Si è svolta oggi, presso gli uffici di Firenze, la Conferenza Operativa dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale che ha espresso il parere di competenza su alcuni importanti aggiornamenti relativi al Piano di Gestione delle acque, al Piano di Gestione del Rischio Alluvione, al Piano Assetto idrogeologico e al Piano di monitoraggio VAS. Particolare rilevanza è stata dedicata alla richiesta di parere della Conferenza Operativa ai fini dell’adozione del Programma di riesame delle mappe delle aree a pericolosità da alluvione relativamente al reticolo idraulico principale annualità 2023.
Per i PAI vigenti e il Progetto PAI “dissesti” la Conferenza Operativa ha approvato le modifiche ed integrazioni relative al territorio di tre comuni e modifiche locali relative a due ambiti locali. Si tratta delle prime procedure a livello distrettuale che danno seguito alle misure di salvaguardia approvate con delilbera CIP n. 28 del 21 dicembre 2022 e che permettono di rendere omogeneo e contestuale il processo continuo di aggiornamento del progetto di PAI “dissesti” e dei PAI vigenti.
La documentazione è pubblicata per 30 giorni, decorrenti dalla pubblicazione del presente comunicato sul BURT, sul sito dell’Autorità, nella sezione relativa al PAI, ai fini di eventuali osservazioni.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha inizio la fase di consultazione e osservazione pubblica aperta a tutti – enti, professionisti e utenti non professionali.
Con l’avvio della fase di consultazione ed osservazione ha inizio l’iter che porterà, attraverso lo strumento delle Conferenze Operative gestite dalle regioni, all’adozione definitiva del PAI e quindi alla sua approvazione tramite Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Iter di approvazione
Per ogni approfondimento relativo al PAI potete fare riferimento ai contatti dell’Autorità di bacino.
La Fondazione dei Geologi della Toscana, con il patrocinio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale e dell’Ordine dei Geologi della Toscana, bandisce l’edizione 2022 del Concorso Scientifico – Premio per onorare la memoria del Collega Geol. David Giuntini.
Nel pomeriggio di oggi mercoledì 21 dicembre 2022, sotto la presidenza del Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, on. Vannia Gava, la Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale ha adottato il nuovo progetto di Piano stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) del distretto idrografico, per la gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica. Alla Conferenza hanno preso parte i sottosegretari di stato delegati dai Ministri della Cultura e dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Lucia Borgonzoni e Luigi D’Eramo nonché l’assessore regionale della Liguria, Giacomo Raul Giampedrone.
Il Progetto di PAI, già approvato in linea tecnica nella Conferenza Operativa dello scorso 30 novembre, è il nuovo strumento pianificatorio di cui si è dotata l’Autorità per la gestione del rischio da dissesti geomorfologici alla scala distrettuale: Il nuovo Piano interessa non solo il bacino del fiume Arno, del fiume Serchio e i bacini regionali toscani, come avvenuto nel 2019, ma, grazie ad un forte coordinamento con le regioni, anche i bacini liguri e il Magra.
Con l’adozione del progetto di PAI, apprezzato da tutti i presenti come modello da esportare in altre realtà distrettuali, e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale inizierà la fase di consultazione e osservazione pubblica che prevede lo svolgimento delle Conferenze Programmatiche, promosse dalle regioni col supporto dell’Autorità.
Il Progetto di PAI “dissesti geomorfologici” è disponibile sin da oggi per la consultazione sulla pagina web dell’Autorità dedicata.
Lucca, 15 dicembre 2022 – Una prima occasione di confronto, discussione e condivisione sulla gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica, tematiche oggi più che mai attuali e prioritarie. Si è tenuta stamani a Lucca, nella sede dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale, la presentazione del progetto di Piano di bacino del distretto idrografico dell’Appennino settentrionale, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI). L’incontro, durante il quale sono stati presentati anche i dati relativi alla pericolosità geomorfologica del bacino del Serchio, ha visto partecipare Comuni, enti, società e associazioni del territorio lucchese.
Il Piano, che ha già ricevuto una prima approvazione in linea tecnica lo scorso 30 novembre e verrà portato in adozione a Roma nella Conferenza Istituzionale Permanente di fine dicembre, interessa I’intero territorio distrettuale, ovvero Toscana, Liguria e parte dell’Umbria, coprendo 14 province, 455 Comuni e 24.300 Kmq di territorio. Dopo l’adozione del PAI nella Conferenza Istituzionale di dicembre, prenderà avvio la fase di consultazione sui documenti di piano attraverso la convocazione, a cura delle regioni, delle conferenze programmatiche. Al termine, il nuovo PAI sarà operativo per tutto il distretto e sostituirà l’attuale normativa dei vari PAI vigenti.
«Si tratta di un’importante innovazione per quanto riguarda la gestione della pericolosità e del rischio dovuto ai dissesti di natura geomorfologica – spiega Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale –: mappe elaborate con criteri omogenei alla scala distrettuale, aggiornamento in continuo del quadro conoscitivo della pericolosità attraverso un programma annuale di riesame delle mappe e un unico pacchetto di norme e indirizzi, applicabile su tutte le aree a pericolosità del distretto, condiviso con le regioni, che ne dovranno garantire il raccordo e la traduzione nel settore urbanistico».
Il bacino del Serchio
Al centro, i dati sul bacino del Serchio che, da un proprio PAI è passato alla nuova impostazione “distrettuale”, sia sotto l’aspetto tecnico che normativo. Le statistiche relative alla pericolosità geomorfologica, vedono 428 kmq in classe di pericolosità P3 codice che indica le aree potenzialmente instabili per fattori fisici o propensione al dissesto. Il restante 75 kmq è in classe P4, ovvero ha dissesti attivi. Ugualmente, dei residenti nell’area, 32.936 persone vive in zone con classe di pericolosità P3 e 5.967 in classe P4. Sul fronte delle strutture sanitarie 15 sono in zona P3, delle scuole 2 sono in zona P4 e 55 in zona P3. Guardando alle infrastrutture, delle autostrade e SGC 302m sono in zona P4 mentre 7459m sono in zona P4.
Si è appena conclusa, venerdì 9 dicembre, una riunione coordinata dal segretario generale dell’autorità Gaia Checcucci con tutte le prefetture di Toscana Liguria e Umbria per fare il punto sul dissesto idrogeologico del distretto idrografico dell’Appennino settentrionale.
Si è svolta ieri, presso gli uffici regionali Liguri, la Conferenza Operativa dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale che ha espresso il parere di competenza su alcuni importanti aggiornamenti relativi al Piano di Gestione delle acque e del Piano di Gestione del Rischio Alluvione. Particolare rilevanza è stata dedicata alla richiesta di parere della Conferenza Operativa ai fini dell’adozione in linea tecnica del progetto di Piano Progetto di Piano di bacino del distretto idrografico dell’Appennino settentrionale, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) per la gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica su scala distrettuale. Per i predetti aggiornamenti nei prossimi giorni saranno emessi i relativi decreti segretariali che saranno pubblicati nei bollettini ufficiali regionali di riferimento.
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