in relazione agli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici

Nel dicembre 2018, in conformità all’art. 14 della direttiva 2000/60/CE, hanno preso avvio le attività finalizzate al II aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque. Nel contempo, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale è in piena attività per dare attuazione al Piano vigente e agli atti a questo afferenti. Tra questi in particolare, si ricorda la deliberazione n. 3 del 14 dicembre 2017, recante «Adozione della “Direttiva per la valutazione ambientale ex ante delle derivazioni idriche in relazione agli obiettivi di qualità ambientale definiti dal Piano di gestione del distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale”, redatta in ottemperanza al decreti direttoriale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela e del Territorio e del Mare n. 29 (“DD29/2017” nel seguito), come modificato dal DD n. 293 del 25 maggio 2017. Tali  decreti riguardano  la valutazione del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche e sono stati emanati  allo scopo di soddisfare le richieste della Commissione Europea formulate all’Italia attraverso i casi EU PILOT 6011/14/ENVI e 7304/15/ENVI, fornendo indicazioni omogenee su tutto il territorio nazionale.

La valutazione del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche è un aspetto già affrontato con il  Piano di Gestione delle Acque dell’Appennino Settentrionale 2016, a cui  è allegato un documento metodologico (All. 8 alla Relazione), sostanzialmente in linea con il successivo  il DD29/2017, finalizzato alla valutazione dell’impatto prodotto dai prelievi su corpi idrici superficiali e sotterranei e applicato in via sperimentale sul bacino del fiume Arno.

Nel 2017  hanno preso quindi avvio le attività  previste dal decreto ministeriale, coordinate dal Tavolo Tecnico Nazionale  appositamente costituito per dare indirizzi omogenei a livello nazionale, che,  attraverso un confronto diretto con le Regioni del distretto, hanno portato all’approvazione della delibera n.3/2017 e relativi allegati, consistenti in una Relazione Introduttiva e in due documenti  tecnici (all. A e all. B). La direttiva è stata approvata  come specifica misura di salvaguardia ai sensi dell’art. 65 commi 7 e 8 del d.lgs. 152/2006 e come tale immediatamente vincolante. Al termine del percorso procedurale previsto, in parallelo all’aggiornamento del PdG, i criteri e gli indirizzi in essa contenuti entreranno a far parte del nuovo Programma di Misure (PoM) 2021.

L’aggiornamento 2018 degli allegati tecnici alla delibera

Nel corso del 2018 la procedura  individuata è stata quindi testata a livello di distretto, come linea guida fino al 1 luglio 2018 e in maniera rigorosa dopo tale data. Tale periodo di pratica  applicazione della procedura ha evidenziato la necessità di apportare alcune modifiche agli elaborati tecnici approvati nel 2017, modifiche apportate con atto del Segretario Generale n. 56 del 18 dicembre 2018. Tali documenti vanno a costituire gli allegati tecnici alla delibera n. 3 del 14 dicembre 2017.

 

 

Fiume Arno, presa dell’acquedotto dell’Anconella

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