Osservatorio degli Utilizzi Idrici – seduta del 5 agosto 2019

Si è svolta oggi 5 agosto a Firenze la riunione dell’Osservatorio delle Risorse Idriche dell’Appennino Settentrionale finalizzata a fare il punto sullo stato delle risorse idriche disponibili.

Come emerso dal confronto dei presenti non si riscontrano particolari criticità nel territorio del distretto, grazie anche alle precipitazioni che si sono registrate nell’ultimo fine settimana di luglio.

La Regione Toscana pur evidenziando che le piogge avvenute a luglio sono state tali da renderlo uno tra mesi estivi più piovosi mai registrati,  sono state scarsamente efficaci in termini di ricarica delle falde che tuttavia si mantengono nell’88% dei casi in linea o sopra ai livelli medi del periodo (fanno eccezione alcuni corpi idrici della costa livornese). Anche i livelli nel reticolo superficiale sono sostanzialmente in linea con le medie stagionali, fatti salve alcuni tratti dell’Ombrone PT, dell’Ambra, dell’Era, del Cecina dove le portate sono inferiori al deflusso minimo vitale.

Anche la Regione Liguria non ha evidenziato particolari criticità, sia a livello di falda che degli invasi utilizzati per la gestione idropotabile.

Il monitoraggio che ARPAT sta effettuando sull’Arno ha registrato miglioramento dello stato qualitativo del fiume rispetto alla settimana precedente, grazie ad un abbassamento della temperatura media. Sussistono tuttavia delle problematiche legate ad una torbidità anomala delle acque, tale da provocare problemi di sedimentazione agli impianti di potabilizzazione di Figline, Anconella e Mantignano. Per ridurre il fenomeno dalla scorsa settimana gli svasi da Bilancino (colmo al 90%) sono stati portati fino a 7 mc/s contro gli 1,5-2 mc/s tipici del periodo.

Anche Enel non palesa difficoltà nella gestione degli impianti di Levane e La Penna sull’Arno, mentre per gli invasi del Serchio, al fine preservare i volumi disponibili e l’efficienza della produzione di energia elettrica, ha chiesto di poter ridurre gli scarichi verso il Canale demaniale (da 6 a 5 mc/s medi giornalieri) attraverso una modulazione dei rilasci in due distinte fasce orarie (dalle 18:00 alle 6:00 3 mc/s e dalle 6:00 alle 18:00 e 7 mc/s), gestione già sperimentata negli scorsi anni e approvata dall’Osservatorio.

Al termine della seduta l’ing. Bonamini, insieme al Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale – ing. Massimo Lucchesi – hanno sottolineato come sia necessario mantenere sotto controllo i rilasci da Bilancino, riportandoli, appena possibile, a valori ordinari, monitorando con attenzione lo stato qualitativo registrato nelle centraline ARPAT; altra zona da attenzionare è la costa livornese dove gli acquiferi hanno un trend negativo, per cui può essere ipotizzata una riduzione dei prelievi qualora le criticità emerse si accentuassero.

E’ prevista una prossima riunione dell’Osservatorio nei primi giorni di settembre.

 

Avviato il PIT Pianura pisana, dalla fascia pedemontana al mare

Sono partiti i lavori del Progetto Integrato Territoriale (PIT) – Pianura pisana, dalla fascia pedemontana al mare, interventi progettati per aumentare la resilienza del territorio pisano rispetto ai cambiamenti climatici. Il piano degli interventi che saranno realizzati dai diversi enti, istituzioni e aziende agricole che operano sul territorio interesserà la pianura pisana dai piedi del Monte Pisano al mare, in particolare la fascia pedemontana tra Vecchiano e Vicopisano, l’ambito delle bonifiche da Migliarino fino a Coltano e il bacino del fiume Morto da Calci fino alla foce. Il piano nella sua interezza prevede una serie di interventi le cui finalità sono la protezione dal dissesto idrogeologico, la regimazione idraulica per migliorare la gestione dell’acqua, l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, la valorizzazione della biodiversità e delle aree ad alto valore naturalistico, il recupero di aree precedentemente degradate, l’incentivazione della filiera corta. Il PIT, che si è aggiudicato il finanziamento regionale di 3 milioni di euro, coinvolge 53 partner tra cui Parco di San Rossore Massaciuccoli (capofila), Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale, Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Consorzio 1 Toscana Nord, Scuola Superiore Sant’Anna con l’Istituto Dirpolis, Scuola Normale Superiore, Dipartimento di Ingegneria, Centro di ricerche agro-ambientali “E. Avanzi” dell’Università di Pisa, Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, Comuni di Pisa, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano, numerose aziende agricole e associazioni di categoria (CNA e Coldiretti).

Cambiamenti climatici: migliorare la comunicazione del rischio alluvione nei nostri territori. Venerdì mattina a Seravezza un incontro pubblico alle Scuderie Granducali e un percorso di educazione ambientale lungo il torrente Serra

Come essere informati e soprattutto come rendere consapevoli i residenti e i turisti che visitano la Versilia sui comportamenti da adottare in caso di un forte temporale improvviso, quando al mare c’è ancora il sole e tra i monti qualche lontana minacciosa nube grigia? L’Assessorato alle Opere Pubbliche, Manutenzione e gestione del patrimonio comunale del Comune di Seravezza e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale promotori del percorso partecipativo “Verso il Contratto di Fiume del Torrente Serra”, all’interno del progetto transfrontaliero Interreg Proterina3évoution, organizzano per venerdì 10 maggio una mattinata dedicata alla comunicazione ai cittadini sul rischio alluvioni e sull’importanza di costruire comunità resilienti attraverso la gestione comune, informata e condivisa dei corpi idrici. Interverranno sul tema ANCI Toscana e la Fondazione CIMA, rispettivamente partner e capofila del progetto transfrontaliero Interreg Proterina3évoution, finalizzato a migliorare la capacità delle istituzioni di prevenire e gestire, congiuntamente, il rischio alluvione. La mattinata inizia alle 9:30 presso le Scuderie Granducali di Seravezza con una prima parte dei lavori di tipo formativo rivolta agli enti e alle associazioni che gestiscono il sistema di protezione civile sul territorio intercomunale della Versilia, ma anche alle scuole che spesso si trovano a dover decidere quali comportamenti adottare in caso di allerta: ANCI Toscana presenterà i nuovi strumenti di comunicazione ai cittadini messi in campo grazie al progetto europeo. La seconda parte della mattinata, con ritrovo alle 11:30 in località La Desiata, è invece organizzata in collaborazione con gli Enti e le associazioni attive nel percorso “Verso il Contratto di Fiume del Torrente Serra”: prevede visite guidate e attività di educazione ambientale lungo il torrente. Nel corso della mattinata saranno presentati anche alcuni degli interventi di coinvolgimento di cittadini e di comunicazione che il Contratto di Fiume del Torrente Serra prevede di realizzare nel corso dei primi tre anni dalla sua sottoscrizione. Il percorso, gestito dall’associazione Comunità Interattive – Officina per la Partecipazione esperta in percorsi partecipativi, che ha visto Enti Pubblici, Comune di Seravezza, Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Parco Alpi Apuane, Unione dei Comuni della Versilia, Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Università di Pisa DESTEC e circa venticinque referenti di associazioni locali e residenti, confrontarsi e condividere interventi per la tutela, valorizzazione e promozione ecosostenibile del torrente e della valle del Serra, si trova in questi mesi nella sua fase finale di condivisione dei testi del Contratto prossimi alla sottoscrizione. Per maggiori informazioni sull’organizzazione dell’evento aperto a tutti e per partecipare alle attività lungo il torrente Serra è possibile contattare il numero 340 5823175 o scrivere a comunitainterattive@gmail.com.

Martedì 16 aprile alle ore 10:00 l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale organizza l’incontro pubblico: “Verso il 2021: l’aggiornamento dei Piani di gestione delle acque, del rischio di alluvioni e del PAI frane nel distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale”

Martedì 16 aprile 2019 alle ore 10:00 si terrà a Lucca nel Palazzo Pretorio, sede dell’Autorità di bacino, un incontro pubblico con le istituzioni di riferimento del distretto e numerosi portatori d’interesse, al fine di illustrare le attività programmate da qui al 2021 per l’aggiornamento dei Piani di gestione delle acque, del rischio di alluvioni e del PAI frane previsti sia dalle direttive europee che dalle leggi nazionali (qui la locandina e il programma della giornata)

Si tratta di una prima occasione di confronto pubblico con gli stakeholders in cui verrà presentato l’intero processo pianificatorio che vede l’Autorità impegnata già da qualche mese e che porterà alla definizione del Piano di Gestione delle Acque 2021- 2027 (II° aggiornamento) e del Piano di Gestione Rischio Alluvioni 2021-2027 (I° aggiornamento) oltre che alla revisione ed aggiornamento, per il territorio toscano, dell’attuale Piano di assetto idrogeologico relativo ai dissesti di origine geomorfologica. In particolare, per quanto riguarda i piani “acque” e “alluvioni”, nel corso della riunione sarà illustrato il cronoprogramma delle attività, predisposto e pubblicato sul sito del distretto da dicembre 2018 e, nello specifico, le fasi di consultazione e informazione sui documenti di Piano e le modalità di consultazione preventiva sugli atti da adottare, anche nell’ottica di garantire la piena partecipazione democratica al processo avviato e di avere a disposizione una valutazione onnicomprensiva dei molteplici scenari socio-economico-ambientali che caratterizzano i Piani. Per la revisione del PAI frane sarà invece illustrato il percorso in atto, le principali innovazioni e le scadenze previste.

Sarà quindi una mattinata di approfondimento sulle tematiche in materia di gestione delle risorse idriche, del rischio di alluvione e di quello da dissesti gravitativi, ma sarà anche l’occasione per informare il pubblico sul completamento della riforma distrettuale e l’avvio operativo delle nuove Autorità di distretto e sui progetti avviati in parallelo alle attività pianificatorie. In particolare, si parlerà di come si pensa di gestire la risorsa idrica e il rischio idrogeologico in genere anche in relazione al cambiamento climatico in atto, oltre che evidenziare il ruolo operativo dell’Osservatorio distrettuale, dello stato ambientale, delle misure e degli indirizzi che si intendono proporre con l’aggiornamento e la revisione della pianificazione.

Una delle principali novità riguarda proprio il territorio che costituirà l’ambito di applicazione dei nuovi Piani, che ricomprende il versante ligure a mare, il bacino del fiume Magra, gli ex bacini regionali toscani, il bacino dell’Arno e anche il bacino del fiume Serchio, fino al 2015 considerato come distretto autonomo. In questa prospettiva la principale sfida sarà quella di organizzare, sul nuovo territorio, due piani di gestione unitari, il PdG e il PGRA, contro i quattro oggi presenti (e vigenti fino al 2021), mantenendone i contenuti ma omogeneizzandone il quadro conoscitivo e programmatorio di riferimento. In ragione di ciò il PdG e il PGRA, che derivano dalle direttive europee, saranno anche sottoposti, sin dall’inizio, a valutazione ambientale strategica. Mentre per quanto riguarda il PAI frane, che discende dal dlgs 152/2006 e che non è soggetto a VAS, l’obbiettivo in questa fase è quello di uniformare mappe di pericolosità, criteri e le regole per il territorio toscano del distretto già per la fine del 2019, e quindi di procedere nei prossimi anni alla fase di integrazione anche per i territori liguri.

L’introduzione della giornata sarà curata dal Segretario Generale dell’Autorità distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Massimo Lucchesi. Seguiranno alcuni interventi tecnici in cui sarà descritto come si intende aggiornare i piani distrettuali, quali sono le principali problematiche presenti nel distretto con riguardo alla gestione della risorsa e del rischio idraulico e quali sono le procedure da seguire. Sarà infine lasciato ampio spazio alla discussione.

Di seguito la locandina e il programma della giornata.

Firma del Protocollo di Intesa per il Contratto di Fiume del Fiume Cecina

Si terrà martedì 19 febbraio alle ore 10:30, presso la Caserma Villa in via Ginori n. 100 a Cecina, l’incontro per la firma del Protocollo di intesa per il Contratto di fiume del Cecina.

Il Contratto di Fiume, finanziato dal progetto Interreg Italia-Francia marittimo Proterina-3Evolution e gestito da Comunità Interattive – Officina per la partecipazione, interessa il tratto terminale del fiume Cecina, dal ponte della Steccaia fino alla foce, e vedrà la presenza dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, del Comune di Riparbella e di Montescudaio, del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa e degli Stakeholder.

Torrente Pesa – sabato 2 febbraio la firma del Contratto di Fiume

Sabato 2 febbraio la cerimonia di firma del Contratto di Fiume del Torrente Pesa, a cui si è giunti attraverso un percorso partecipativo coordinato dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno su finanziamento di Regione Toscana, che tra gli altri vede coinvolti i comuni di Montelupo Fiorentino, Montespertoli, San Casciano in Val di Pesa e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale.

Sono previsti interventi del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, dell’Assessore Regionale Federica Fratoni, del Senatore della Repubblica On. Dario Parrini, del Consigliere Regionale Enrico Sostegni, dei Sindaci e Assessori dei Comuni della Val di Pesa, del Segretario Generale dell’Autorità di Distretto Ing. Massimo Lucchesi, del Prof. Alberto Magnaghi dell’Università di Firenze, dei rappresentanti della Città Metropolitana di Firenze e della Provincia di Siena, di rappresentanti del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica alla presenza di tutti i protagonisti del percorso partecipativo e dei nuovi soggetti che hanno manifestato l’intenzione di aderire al Contratto di Fiume.

Al momento i soggetti che hanno deciso di sottoscrivere il Contratto di Fiume sono: Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno – Autorità di Distretto Appennino Settentrionale – Autorità idrica Toscana – Città Metropolitana di Firenze -Comune di Montelupo Fiorentino -Comune di Lastra a Signa -Comune di Scandicci – Comune di Tavarnelle Val di Pesa – Comune di Greve in Chianti -Comune di Montespertoli -Comune di San Casciano Val di Pesa -Comune di Castellina in Chianti – Comune di Radda in Chianti -Università degli Studi di Firenze – dipartimento di architettura – Acque SpA – Circolo Arci Moreno Gracci Turbone – Circolo Arci Il Progresso Montelupo – Comitato tradizioni popolari Empolese Valdelsa – Unione fornaci della terracotta di Samminiatello – Proloco Montelupo Fiorentino – Proloco San Vincenzo a Torri – Centro Ornitologico Toscano – Associazione Viva Scienza Montelupo – B&B Cammin Facendo – Club Amici della Pesca Empoli – Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Montelupo – Associazione FACTO – Fabbrica Creativa Toscana – Associazione AUSER Montelupo

Contratto di Fiume del Serra: sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra gli enti promotori. Al via a metà novembre il Tavolo di Lavoro che coinvolgerà il territorio

Sottoscritto venerdì 19 ottobre a Seravezza il Protocollo d’Intesa fra gli enti pubblici che hanno promosso e che sostengono il Contratto di Fiume del torrente Serra. La firma è avvenuta a margine dell’assembla pubblica che ha aperto anche la fase partecipativa del percorso, finalizzato a condividere e pianificare le azioni da attivare per la tutela e la valorizzazione del corso d’acqua. Per il Comune di Seravezza e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, enti promotori, il documento è stato sottoscritto dal sindaco Riccardo Tarabella, intervenuto all’assemblea insieme agli assessori Giuliano Bartelletti e Dino Vené e con il responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune ing. Roberto Orsini, e dal segretario generale Massimo Lucchesi. Gli altri enti firmatari dell’intesa sono al momento il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, l’Unione dei Comuni della Versilia e la Fondazione Terre Medicee, rappresentati ieri rispettivamente dal presidente Ismaele Ridolfi, dall’ing. Francesco Vettori e dal direttore Franco Carli. Altri enti pubblici potranno sottoscrivere il protocollo di intesa in un momento successivo. Tra quelli che stanno completando la procedura per la sottoscrizione figurano il Parco delle Alpi Apuane (era presente all’assemblea il direttore Antonio Bartelletti) e il Destec (Dipartimento di ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) dell’Università di Pisa che ha indicato il suo referente tecnico, presente all’incontro, prof. Fabrizio Cinelli.

Con la firma del protocollo d’intesa gli enti sottoscrittori condividono innanzitutto gli obiettivi generali del Contratto di Fiume, puntando principalmente alla soluzione delle criticità legate all’ingente afflusso di persone nell’area (messa in sicurezza delle discese al fiume, creazione di spazi per il parcheggio, ecc.); al mantenimento di un buono stato di qualità ambientale; alla predisposizione di un piano di protezione civile comunale riferito nello specifico al rischio per le persone che si trovano lungo il fiume nella stagione estiva; all’efficacia delle misure di prevenzione; alla tutela e valorizzazione del paesaggio e dell’ecosistema fluviale; alla manutenzione delle sponde e dell’alveo, al recupero di fabbricati esistenti in stato di abbandono, al ripristino di percorsi esistenti e alla creazione di specifici punti di osservazione lungo il fiume; al coinvolgimento delle scuole per costruire dal basso le consapevolizza della comunità sui rischi legati ad eventi meteorici intensi e alle specifiche caratteristiche ambientali di pregio del corso d’acqua.

Finalità che saranno perseguite con la partecipazione delle realtà del territorio interessate, chiamate a suggerire, proporre, ma anche prefigurare e realizzare concretamente una serie di iniziative condivise. Cittadini attivi che intendono collaborare al percorso partecipativo e alla realizzazione delle azioni, proprietari di immobili o terreni che ricadono nell’area del torrente, associazioni, comitati, ordini professionali, forze politiche, rappresentanze di categoria e gruppi informali potranno aderire al Tavolo di Lavoro, strumento partecipativo principe del percorso di definizione del Contratto di Fiume. Gli incontri saranno condotti e facilitati da Comunità Interattive-Officina per la partecipazione, incaricata dall’Autorità di Bacino, per accompagnare gli enti pubblici e gli aderenti al Tavolo di Lavoro nella redazione condivisa del Contratto di Fiume. La piattaforma delle proposte, delle idee e degli impegni del territorio scaturirà nel corso di quattro incontri già fissati, che si terranno il 14, il 21, il 28 novembre e il 5 dicembre dalle 17:30 alle 19:30 nella sala consiliare del Comune di Seravezza. Per aderire al Tavolo di Lavoro occorre rispondere entro il 31 ottobre alla Manifestazione di Interesse pubblicata sul sito web del Comune di Seravezza (è possibile richiedere i moduli anche direttamente agli uffici).

Il percorso partecipativo per il Contratto di Fiume del torrente Serra si sviluppa nell’ambito del Progetto europeo “Interreg Italia-Francia Marittimo Proterina-3Évolution 2014-2020” finalizzato alla protezione dei territori dai rischi naturali.