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PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO
Marzo 2022. Aggiornamento del PAI per 10 località dei bacini Arno, Toscana Costa e Ombrone.
In applicazione dell’art.15 della disciplina di Piano, adottato come misura di salvaguardia con delibera della Conferenza Istituzionale Permanente n.20…
Marzo 2022. Aggiornamento del PAI per il territorio dei comuni di Campiglia Marittima (LI), Carrara (MS), Piombino (LI) e Trequanda (SI).
In applicazione dell’art.15 della disciplina di Piano, adottato come misura di salvaguardia con delibera della Conferenza Istituzionale Permanente n.20…
Sottoscritto lo scorso 21 febbraio il nuovo Accordo di collaborazione tra Autorità e regione Liguria
Il nuovo accordo di collaborazione tra Autorità e regione Liguria, in continuità con i precedenti, garantisce la gestione dei…
Febbraio 2022. Aggiornamento del PAI per i comuni di Buoncovento (SI) e Scansano (GR)
In applicazione dell’art.15 della disciplina di Piano, adottato come misura di salvaguardia con delibera della Conferenza Istituzionale Permanente n.20…
Dicembre 2021. Aggiornamento del PAI per la località Saline di Volterra (Volterra – PI)
In applicazione dell’art.15 della disciplina di Piano, adottato come misura di salvaguardia con delibera della Conferenza Istituzionale Permanente n.20…
Il Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI), stralcio del Piano di bacino è espressamente previsto all’art.67 del D.lgs 152/06, e, ai sensi dell’art. 65, c.1, “è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo“ che contiene in particolare “l’individuazione delle aree a [pericolosità e ] rischio idrogeologico, la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia e la determinazione delle misure medesime”. Le disposizioni del PAI sono vincolanti per tutti i soggetti pubblici e privati dei territori del Distretto Appennino settentrionale.
La normativa e le specifiche tecnico-operative del PAI sono applicate su specifiche aree a pericolosità che, in generale, sono descritte in banche dati geografiche informatizzate (indicate per semplicità con il termine “cartografia“) elaborate sulla base del quadro conoscitivo del Piano di bacino. Tali banche dati informatizzate sono le uniche che hanno valore formale ai fini dell’applicazione delle norme PAI e delle altre normative che fanno riferimento ad esse.
Il quadro conoscitivo del PAI, e le relative aree a pericolosità, sono costantemente in aggiornamento, per tutti gli utenti è pertanto necessario verificare i contenuti web di questa sezione per conoscere le aree a pericolosità vigenti e i procedimenti di modifica in corso.
Allo stato attuale è in fase di approvazione il Progetto di Piano – PAI “dissesti geomorfologici”. Con la sua approvazione sarà attuata definitivamente la prima fase per dotare il distretto di un unico PAI dedicato alla gestione della pericolosità e del rischio da dissesti geomorfologici, problematica attualmente trattata da 5 strumenti di pianificazione diversi.
Adozione del Progetto di Piano – PAI “dissesti geomorfologici”
Con l’adozione del Progetto di Piano non sono previste specifiche misure di salvaguardia con effetti immediatamente efficaci per i privati. Solo con l’approvazione finale sarà completamente operativa la disciplina di Piano, questa andrà a sostituire interamente le norme relative alla pericolosità da frana e da dissesti di natura geomorfologica per il bacino del fiume Arno, Il bacino del fiume Serchio e gli ex bacini regionali toscani: sino a quel momento si continuano ad applicare le norme e la cartografia dei PAI vigenti. Il progetto di Piano – PAI “dissesti geomorfologici” non interessa il bacino del fiume Magra e gli ex bacini regionali liguri e pertanto per questi territori si continuano ad applicare le norme e la cartografia dei PAI vigenti.
Le aree a pericolosità del progetto di Piano – PAI “dissesti geomorfologici” e dei vigenti PAI Arno ed ex bacini regionali toscani sono del tutto coerenti e coordinati e sono mantenuti tali anche in caso di modifiche ed integrazioni.
Per il bacino del fiume Serchio è stata introdotta la novità rilevante della delineazione esplicita delle aree a pericolosità, in piena coerenza con la carta della franosità vigente e con la relativa normativa sulla definizione delle aree a pericolosità.
PAI approvati e Vigenti
Sul territorio del distretto Appennino settentrionale sono vigenti 5 diversi PAI (anche se nominalmente sono molti di più). Dal 2 febbraio 2017, con la pubblicazione in G.U. del decreto ministeriale n. 294 del 26 ottobre 2016, la loro competenza è passata all’Autorità di bacino distrettuale dell’Appenino settentrionale.
A causa delle loro specificità tecniche e normative allo stato attuale la normativa e la cartografia sono descritte in cinque distinte pagine web secondo i cinque PAI “originali”: bacino del fiume Arno, bacino del fiume Serchio, ex bacino interregionale del fiume Magra, ex bacini regionali toscani ed ex bacini regionali liguri.
Nel bacino del fiume Arno e negli ex bacini regionali toscani il PAI vigente si applica per la parte relativa alla pericolosità da frana e da dissesti di natura geomorfologica mentre la parte relativa alla pericolosità idraulica del PAI è abolita e sostituita integralmente dal Piano Gestione Rischio Alluvioni (PGRA).
Nel bacino del fiume Serchio, negli ex bacini regionali liguri e nel bacino del fiume Magra il PAI vigente si applica per la parte relativa alla pericolosità da frana e da dissesti di natura geomorfologica e per la parte di pericolosità idraulica, sia come norme che come perimetrazioni. Per la parte idraulica si rimanda alla sezione web dedicata al PGRA.
Per il PAI vigente le risorse web disponibili per la pericolosità da frana e la pericolosità idraulica sono:
CARTOGRAFIA PAI frana
Pericolosità da frana e da dissesti di natura geomorfologica
- Bacino del fiume Arno
- Bacino Regionale Liguria
- Bacino del fiume Magra
- Bacino del fiume Serchio
- Bacino regionale Toscana
CARTOGRAFIA PAI Idraulica
Pericolosità idraulica
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