Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale: adottato il PAI dissesti. Ora interventi rapidi contro le frane

La CIP – Conferenza istituzionale permanente dell’Autorità di Bacino – titolare della difesa del suolo, ha adottato il PAI – Piano per l’assetto idrogeologico (PAI dissesti). Ossia lo strumento determinante, dichiara Gaia Checcucci, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, che da subito interverrà direttamente nella programmazione e nel controllo degli interventi per la prevenzione e la sistemazione delle frane  e dei dissesti, indirizzando e monitorando le risorse che lo Stato è tornato a stanziare.

Nella  giurisdizione dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, rientrano i dissesti di 24.300 kmq del territorio, come detto fragile: 20.300 in Toscana, 3850 in Liguria e 150 in Umbria. Il Pai porta un quadro conoscitivo completo e in costante aggiornamento, che conta quasi 130.000 aree in dissesto attive e potenzialmente instabili che coprono 4800 kmq di territorio pari al 30% del distretto, con 140.000zone a rischio diretto per abitazioni, industrie, infrastrutture e servizi pubblici.

In queste cifre figurano i 4000 kmq a maggior pericolo della Toscana e i 700 kmq della Liguria. In particolare – in Toscana – Val di Bisenzio, Val di Pesa, Val d ‘Elsa, Mugello, Casentino, Garfagnana, Lunigiana, Amiata e non poche altre fragili terre. Per la Liguria il cerchio di luce dell’Autorità di bacino illumina  tutto il Levante ligure, le Cinque Terre, la zona di Portofino, Camogli.

Un territorio, quello di competenza dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, che ogni giorno registra un’emergenza: è di ieri la notizia della frana di Tavarnuzze, nel comune di Impruneta, provincia di Firenze. L’urgenza, naturalmente, è già stata garantita. Ora i tecnici, a cominciare da Lorenzo Sulli, dirigente settore assetto idrogeologico e frane dell’Autorità di bacino, dovranno valutare il livello di gravità e programmare gli interventi a lungo raggio per la sistemazione.

L’adozione del PAI dissesti è avvenuta sotto la regìa del Ministero dell’Ambiente, ossia del vice ministro Vannia Gava. Collegati in videoconferenza la Sottosegretaria Lucia Borgonzoni per il  Ministero della Cultura, del Sottosegretario Luigi D’Eramo del Ministero per le politiche agricole e sovranità alimentare. Per la Regione Toscana ha partecipato l’assessora all’ambiente, Monia Monni della regione Toscana. L’organo politico dell’Autorità di distretto, guidato da Gaia Checcucci, ha adottato in via definitiva il nuovo Piano dissesti, risultato di un articolato percorso condiviso prima in linea tecnica dalla Conferenza Operativa ( organo tecnico dell’Autorità) nel dicembre 2022. A seguire ci sarà la formalizzazione del DPCM e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

“Con il PAI dissesti – spiega Gaia Checcucci – si dispone di uno strumento di conoscenza e di regole unico ed omogeneo che definisce la pericolosità e il rischio per le frane e per tutti gli altri dissesti geomorfologici. Conoscere monitorare e programmare spetta all’Autorità di bacino. Le Regioni regolano urbanistica, edilizia e agricoltura sul territorio in base, appunto, agli indirizzi del Pai”.

“I rischi connessi alle frane – spiega ancora Gaia Checcucci – Hanno ora nuove regole con vincoli ed indirizzi semplici ed univoci per la pianificazione urbanistica e l’attività edilizia dell’esistente e delle nuove costruzioni. Regole e vincoli che servono anche per gestire le fasi d’emergenza.  E’ stata superata la frammentazione derivante dai precedenti Piani e sub Piani che facevano riferimento a porzioni di territorio più o meno estese e che dettavano prescrizioni e regole diverse anche in aree contermini, frutto di un approccio passato, che non rispecchiava più la normativa europea ed italiana in merito e che, soprattutto, consentiva, seppur involontariamente, che la farraginosità e la stratificazione di quadri conoscitivi e mappe , nonché correlate norme, non fornisse ai decisori politici, agli amministratori dei comuni e ai portatori di interesse in generale, di avere in chiaro la fotografia aggiornata del territorio”.

Ora, sottolinea Gaia Checcucci, è disponibile un quadro conoscitivo costantemente aggiornato per garantire che, per tutte le attività antropiche sul territorio, sia valutata la compatibilità rispetto ai pericoli e ai rischi legati ai dissesti. Con il supporto della tecnologia allo stato dell’arte, l’Autorità di bacino fornisce uno strumento dinamico di regole, conoscenza e programmazione per la pericolosità e il rischio geomorfologico, punto di riferimento di tutti gli enti e dei cittadini coinvolti dai fenomeni messi sotto attenzione. In ogni caso la nostra filosofia resta precisa: prevenire significa, innanzitutto, conoscere e far conoscere le condizioni di salute del territorio e mettere in condizione, tutte le istituzioni, di gestire l’eventuale rischio“.

World Water Day 2024

Il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua, per ricordarci l’importanza di un bene che troppo spesso diamo per scontato ma che dobbiamo imparare a valorizzare.

Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua –World Water Day– ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Il tema scelto per la Giornata mondiale dell’acqua 2024 dalle Nazioni Unite è Sfruttare l’acqua per la pace, lo scorso anno, invece, l’attenzione si era concentrata sull’accelerazione del cambiamento climatico.

L’obiettivo della giornata è sensibilizzare le istituzioni mondiali e l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Mai come ora, in un mondo sempre più provato dai cambiamenti climatici, è importante capire che l’acqua è il nostro bene più prezioso e dobbiamo imparare a non sprecarlo. La scarsità d’acqua, l’inquinamento delle fonti idriche e l’accesso ineguale all’acqua potabile sono problemi che minacciano la salute, la sicurezza e il benessere di miliardi di persone. Celebrare questa giornata significa quindi sensibilizzare il pubblico su queste urgenti questioni, promuovere pratiche di consumo responsabile e sostenere politiche e tecnologie volte a garantire un futuro idrico sicuro per tutti.
L’autorità di Distretto investe continuamente in iniziative per la corretta gestione della risorsa idrica in un territorio che conferma la propensione a eventi estremi: piove troppo, piove poco, piove diverso, ossia, proprio per effetto dei cambiamenti climatici, abbiamo precipitazioni più abbondanti in autunno alternate a periodi di siccità nel periodo primaverile.

Siccità: riunita la cabina di regia sulle risorse idriche

logo DistrettoSi è tenuta ieri 19 marzo a Palazzo Chigi, la riunione della cabina di regia per la crisi idrica. Era presieduta dal vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini ed era presente il commissario straordinario nazionale per l’adozione degli interventi urgenti legati al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, che ha presentato una relazione di aggiornamento. I dati elaborati dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) mostrano un miglioramento di quasi il 14% per l’indicatore delle perdite idriche lineari e di quasi il 6% per le perdite idriche percentuali. Positivo è anche il percorso intrapreso in materia di bilanci idrici dopo l’istituzione degli Osservatori permanenti per gli usi idrici, presso gli organismi dell’Autorità di Bacino Distrettuale.

Avvio della consultazione su modifica delle mappe PGRA reticolo principale del fiume Bruna

Conferenza Operativa del 4 marzo 2024: con pubblicazione sul BURT n.12 in data 20/03/2024 è stata avviata la consultazione sulla proposta di modifica delle mappe delle aree a pericolosità da alluvione del Piano di Gestione del rischio di alluvioni (PGRA) riguardante il reticolo principale della UoM Toscana Ombrone, relativamente al Fiume Bruna nel tratto compreso tra il ponte della SS1 Aurelia e la foce (Comuni di Grosseto, Castiglione della Pescaia e Gavorrano).
Link alla sezione PGRA del sito che contiene più dettagli e la documentazione scaricabile per le eventuali osservazioni.

Concorso Scientifico in memoria del Geol. David Giuntini – anno 2023 – scadenza 31 marzo 2024

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La Fondazione dei Geologi della Toscana, con il patrocinio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale e dell’Ordine dei Geologi della Toscana bandisce l’edizione 2023 del Concorso Scientifico – Premio in memoria del Collega Geol. David Giuntini. La domanda di ammissione deve pervenire entro e non oltre il 31 marzo 2024. Per partecipare bisogna presentare tesi discusse dopo il primo gennaio 2022. Non sono ammessi al concorso lavori già presentate nelle precedenti edizioni del premio, anche se non risultati vincitrici.
Il concorso prevede la premiazione di due categorie:
• Tesi di Laurea magistrale
• Tesi di Laurea triennale
Il bando può essere scaricato dal sito della Fondazione: http://fondazione.geologitoscana.it/

Un viaggio alla scoperta fiume Arno, dal Casentino al Mare: sabato 16 da Subbiano all’invaso della Penna

il programma dettagliato
La storica Canottieri Comunali Firenze celebra i novant’anni con un’escursione dall’entroterra alla costa

FIRENZE – La stagione delle celebrazioni per il novantesimo anniversario della Canottieri Comunali Firenze si incorna di un evento che si preannuncia come un ambizioso viaggio alla scoperta del fiume Arno, dalla sorgente alla foce. Con un gesto simbolico e significativo, la storica associazione di canottaggio intende dare vita alla manifestazione “Un Viaggio dalla Sorgente alla Foce” – una traversata che rappresenta l’equilibrio tra passato e futuro, tra tradizione sportiva e impegno ambientale.

Un’iniziativa per scoprire, verificare e valorizzare

Le attività programmate intendono verificare lo stato eco-ambientale del fiume, attraverso una serie di spostamenti che vedranno l’impegno dei soci, degli atleti, dei cittadini e delle istituzioni. Questo viaggio eccezionale sarà un percorso a piedi, in sella alle biciclette, e in kayak, e ripercorrerà le storiche “Vie dei Legni” – quei percorsi fluviali utilizzati in passato per il trasporto di materiale destinato a edifici storici come il Duomo di Firenze.

Il viaggio comincerà a piedi tra le foreste del Casentino, si snoderà lungo le ciclabili dell’Arno in bicicletta e proseguirà in kayak esplorando i percorsi fluviali fino alla costa toscana. Sarà un’occasione per osservare da vicino l’ecosistema dell’Arno, con particolare attenzione alle specie ittiche, all’avifauna e alla fauna ripariale. Inoltre, verrà esplorata la possibilità di navigazione del fiume a scopo turistico-esperienziale.

L’iniziativa non si limiterà alla sola esplorazione ma avrà anche lo scopo di documentare la presenza di rifiuti plastici, scarichi industriali e residui vari, contribuendo così alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente fluviale.

Istituito il regolamento per la gestione dell’albo dei fornitori

home logo dell'enteCon apposito regolamento è stato istituito e disciplinato l’Albo dei Fornitori on-line per le Aziende ed i Professionisti dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale. Il regolamento e le modalità di consultazione sono disponibili nell’area dedicata della Trasparenza.

L’albo dei fornitori è lo strumento con cui l’Autorità procede all’identificazione delle imprese più qualificate a fornire i lavori, forniture ed i servizi di cui necessita e alla individuazione dei professionisti più qualificati a fornire prestazioni professionali.

I servizi di gestione, iscrizione, aggiornamento e consultazione dell’Albo sono erogati attraverso il portale Traspare dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale. L’Albo è strutturato in due sezioni separate e dedicate rispettivamente ai Fornitori e ai Professionisti; le singole sezioni sono articolate in categorie merceologiche, il cui elenco completo è presente sul portale dell’Autorità.