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Progetto di PAI “Dissesti Geomorfologici”
Nella seduta della Conferenza Operativa del 30 novembre 2022 è stato approvato in via tecnica il progetto di PAI “Dissesti Geomorfologici” relativo a tutto il territorio del Distretto Appennino Settentrionale.
La Conferenza Istituzionale Permanente con delibera n. 28 del 21 dicembre 2022 ha adottato il progetto di Piano.
Con la pubblicazione dell’avviso di adozione del Progetto di Piano nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 04.01.2023 ha avuto inzio il procedimento pubblico di consultazione e osservazione.
Lo stesso avviso è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale Regionale della Liguria (BURL n. 3 del 18.01.2023), Toscana (BURT n. 2 del 11.01.2023) e Umbria (BURU n. 2 del 10.01.2023).
Per l’espressione del parere sul Progetto di PAI da parte delle Regioni, giovedì 16 marzo 2023 è stata convocata a Sarzana (SP), per il territorio del bacino del Magra, la prima seduta della Conferenza Programmatica ex art.68, c.3 del Dlgs 152/2006.
Contenuti del Progetto PAI
Documentazione del Progetto di Piano pubblicata ai sensi dell’art. 66, comma 7 del decreto legislativo n. 152/2006, come da comunicazione in Gazzetta Ufficiale.
Relazione Generale
Disciplina di Piano
Mappe di pericolosità e rischio da dissesti di natura geomorfologica
Misure di Salvaguardia
La delibera ella Conferenza Istituzionale Permanente n. 28 del 21 dicembre 2022 all’art. 4 ha adottato come misura di salvaguardia l’art.16 della disciplina di Piano:
“ARTICOLO 4 – Ai fini di garantire l’espletamento delle attività di riesame e aggiornamento di cui all’articolo 3 della presente deliberazione, l’art. 16 della disciplina di Piano richiamato in premessa, è adottato unitamente alle mappe di pericolosità come misura di salvaguardia ai sensi dell’art. 65 comma 7 del d.lgs. 152/2006 ed entrerà in vigore con la pubblicazione del relativo avviso sulla Gazzetta Ufficiale;”
Osservazioni e aggiornamento mappe
Le osservazioni al Progetto di PAI hanno come oggetto principale la disciplina e i relativi allegati, anche negli aspetti metodologici. Le osservazioni relative alle mappe di pericolosità sono istruite attivando il procedimento ordinario di riesame e aggiornamento delle stesse mappe di pericolosità, così come previsto dalle misure di salvaguardia.
Tempistica

Modalità di trasmissione
Trasmissione da parte di enti e professionisti
Come previsto dalla normativa vigente (Dlgs 82/2005, art.47), le osservazioni al progetto di PAI, e le eventuali contestuali richieste di modifica ed integrazione delle mappe di pericolosità, devono essere trasmessi esclusivamente per PEC, all’indirizzo adbarno@postacert.toscana.it
[ ] ; è espressamente vietato la trasmissione di allegati tramite mezzi non telematici (cartacei, supporti informatici, etc.).Dato che le osservazioni sono sempre condivise con le Regioni è utile e opportuno inviare l’osservazione anche all’Ufficio regionale competente.
Regione Liguria – Settore Assetto del Territorio.
- PEC: protocollo@pec.regione.liguria.it [ ]
Regione Toscana- Settore Tutela Acqua Territorio e Costa.
- PEC: regionetoscana@postacert.toscana.it [ ]
Regione Umbria – Servizio Rischio Idrogeologico, Idraulico e Sismico, Difesa del Suolo.
- PEC: direzioneterritorio@pec.regione.umbria.it [ ]
Le banche dati e gli elaborati particolarmente voluminosi possono essere trasmessi tramite uso di servizi di condivisione web, curando di indicare l’indirizzo nella nota di trasmissione formale. Deve essere fatta la massima attenzione all’effettiva disponibilità del dato sui servizi web condivisi e alla sua durata. In particolare l’indirizzo web deve essere trasmesso anche in modalità tale da poter essere aperto tramite link diretto (tipicamente una mail semplice all’indirizzo info@appenninosettentrionale.it
[ ] , o ad uno degli indirizzi indicati nella sezione contatti ), la disponibilità del dato non può essere inferiore alla durata del procedimento stesso.La trasmissione degli elaborati può essere esplicitamente delegata dall’amministrazione a professionisti, che cureranno l’invio tramite PEC.
Per gli enti e gli utenti professionali è richiesto il rispetto di alcuni requisiti tecnici prefisti dall’allegato 3 della Disciplina di Piano e che sono esplicitati nella sezione dedicata.
Trasmissione da parte di cittadini e utenti non professionali
Tutti i cittadini e gli utenti interessati direttamente o indirettamente dal PAI possono formulare osservazioni e segnalazioni tramite mail ordinaria all’indirizzo info@appenninosettentrionale.it
[ ] o ad uno degli indirizzi indicati nella sezione contatti. Gli utenti dotato di PEC possono inviare le proprie comunicazioni alla PEC adbarno@postacert.toscana.it [ ] .Dato che le osservazioni sono sempre condivise con le Regioni è utile e opportuno inviare l’osservazione anche all’Ufficio regionale competente.
Regione Liguria – Settore Assetto del Territorio.
- mail ordinaria: assetto.territorio@regione.liguria.it [ ]
Regione Toscana- Settore Tutela Acqua Territorio e Costa.
- mail ordinaria: statec@regione.toscana.it [ ]
Regione Umbria – Servizio Rischio Idrogeologico, Idraulico e Sismico, Difesa del Suolo.
- mail ordinaria: scostantini@regione.umbria.it [ ]
Può essere utilizzata anche la modalità tradizionale tramite lettera cartacea, inviando al seguente indirizzo postale: Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale – Via dei Servi 15 – 50122 Firenze
Le comunicazioni inviate via PEC e per posta saranno protocollate. Le comunicazioni pervenute per altri mezzi verranno protocollate se espressamente richiesto.
I cittadini, e gli utenti non professionali in generale, possono formulare osservazioni e segnalazioni secondo i mezzi tecnici e le conoscenze più confacenti alle proprie disponibilità e capacità. Si evidenzia, tuttavia, che per poter svolgere la propria istruttoria l’Autorità necessita di alcune informazioni di base da cui non è possibile prescindere. Le informazioni minime richieste sono le seguenti.
- Localizzazione esatta dell’area d’interesse. Si consiglia di estrarre un pdf dal progetto WebGis della pericolosità del progetto di PAI e indicare comune, località ed indirizzo.
- Indirizzo mail e recapiti telefonici del segnalante per eventuali contatti da parte dell’Autorità.
- Descrizione dettagliata dei fatti e degli elementi oggetto di osservazione o segnalazione.
- Documentazione fotografica datata se disponibile.
Ogni ulteriore documentazione ritenuta significativa è in ogni caso utile per l’istruttoria.
Specifiche tecniche
Approfondimenti tematici