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PAI – Pericolosità da frana – Bacino del fiume Serchio

ATTENZIONE: adozione PAI dissesti

Nella seduta della Conferenza Istituzionale Permanente (CIP) del 28 marzo 2024 è stato adottato in via definitiva del PAI dissesti delle relative misure di salvaguardia. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista per la prima metà di aprile, dell’avviso di adozione del PAI e delle misure di salvaguardia quest’ultime diventano pienamente vigenti. Si invita gli utenti a visionare con attenzione il nuovo quadro normativo e i nuovi riferimenti delle mappe del PAI dissesti che saranno completamente disponibili dal secondo giorno successivo alla seduta CIP.

Le principali novità introdotte dalle misure di salvaguardia rispetto ai PAI vigenti sono:

  • Le mappe del PAI dissesti sosttuiscono in toto le mappe dei vigenti PAI che pertanto non hanno più valore formale. Le mappe dei PAI vigenti sono ancora disponibili come informazione d’archivio e non sono più oggetto di aggiornamento e modifiche.
  • Le condizioni dettate dalla normativa dei PAI vigente sono applicate sulle aree indicate dal PAI dissesti in coordinamento con la nuova disciplina, secondo quanto previsto dalla misura di salvaguardia sino all’approvazione definitiva del PAI dissesti tramite decreto del presidente del consiglio dei ministri.

Normativa PAI Serchio

Limitatamente alla pericolosità geomorfologica e da frana sono vigenti le norme del Piano di bacino, stralcio per l’assetto idrogeologico del fiume Serchio (PAI) – 1° aggiornamento, approvato con d.p.c.m. 26 luglio 2013.

Cartografia

ATTENZIONE: con l’adozione definitiva del PAI dissesti e l’approvazione delle relative misure di salvaguardia e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei relativi avvisi le mappe del PAI dissesti sostituiranno in toto le mappe dei vigenti PAI che pertanto non avranno più valore formale. Le mappe dei PAI vigenti saranno  ancora disponibili come informazione d’archivio e non saranno più oggetto di aggiornamento e modifiche.

La carta di franosità del Serchio è disponibile in origine nel formato pdf. Tuttavia per facilitare la consultazione in modalità interattiva è disponibile una versione WebGIS.

Nella consultazione della cartografia è inoltre necessario verificare le varianti cartografiche intercorse prima del dicembre 2019, prima adozione del Progetto PAI dissesti, e successivamente all’approvazione del primo aggiornamento

 

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