Trasformazione verde, innovazione e sinergia territoriale Ecco il corso sulle Nbs e sulle loro potenzialità dell’Autorità di Bacino

Arno pista ciclabile

Firenze, 8 giugno 2022 – Innovazione, sviluppo tecnologico e sinergia territoriale giocheranno, nei prossimi decenni, un ruolo decisivo per favorire la transizione ecologica, proponendo soluzioni già mature e sperimentate e altre ancora da mettere a punto. Lavorare con la natura può aiutare a prevenire i peggiori impatti del cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e di ecosistemi. Con questa consapevolezza, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale promuove il corso formativo “Trasformazione verde, innovazione e sinergia territoriale” che si terrà il prossimo 14 giugno nella sala convegni dell’Autorità di Bacino Distrettuale a Lucca (via Vittorio Veneto 1).

 

Il Piano di Transizione Ecologica pone come obiettivo principale il raggiungimento della neutralità climatica al 2050 e la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra al 2030, richiamando l’attenzione sulla necessità che i programmi nazionali ed europei convergano sulla generazione di nuove conoscenze, sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni innovative attuabili a breve e medio termine. Anche le soluzioni basate sulla natura e relativi sistemi di integrazione hanno carattere innovativo e di trasformazione e, se supportate da scelte politiche e di governance condivise e lungimiranti, troveranno sbocco su larga scala innescando e accelerando il processo di trasformazione verde, garantendo il raggiungimento di obiettivi complessi e a scala globale.

 

 

Il primo tema affrontato sarà proprio dedicato a questo aspetto: “Opere Nature Based Solutions e strategia europea”. Sull’argomento interverranno, per l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, il segretario generale Massimo Lucchesi e Nicola Del Seppia, responsabile del settore progetti speciali. Il loro contributo verterà sulle opere NBS nel comprensorio del lago di Massaciuccoli, fulcro del progetto EU “Phusicos – According to nature”. A seguire, Zoran Vojinovic dell’Institute for Water Education (Paesi Bassi) sul progetto EU Horizon “Reconect – Demonstrates, references and upscales NBS in rural and natural areas”.

 

La Commissione europea definisce le Nature Based Solutions (NBS) come «soluzioni che sono inspirate alla natura e da essa supportate, che sono convenienti, forniscono al contempo benefici ambientali, sociali ed economici e contribuiscono a creare resilienza; tali soluzioni apportano una presenza maggiore, e più diversificata, della natura nonché delle caratteristiche e dei processi naturali nelle città e nei paesaggi terrestri e marini, tramite interventi sistemici adattati localmente ed efficienti sotto il profilo delle risorse». Le soluzioni basate sulla natura devono giovare alla biodiversità e supportare l’erogazione di servizi ecosistemici.

 

Il secondo focus sarà quindi su “Gestione integrata e sinergia territoriale”. Anders Solehim del Norwegian Geotechnical Institute (Norvegia) illustrerà il progetto EU “Phusicos – According to nature” evidenziando interventi NBS, strategie e barriere all’attuazione, mentre Nicola Silvestri, professore associato del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa si concentrerà su gestione integrata e sinergia territoriale. Il ruolo degli agricoltori nella gestione sostenibile del territorio sarà invece il tema al centro del contributo di Enrico Bonari professore emerito di Agronomia Generale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Per iscriversi al corso inviare una e-mail a: info@appenninosettentrionale.it indicando nome, cognome, ordine di appartenenza e
numero di iscrizione, riferimento telefonico.

Programma del Convegno

La bonifica per al sostenibilità

Anche a Firenze si festeggiano i cento anni dal Congresso di San Donà di Piave che pose le basi della bonifica moderna, unendo aspetti di sanificazione, sicurezza idraulica e gestione delle acque adì uso irriguo. Anbi Toscana, in sinergia con Anbi Nazionale e Congresso Nazionale delle Bonifiche, organizza l’evento “1922-2022: la Bonifica per la sostenibilità” in programma per martedì 7 giugno (dalle ore 9) nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Una mattinata di lavori per fare il punto sulle attività dei Consorzi bonifica e per una riflessione sull’impegno futuro fra sicurezza, sostenibilità, ambiente e agricoltura.

 

“UN FIUME PER AMICO”: ALLE CASCINE LA CHIUSURA DEL PROGETTO DEDICATO ALLE SCUOLE. FESTA SULL’ARNO CON GLI ALUNNI DELLE SCUOLE TORRIGIANI, MAMELI E PETRARCA

Firenze, 25 maggio 2022 – Chiusura insieme agli alunni delle scuole Torrigiani, Mameli e Petrarca di Firenze per “Un fiume per amico”, iniziativa inserita all’interno del progetto educativo comunale “Le Chiavi della Città” e portato avanti sul territorio fiorentino dall’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale in sinergia con il Comune di Firenze. Quest’anno le attività educative all’aperto, che hanno coinvolto 15 scuole, 27 classi e circa 600 alunni, hanno visto la collaborazione anche del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno. Dal 2010, anno in cui l’iniziativa ha preso il via, sono state coinvolte 200 scuole e oltre 6600 studenti.
Ma quello di questa mattina è stato solo un “arrivederci”. Già da settembre, grazie a una più stretta collaborazione tra Autorità di bacino e Consorzio, si tornerà a vivere i fiumi per spiegare ai ragazzi l’importanza dei corsi d’acqua, del loro habitat e degli interventi per la sicurezza idrogeologica. Il punto è stato fatto questa mattina sulle rive dell’Arno da Sara Funaro, assessore del Comune di Firenze, Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Settentrionale e Marco Bottino, presidente Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e di Anbi Toscana.
«Far conoscere ai bambini l’Arno e farlo diventare il loro migliore amico è importante – ha detto l’assessore all’Educazione Sara Funaro – perché è il fiume della nostra città. Approfondire gli aspetti ambientali e le azioni necessarie per rendere più vivibile e sicuro l’Arno e il suo territorio attraverso questo bel progetto de ‘Le Chiavi della città’ dà un valore aggiunto al percorso formativo degli studenti che fin da piccolissimi vengono educati al rispetto dell’ambiente. Iniziative come questa dimostrano che attraverso giochi e laboratori didattici l’apprendimento è più stimolante e vanno valorizzate e incentivate».
«I giovani sono la risorsa più importante che abbiamo per la costruzione di un futuro più sostenibile – afferma Massimo Lucchesi -. E la costruzione di un domani migliore in questo senso non può non coinvolgere i nostri corsi d’acqua, la loro sicurezza e tutela. Per questo nell’ultimo anno, non appena la pandemia ce lo ha concesso, abbiamo puntato moltissimo sull’educazione ambientale, inserendo il progetto anche nei programmi di misure dei Piani di gestione recentemente adottati».
«Il Consorzio di Bonifica partecipa volentieri a questa festa sull’Arno a conclusione dei progetti scolastici promossi dall’Autorità di Bacino – commenta Marco Bottino – perché da tempo è in corso un ragionamento per unire le nostre forze per comunicare al meglio il mondo dell’acqua e le rispettive competenze pianificatorie, progettuali e tecnico-operative che sinergicamente stanno rendendo l’Arno e i fiumi toscani sempre più sicuri, belli e apprezzati».
La proposta è destinata alle classi 3ª, 4 ª e 5 ª della scuola primaria, e 1 ª e 2 ª della scuola secondaria di primo grado. L’attività è articolata in due incontri per ogni scuola: il primo in classe con didattica frontale organizzata come gioco; il secondo con un’uscita lungo le sponde del fiume e diversi laboratori/gioco come “Il Sabbiacino” (simulazione di un evento alluvionale in città), “Caccia alle piante” (alla ricerca di piante, fiori e erbe spontanee tipiche della vegetazione riparia fluviale), “Minitour” (alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche attorno al fiume con particolare attenzione all’azione del fiume sul territorio circostante) e tanti altri.

L’AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL’APPENNINO SETTENTRIONALE AL SEMINARIO DELL’OSSERVATORIO PARITETICO DELLA PIANIFICAZIONE

Anche l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale presente al secondo seminario nell’ambito delle giornate dell’Osservatorio paritetico della pianificazione.
ll segretario generale Massimo Lucchesi ha introdotto oggi i lavori del secondo seminario sull’ecosistema informativo regionale integrato per il governo del territorio organizzato dalla Regione Toscana sul tema “La valutazione tra vas e conformazione”.
“L’integrazione dei quadri conoscitivi e la condivisione dei dati diventano sempre più importanti e strategiche anche in vista dell’attuazione dei piani e programmi sul territorio – ha dichiarato Lucchesi -. Quello messo in atto, e a cui anche il nostro ente ha collaborato, è un vero ecosistema informativo integrato che serve a dare certezza e ufficialità ai dati, contenuti in molteplici strumenti pianificatori, e fondare le nuove politiche di governo e di sviluppo del territorio”

Avviso per la costituzione di un elenco esperti e collaboratori

home logo dell'ente

L’Autorità di bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale deve realizzare attività che richiedono apporti specialistici per le quali intende procedere alla costituzione di un elenco delle competenze, da cui attingere, per il conferimento di incarichi di collaborazione esterna per specifiche professionalità. Allo scopo indice una procedura ad evidenza pubblica per la formazione di un “elenco delle competenze“ con i criteri e le modalità di seguito rappresentate.

Avviso per la costituzione di un elenco delle copmpetenze presso l’Auorità di bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale (PDF)

Domanda di partecipazione (DOCX)

FORUM ACQUA – venerdì 29 aprile 2022

Tutti i settori di utilizzo dell’acqua sono coinvolti e un ruolo centrale viene giocato dalle nostre città. Il dibattito del Forum si concentrerà sull’uso della risorsa idrica nei centri urbani, sugli interventi necessari per colmare il deficit depurativo, sul riuso delle acque reflue con accenni alle acque dei processi industriali. In questo contesto, il Forum vuole proporre anche una vetrina regionale e nazionale alle buone pratiche toscane.

L’appuntamento è per venerdì 29 aprile 2022, presso la Casa dell’Energia di Arezzo, Via Leone Leoni 1 e IN DIRETTA sulla nostra pagina facebook.

il programma

Marzo 2022. Aggiornamento del PAI per 10 località dei bacini Arno, Toscana Costa e Ombrone.

In applicazione dell’art.15 della disciplina di Piano, adottato come misura di salvaguardia con delibera della Conferenza Istituzionale Permanente n.20 del 20 dicembre 2019, con 10 diversi decreti del Segretario Generale del 14 marzo 2022 è stata approvata la modifica delle mappe di pericolosità del Progetto di Piano PAI “dissesti geomorfologici” e la contestaule modifica della perimetrazione della pericolosità del PAI del bacino del fiume Arno, del PAI bacino Toscana Costa e Ombrone per le località Podere Purgatorio nel comune di Monte Argentario (GR) – DSG n. 16/2022,  Pomaia nel comune di Santa Luce (PI) – DSG n.17/2022,  La Rasina nel comune di Montalcino (SI) – DSG n. 18/2022, Montecavallo nl comune di Manciano (GR) – DSG n. 19/2022, Serravalle Le Motte nel comune di Bibbiena (AR) –  DSG n. 20/2022, Podere Porcareccia nel comune di Capalbio (GR) – DSG n. 21/2022, Via dei Cacciatori nel comune di Roccastrada (GR) – DSG n. 22/2022, Le Palaie nel comune di Pelago (FI) – DSG n. 23/2022, Montagnana Le Buche nel comune di Montespertoli (FI) – DSG n. 24/2022 e, infine, Casina di Sopra nel comune di Montieri (GR) – DGS n. 28/2022.

Le banche dati della pericolosità e della geomorfologia sono quindi aggiornate sia per il PAI vigente che per il Progetto di Piano e, in assenza di eventuali osservazioni al Progetto di Piano o segnalazioni ex art.15 comma 7 della disciplina del Progetto di Piano, i comuni di Capannoli e Palaia hanno completato il procedimento di adeguamento alla pianificazione di bacino per quanto riguarda la pericolosità da frana e da dissesti geomorfologici in genere.

Si ricorda che in base alla normativa vigente nelle aree del PAI, con particolare riferimento alle aree P3a/PFE/PF3 e P4/PFME/PF4, si applica la normativa del PAI Arno e  del PAI ex bacini regionali toscani che prevedono specifiche condizioni d’uso.

La normativa PAI, in armonia con l’attività di costante aggiornamento del quadro conoscitivo del Piano di bacino, consente di formulare osservazioni e proporre modifiche ed aggiornamenti alle mappe del PAI. Le proposte si concretizzano su iniziativa d’ufficio o su istanza degli enti competenti in materia di governo del territorio (Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni, Unione dei Comuni) e possono essere attivate su istanza degli utenti. Per ogni chiarimento o comunicazione si rimanda all’elenco dei contatti.