A ROMENA LA FIRMA DI CASENTINO H2O

IL PRIMO CONTRATTO DI FIUME SULL’ARNO DIVENTA ESEMPIO NAZIONALE

39 gli stakeholder che hanno sottoscritto il documento degli impegni, tra istituzioni, associazioni, imprese, ordini professionali, scuole e università. Adesso si passa alla fase operativa con l’attuazione dei 28 progetti inseriti nel programma d’azione

Con Casentino H2O comincia la costruzione del Patto per l’Arno, il contratto dei contratti di fiume voluto dall’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale

 

Toscana Tv Dal minuto, 7:30 https://www.toscanatv.it/2022/12/12/2022-12-12-tg-regionale-ore-20-30/

Arezzo 24 https://www.youtube.com/watch?v=hYg_7tVLRJg

Rtv38 https://www.youtube.com/watch?v=EwYLJJJgqz8

 

 

Presentazione del “PAI”, strumento per la gestione del rischio dissesti geomorfologici su scala distrettuale

Lucca, 15 dicembre 2022 – Una prima occasione di confronto, discussione e condivisione sulla gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica, tematiche oggi più che mai attuali e prioritarie. Si è tenuta stamani a Lucca, nella sede dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale, la presentazione del progetto di Piano di bacino del distretto idrografico dell’Appennino settentrionale, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI). L’incontro, durante il quale sono stati presentati anche i dati relativi alla pericolosità geomorfologica del bacino del Serchio,  ha visto partecipare Comuni, enti, società e associazioni del territorio lucchese.

Il Piano, che ha già ricevuto una prima approvazione in linea tecnica lo scorso 30 novembre e verrà portato in adozione a Roma nella Conferenza Istituzionale Permanente di fine dicembre, interessa I’intero territorio distrettuale, ovvero Toscana, Liguria e parte dell’Umbria, coprendo 14 province, 455 Comuni e 24.300 Kmq di territorio. Dopo l’adozione del PAI nella Conferenza Istituzionale di dicembre, prenderà avvio la fase di consultazione sui documenti di piano attraverso la convocazione, a cura delle regioni, delle conferenze programmatiche. Al termine, il nuovo PAI sarà operativo per tutto il distretto e sostituirà l’attuale normativa dei vari PAI vigenti.

«Si tratta di un’importante innovazione per quanto riguarda la gestione della pericolosità e del rischio dovuto ai dissesti di natura geomorfologica – spiega Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale –: mappe elaborate con criteri omogenei alla scala distrettuale, aggiornamento in continuo del quadro conoscitivo della pericolosità attraverso un programma annuale di riesame delle mappe e un unico pacchetto di norme e indirizzi, applicabile su tutte le aree a pericolosità del distretto, condiviso con le regioni, che ne dovranno garantire il raccordo e la traduzione nel settore urbanistico».


Il bacino del Serchio

Al centro, i dati sul bacino del Serchio che, da un proprio PAI è passato alla nuova impostazione “distrettuale”, sia sotto l’aspetto tecnico che normativo. Le statistiche relative alla pericolosità geomorfologica, vedono 428 kmq in classe di pericolosità P3 codice che indica le aree potenzialmente instabili per fattori fisici o propensione al dissesto. Il restante 75 kmq è in classe P4, ovvero ha dissesti attivi. Ugualmente, dei residenti nell’area, 32.936 persone vive in zone con classe di pericolosità P3 e 5.967 in classe P4. Sul fronte delle  strutture sanitarie 15 sono in zona P3, delle scuole 2 sono in zona P4 e 55 in zona P3. Guardando alle infrastrutture, delle autostrade e SGC 302m sono in zona P4 mentre 7459m sono in zona P4.

Patto per l’Arno, nuovo passo avanti

un patto per l'Arno

un patto per l'ArnoNuovo passo avanti del Patto per l’Arno. Ne parleranno il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale Gaia Checcucci e Serena Stefani, presidente Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno.

 

RIUNIONE SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO

Si è appena conclusa, venerdì 9 dicembre, una riunione coordinata dal segretario generale dell’autorità Gaia Checcucci con tutte le prefetture di Toscana Liguria e Umbria per fare il punto sul dissesto idrogeologico del distretto idrografico dell’Appennino settentrionale.

Rischio frane, adozione di un quadro normativo univoco a livello distrettuale

Si è svolta ieri, presso gli uffici regionali Liguri, la Conferenza Operativa dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale che ha espresso il parere di competenza su alcuni importanti aggiornamenti relativi al Piano di Gestione delle acque e del Piano di Gestione del Rischio Alluvione. Particolare rilevanza è stata dedicata alla richiesta di parere della Conferenza Operativa ai fini dell’adozione in linea tecnica del progetto di Piano Progetto di Piano di bacino del distretto idrografico dell’Appennino settentrionale, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) per la gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica su scala distrettuale. Per i predetti aggiornamenti nei prossimi giorni saranno emessi i relativi decreti segretariali che saranno pubblicati nei bollettini ufficiali regionali di riferimento.

“Di pari passo” su lavoro, agricoltura, ambiente in Sala Pegaso.

Il commento del segretario generale dell’Appennino Settentrionale Gaia Checcucci al convengo organizzato il 21 novembre in Regione Toscana

Si è concluso il viaggio nella Toscana delle politiche di genere, iniziato a maggio grazie alla commissione regionale pari opportunità. L’evento finale dell’iniziativa è stato l’incontro “Di pari passo”, che si è svolto in Regione Toscana, nell’ambito della Toscana delle donne, dedicato alle pari opportunità e alle donne nel mondo del lavoro, dell’ambiente, del mondo delle istituzioni.
Al convegno ha preso parte anche Gaia Checcucci, segretario generale Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale insieme, tra gli altri, al governatore toscano Eugenio Giani, al capo di gabinetto del presidente della Regione Cristina Manetti, all’assessora toscana a istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità Alessandra Nardini, la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, la referente per la Parità di genere di Anci Toscana e sindaca di Talla Eleonora Ducci, l’assessore all’ambiente e all’economia circolare della regione toscana Monia Monni.
«I numeri parlano chiaro: il nostro Ente, a valenza tecnicistica, include competenze che storicamente sono state appannaggio degli uomini. Nonostante questo, negli anni le donne non sono mai mancate e oggi contiamo il 50% di presenza femminile – ha dichiarato Gaia Checcucci, segretario generale Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale -. Inoltre, più si sale nel grado dei ruoli e più quel 50% cresce e si posiziona a un 70% di donne in posizioni dirigenziali. Dunque, nel nostro caso, le pari opportunità vengono rivendicate non a parole ma nei fatti».