Disponibili on-line i battenti sul bacino del Serchio

Sulla piattaforma web-gis del Distretto sono da oggi consultabili e direttamente scaricabili i dati relativi ai massimi battenti di inondazione previsti sul territorio del bacino del Fiume Serchio.

Il nuovo strato informativo si aggiunge a quello, già presente, relativo al bacino dell’Arno e consente di conoscere il valore del ‘battente atteso’ nelle zone dove tale dato è disponibile e sintetizzabile in un valore statico espresso in m s.l.m.

La pagina web contiene anche i collegamenti a documenti di guida alla lettura dei dati che forniscono alcuni dettagli tecnici e supportano l’uso del progetto.

La Val di Cornia – Laboratorio di innovazione per la gestione delle Risorse idriche

Il Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale Massimo Lucchesi parteciperà alla tavola rotonda del convegno “La Val di Cornia laboratorio di innovazione per la gestione delle risorse idriche” all’interno del progetto LIFE REWAT che si terrà  venerdì 4 maggio presso il Centro Fiere di Venturina Terme (qui il link al programma della giornata).

 

Il Corpo idrico sotterraneo della Val di Cornia è classificato in stato quantitativo “Non Buono” per squilibrio di bilancio idrico e stato chimico “non buono” per qualità delle acque e intrusione salina.

Il sistema costituito dal basso corso del fiume Cornia e dagli acquiferi presenti nella relativa pianura alluvionale è da decenni caratterizzato da una condizione di forte disequilibrio quantitativo del bilancio idrogeologico, causato da un uso intensivo di una risorsa idrica – di per sé già limitata – derivante prevalentemente dai comparti irriguo e civile. Inoltre una porzione consistente di risorsa viene convogliata all’Isola d’Elba – attraverso una condotta sottomarina – coprendo una percentuale considerevole del fabbisogno idrico dei comuni.

Gli interventi sperimentali, pienamente compatibili da un punto di vista ambientale e valutati positivamente dall’Osservatorio degli Utilizzi Idrici, prevedono ricarica artificiale della falda e vanno ad intervenire sui termini di bilancio idrico aumentando l’infiltrazione nei periodi di ricarica e quindi verso un miglioramento dello stato quantitativo della risorsa sotterranea, obiettivo perseguibile anche mediante attività migliorative dell’efficienza delle attività irrigue in un’area interessata da pressioni agricole alte per produzioni di pregio. Gli stessi interventi di riuso delle acque reflue sono da considerarsi importanti alla luce delle crisi idriche che periodicamente si verificano nel nostro Distretto.

E’ rilevante sottolineare come il fiume Cornia sia nei suoi tratti vallivi classificato come stato ecologico sufficiente, con obiettivo buono nel 2021, e che gli interventi di riqualificazione fluviale sono pienamente coerenti con le misure del piano di Gestione Acque così come con quelle da Rischio Alluvioni, poiché queste sono da considerarsi come “misure win-win” in quanto la derivazione delle acque per la ricarica artificiale avviene nei periodi di maggiore portata.

 

Variante generale per l’adeguamento del PAI del fiume Serchio al PGRA del Distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale. L’inizio di un percorso

Si è tenuto venerdì 16 marzo a Lucca l’incontro con i Comuni che ricadono nel bacino idrografico del Serchio per l’adeguamento del PAI al PGRA dell’Appennino Settentrionale.

Questo è l’inizio di un nuovo percorso che consentirà ai territori del Serchio di  uniformarsi all’intero territorio regionale toscano e di introdurre il concetto di gestione del rischio come voluto dalle più recenti Direttive europee in materia di alluvioni e di gestione della risorsa idrica. La rinnovata fruibilità delle mappe grazie alle tecnologia Webgis e l’introduzione di nuovi elementi conoscitivi, come le mappe del rischio, di pericolosità da Flash-flood e di contesto fluviale, permetteranno alle amministrazioni di avere ulteriori elementi per sviluppare le loro politiche sul territorio.

Successivamente alla presentazione ai Comuni del progetto di adeguamento del PAI al PGRA e all’adozione del progetto di variante con decreto del Segretario Generale sono previsti 45 giorni di deposito e 45 giorni per la consultazione, cui seguiranno le Conferenze programmatiche indette dalla Regione durante le quali sarà data possibilità a tutti i cittadini e gli stakeholders di partecipare e contribuire, per arrivare infine all’adozione e quindi all’approvazione della variante.

Approvate le delibere distrettuali di adozione delle linee guida sulle valutazioni ambientali ex ante e sui deflussi ecologici elaborate dalla Direzione generale STA

Si è tenuta giovedì 14 dicembre 2017, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la seduta della Conferenza Istituzionale Permanente per l’approvazione delle delibere distrettuali di adozione dei Decreti Direttoriali 29-2017 e 30-2017 sulle valutazioni ambientali ex ante e sui deflussi ecologici elaborate dalla Direzione generale STA nell’ambito della task 10 dell’Action Plan, documento concordato tra il Ministero e la CE per dare risposta alle problematiche ancora aperte sui Piani di Gestione del 2016.

Tutti i Distretti Idrografici del territorio italiano nel corso della seduta hanno prodotto e quindi approvato le linee guida della “Direttiva per la valutazione ambientale ex ante delle derivazioni idriche in relazione agli obiettivi di qualità ambientale definiti dal piano di gestione” e la della “Direttiva per la determinazione dei deflussi ecologici a sostegno del mantenimento/raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientali fissati dal Piano di gestione del distretto idrografico”, documenti immediatamente vincolanti e sostanzialmente omogenei per ciascun distretto.

I Decreti prevedono una prima fase di messa a punto delle metodologie (con conclusione entro il 30 giugno 2018), cui seguirà l’applicazione sistematica dei metodi su tutto il territorio italiano, salvaguardando contemporaneamente il lavoro già svolto degli ultimi anni nell’ambito dei Piani di Tutela e dei Piani di Gestione.

 L’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale provvederà quindi alla pubblicazione delle presente deliberazioni sulla G.U. della Repubblica Italiana, sui bollettini regionali e sul proprio sito web, garantendo la massima diffusione e pubblicizzazione dei contenuti della Direttiva Deflussi Ecologici e Direttiva Derivazioni Idriche e delle disposizioni delle deliberazioni.

Pubblicazione progetto web-gis per il reperimento diretto dei dati inerente i battenti idraulici nelle aree a pericolosità di alluvione del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni

E’ on line sul sito dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Settentrionale del progetto Web-Gis per la visualizzazione delle altezze d’acqua teoricamente attese nelle aree modellate a supporto del quadro conoscitivo del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, per il fiume Arno.

Il progetto, che successivamente sarà esteso anche agli altri bacini del distretto, renderà possibile l’immediata conoscenza dei battenti idraulici nelle aree modellate da questa Autorità senza richiesta di dati tramite pec e garantendo uno snellimento delle procedure e dei tempi.

Di seguito il link ai battenti.

Riunione Osservatorio delle Risorse Idriche – 9 novembre 2017

Riunione Osservatorio delle Risorse Idriche – 9 novembre 2017

Si è svolta oggi a Firenze la riunione dell’Osservatorio delle Risorse Idriche alla presenza di Regione Toscana, Regione Liguria, Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Anbi, Crea, Arpat, Lamma, Ait ed Enel.

Il deficit idrico rimane molto marcato ed i livelli idrometrici durante il mese di ottobre si sono abbassati ulteriormente e le falde hanno visto diminuire i propri livelli nel 30% dei casi, effetto di una siccità che perdura dall’estate e di un autunno anomalamente secco. Sono tuttavia attese precipitazioni durante il fine settimana e nell’ultimo periodo del mese di novembre.

In Liguria il deficit idrico è estremamente diffuso e si registra un allarme per la città di Genova dove anche gli invasi hanno raggiunto livelli di attenzione che potrebbe determinare criticità per la prossima estate se non si verificheranno precipitazioni consistenti.

In Toscana si evidenzia una tendenza verso il basso di tutti i livelli dei bacini con Montedoglio che passa da 52 a 42 milioni di metri cubi, con Levane praticamente in secca, Bilancino anch’esso a 42 milioni di metri cubi mentre Massaciuccoli vede aumentare il livello oltre la soglia obiettivo.

L’approvvigionamento idropotabile registra criticità diffuse su tutto il territorio e si registrano nuove difficoltà a San Marcello Pistoiese, Tavarnelle, Barberino val d’Elsa e Cavriglia ma la realtà risulta meno problematica di quanto era stato ipotizzato nelle previsioni precedenti, soprattutto in Val di Cecina. La Regione Toscana, dato il perdurare del periodo siccitoso, ha deciso di prorogare lo stato di emergenza idrica fino al 31 dicembre.

Per l’invaso di Bilancino in particolare le piogge più recenti hanno portato ad un aumento della capacità anche se in quantità trascurabile, ed il livello di risorsa idrica contenuta all’interno del bacino artificiale, pari a 42 milioni di metri cubi, si attesta su quantità ben superiori al minimo storico del 2011 (pari a 35 mln/mc dove poi l’estate successiva a malapena si raggiunsero i 50 milioni di mc) e alla soglia più bassa prevista dalle simulazioni estive pari a 30 milioni di metri cubi. Nonostante ciò, soprattutto se le precipitazioni autunnali ed invernali non saranno in grado di ricaricare sufficientemente l’invaso, il 2018 potrebbe rivelarsi particolarmente critico e dovranno essere fatte delle valutazioni nella gestione della risorsa. Attualmente da Bilancino viene sversato in Arno circa 1 mc/s.

Nel bacino del Serchio si registra invece una situazione che, seppur meritevole di attenzione, si presenta più gestibile e che garantisce un rilascio continuo dai bacini in alveo di 4 mc/s.

Infine nel corso della seduta dell’Osservatorio sono stati affrontati i due Decreti Direttoriali 29 e 30 sulle Derivazioni idriche e sul Deflusso ecologico che saranno poi oggetto di successive riunioni.