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Progetto di Piano – PAI “dissesti geomorfologici”
Modifiche ed integrazioni successive all’adozione
Nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13.01.2020 è stato pubblicato il comunicato dell’adozione del “Progetto di Piano di bacino del distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale, stralcio Assetto Idrogeologico per la gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica” relativo al territorio dei bacini del fiume Arno, del fiume Serchio e degli ex bacini regionali della Toscana.
Il progetto di Piano è stato adottato con delibera della Conferenza Istituzionale Permanente n.20 del 20 dicembre 2019.
Il Progetto di Piano, che d’ora in avanti chiameremo PAI “dissesti geomorfologici”, interessa la parte del territorio distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale dei bacini toscani ed umbri interamente ricadenti nel distretto (area di studio) .
Il progetto di Piano è caratterizzato da omogeneità sia per i criteri metodologici sia per la parte normativa, in riferimento a tutti i dissesti di natura geomorfologica.
Una volta completato l’iter di approvazione il PAI “dissesti geomorfologici” sostituirà interamente i singoli PAI vigenti per il bacino del fiume Arno, bacino del fiume Serchio ( pericolosità da frana) e bacini regionali toscani (Toscana Nord, Toscana Costa e Ombrone).
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del comunicato di adozione del Progetto di Piano ha inizio l’iter che porterà all’approvazione del Piano. Particolare importanza riveste la fase di consultazione e osservazione, aperta a tutti i soggetti pubblici e privati interessati dagli effetti del Piano.
Il progetto del PAI “dissesti geomorfologici” è costituito dai seguenti elaborati:
Mappe di pericolosità da dissesti di natura geomorfologica
Relazione del progetto di Piano
La relazione del progetto di Piano, a carattere tecnico-illustrativo, riporta lo stato della pianificazione di bacino vigente relativamente ai dissesti di natura geomorfologica ed esplicita le finalità di omogeneizzazione e completamento delle informazioni riguardanti la pericolosità geomorfologica alla base del progetto di Piano. La relazione del progetto di Piano è integrata da tre appendici che esplicitano i criteri e i metodi operativi applicati in alcuni processi specifici che hanno concorso alla redazione delle Mappe di Pericolosità da dissesti di natura geomorfologica.
Appendice 1 – Metodologia per la definizione a scala di distretto delle aree oggetto di pericolosità elevata (P3b), media (P2) e bassa (P1) e per la determinazione delle aree soggette a subsidenza per emungimento di acque sotterranee.
Appendice 2 – Metodologia per la definizione della Pericolosità da dissesti di natura geomorfologica nel bacino del fiume Serchio.
Appendice 3 – Linee guida per l’utilizzo dei dati di deformazione (PS) derivati da analisi multi-interferometrica di immagini radar satellitari.
Normativa – Disciplina del progetto di Piano e misure di salvaguardia
La delibera di CIP n. 20 del 20.12.2019 prevede una specifica misura di salvaguardia (art. 65, c. 7 del d.lgs. 152/2006) relativa alla procedura di aggiornamento e modifica del progetto di PAI e dei PAI vigenti. La misura di salvaguardia richiama espressamente l’art. 15 della disciplina di Piano e l’applicazione degli allegati 2 e 3.
Non sono state previste altre misure di salvaguardia con effetti immediatamente efficaci per i privati. Solo con l’adozione definitiva del Piano, e la sua approvazione finale, saranno applicate le norme d’uso indicate nella disciplina di piano. Sino a quel momento si continuano ad applicare le norme e la cartografia dei PAI vigenti.
Anche la disciplina di Piano è oggetto di consultazione e osservazioni ai sensi del d.lgs. 152/2006.
La disciplina di piano è costituita dalla normativa e da 3 allegati tecnici parte integrate di quanto indicato nelle norme d’uso.
Al solo scopo di facilitarne la consultazione e la distribuzione gli allegati si rendono disponibili anche per estratto.
Allegato 1 – Elenco degli Enti Locali interessati dal Progetto di Piano
Allegato 2 – Criteri di rappresentazione ed interpretazione delle mappe del PAI, modalità di visualizzazione ed accessibilità dei dati
Allegato 3 – Modalità per le proposte di revisione ed aggiornamento delle mappe del PAI
ATTENZIONE: i PAI vigenti per il bacino dell’Arno, bacino del Serchio e bacini regionali toscani mantengono tutta la loro efficacia sia nella parte normativa che cartografica sino all’approvazione definitiva del PAI “dissesti geomorfologici”.
Cartografia – Mappe di pericolosità del progetto di Piano
Le mappe di pericolosità del Progetto di Piano PAI “dissesti geomorfologici” sono esclusivamente disponibili come banche dati geografiche informatizzate, sia in modalità interattiva tramite WebGIS sia come dato sorgente tipo shapefile .
Non sono disponibili copie cartacee degli elaborati né sono elaborate mappe in formato pdf. La corretta consultazione delle banche dati è garantita dal rispetto dei criteri indicati negli allegati 2 e 3 della disciplina di piano .
Per garantire la necessaria coerenza tra PAI vigente e Progetto di Piano, le mappe di pericolosità dello stesso Progetto di Piano possono essere soggette a modifiche ed integrazioni anche nella fase successiva all’adozione in base a quanto stabilito agli artt. 3 e 4 della delibera di adozione.
Consultazione e osservazioni
Come prevede la legge il PAI “dissesti geomorfologici”, come stralcio del Piano di bacino, è soggetto ad un periodo di consultazione (45 giorni dalla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale). La consultazione si svolge in modalità esclusivamente informatica, eventualmente supportata dai nostri uffici previo appuntamento telefonico. Alla fase di consultazione segue il periodo utile per le osservazioni (i 45 giorni successivi alla fase di consultazione). Le fasi di consultazione e osservazioni sono aperte a tutti i soggetti pubblici e privati interessati dagli effetti del Piano.
Trattandosi di dati di natura ambientale gli elaborati del Progetto di Piano saranno sempre disponibili per la consultazione anche dopo la conclusione del periodo indicato dalla procedura di legge.
Modifiche a aggiornamenti del Progetto di Piano
Le osservazioni e proposte di modifiche al progetto di Piano, che nel caso ne abbiano i requisiti valgono anche per il PAI vigente, potranno essere avanzate a partire dal 26.02.2020 tramite le modalità e gli strumenti indicati nella specifica sezione, in cui sono esplicitate nel dettaglio anche le specifiche tecniche.
Si ricorda che le osservazioni dei comuni potranno pervenire anche nell’ambito della conferenza programmatiche convocate dalla Regione ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., comma 3.
Nell’ottica di favorire la massima partecipazione al Progetto di PAI i privati possono rivolgersi, oltre che all’Autorità di bacino, anche alle proprie amministrazioni di appartenenza per eventuali osservazioni o contributi successivi alla conclusione formale della fase di osservazione. In applicazione dell’art.15 della disciplina del progetto di PAI, anche successivamente alla fase di osservazione prevista dalla legge, contributi ed osservazioni di privati e soggetti pubblici possono essere valutati dall’Autorità di bacino ai fini delle modifiche ed aggiornamenti del Progetto di Piano.
Procedure di modifica contestuale del progetto di Piano PAI “dissesti geomorfologici” e dei PAI Vigenti.
Come previsto dall’art.3 della delibera di adozione del Progetto di Piano nell’ottica dell’integrazione graduale degli strumenti di pianificazione a livello distrettuale nel corso dell’iter di adozione definitiva del Piano l’Autorità di bacino procede al riesame e all’aggiornamento delle mappe di pericolosità del progetto ai sensi dell’art. 15 della disciplina di Piano e procede contestualmente all’aggiornamento delle mappe di pericolosità dei PAI vigenti.
Pertanto, se trasmesse secondo le modalità indicate, ed in caso di istruttoria positiva, le osservazioni porteranno a modifiche e ad aggiornamenti delle mappe di pericolosità da dissesti di natura geomorfologica del progetto di Piano PAI “dissesti geomorfologici” e si potrà procedere per attivare, sulla base dell’osservazione presentata, anche la procedura di modifica ed integrazione ai PAI vigenti.
Secondo tale procedura tutti i procedimenti di modifica ed integrazione dei PAI vigenti sono acquisiti automaticamente come osservazioni al Progetto di Piano PAI “dissesti geomorfologici” e, in caso di conclusione positiva del procedimento, costituiscono variante automatica alle mappe di pericolosità del progetto di Piano.
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