Autorità di Bacino, al via nuovi studi e indagini per mappare il reticolo idrografico di Toscana e Liguria

Avviate in questi giorni dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale le attività per i rilievi topografici e per le modellazioni idrologiche e idrauliche sul reticolo principale di Toscana e Liguria attraverso la sottoscrizione di specifici contratti con società specializzate. Le attività saranno sviluppate nel corso di questo e del prossimo anno sotto il coordinamento dell’Autorità e riguarderanno il reticolo principale del distretto dell’Appennino Settentrionale. Particolare attenzione verrà dedicata all’Arno, al Serchio, al Magra e all’Ombrone Pistoiese per quanto riguarda la Toscana e al bacino del Centa e dell’Entella per la Liguria.

Monitoraggi ambientali dei Piani di Gestione

Disponibili i Cruscotti dei dati di monitoraggio VAS del PGA e del PGRA. Per una migliore comprensione dei risultati del monitoraggio ambientale del Piano di Gestione delle Acque e del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni sono stati predisposti due portali web dedicati che consentono l’accesso agli indicatori, popolati nei Report 2022, sotto forma di mappe, tabelle e grafici di facile e immediata comprensione.

2 febbraio 2023 – Riunita la Conferenza Operativa

Si è svolta oggi, presso gli uffici di Firenze, la Conferenza Operativa dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale che ha espresso il parere di competenza su alcuni importanti aggiornamenti relativi al Piano di Gestione delle acque, al Piano di Gestione del Rischio Alluvione, al Piano Assetto idrogeologico e al Piano di monitoraggio VAS. Particolare rilevanza è stata dedicata alla richiesta di parere della Conferenza Operativa ai fini dell’adozione del Programma di riesame delle mappe delle aree a pericolosità da alluvione relativamente al reticolo idraulico principale annualità 2023.

Per i PAI vigenti e il Progetto PAI “dissesti” la Conferenza Operativa ha approvato le modifiche ed integrazioni relative al territorio di tre comuni e modifiche locali relative a due ambiti locali. Si tratta delle prime procedure a livello distrettuale che danno seguito alle misure di salvaguardia approvate con delilbera CIP n. 28 del 21 dicembre 2022 e che permettono di rendere omogeneo e contestuale il processo continuo di aggiornamento del progetto di PAI “dissesti” e dei PAI vigenti.

Report 1 Monitoraggio VAS del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto

Disponibile il Report 1 di Monitoraggio di VAS del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto.
Il documento illustra i dati degli indicatori che misurano lo stato di avanzamento del raggiungimento degli obiettivi di piano e degli obiettivi di sostenibilità derivati dalle politiche di riferimento (Agenza ONU 2030, Green Deal EU, Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile). Per un accesso user friendly ai molti dati elaborati sarà presto messa a disposizione una specifica pagina del sito web dell’Autorità dedicata al monitoraggio di VAS.

A ROMENA LA FIRMA DI CASENTINO H2O

IL PRIMO CONTRATTO DI FIUME SULL’ARNO DIVENTA ESEMPIO NAZIONALE

39 gli stakeholder che hanno sottoscritto il documento degli impegni, tra istituzioni, associazioni, imprese, ordini professionali, scuole e università. Adesso si passa alla fase operativa con l’attuazione dei 28 progetti inseriti nel programma d’azione

Con Casentino H2O comincia la costruzione del Patto per l’Arno, il contratto dei contratti di fiume voluto dall’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale

 

Toscana Tv Dal minuto, 7:30 https://www.toscanatv.it/2022/12/12/2022-12-12-tg-regionale-ore-20-30/

Arezzo 24 https://www.youtube.com/watch?v=hYg_7tVLRJg

Rtv38 https://www.youtube.com/watch?v=EwYLJJJgqz8

 

 

Rischio frane, adozione di un quadro normativo univoco a livello distrettuale

Si è svolta ieri, presso gli uffici regionali Liguri, la Conferenza Operativa dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale che ha espresso il parere di competenza su alcuni importanti aggiornamenti relativi al Piano di Gestione delle acque e del Piano di Gestione del Rischio Alluvione. Particolare rilevanza è stata dedicata alla richiesta di parere della Conferenza Operativa ai fini dell’adozione in linea tecnica del progetto di Piano Progetto di Piano di bacino del distretto idrografico dell’Appennino settentrionale, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) per la gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica su scala distrettuale. Per i predetti aggiornamenti nei prossimi giorni saranno emessi i relativi decreti segretariali che saranno pubblicati nei bollettini ufficiali regionali di riferimento.

Autorità di Bacino e ANBI Toscana: dai nuovi invasi per la siccità alla navigabilità dei fiumi: gli obbiettivi comuni

Sviluppare obbiettivi di lavoro comuni per migliorare la sicurezza ma anche la qualità e fruibilità dei corsi d’acqua regionali. Si è tenuta con questo intento una riunione tra Anbi Toscana e Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale da cui è emersa la volontà di un periodico confronto per lavorare in sinergia. Un primo intento comune, in tema di comunicazione e educazione ambientale, riguarda la volontà di portare avanti il progetto “Un fiume per amico” che vede protagoniste le scuole.

Si è stabilito di proseguire il lavoro avviato da “Un Patto per l’Arno”, il contratto di fiume che abbraccia tutta l’asta del corso d’acqua toscano. L’obbiettivo è quello di far vivere i contratti di fiume come strumenti per azioni concrete in cui trovino attuazione progetti e finanziamenti dei diversi enti. Tra questi la valorizzazione del tema della navigabilità leggera e del recupero delle plastiche.

La proposta è anche quella di individuare possibili interventi “bandiera” di tipo manutentivo che l’Autorità di Bacino potrebbe finanziare nell’ambito del Patto. Sul tema dello stoccaggio acqua, sul cosiddetto “Piano laghetti” è emersa una convergenza di intenti per giungere all’individuazione di invasi di piccole/medie dimensioni esistenti, soprattutto a uso agricolo, utilizzando l’apposito tavolo regionale istituito con gli assessorati regionali all’Agricoltura e alla Difesa del suolo. Il lavoro sui nuovi invasi partirà da quelli d’uso plurimo previsti negli strumenti di pianificazione già approvati e dal recupero e gestione ottimale di quelli esistenti. Si è infine, ma non per ultimo, affrontato il tema del piano dei sedimenti che rientra tra i compiti istituzionali dell’Autorità di Distretto che ha deciso di avvalersi dell’Università degli Studi di Firenze per concretizzare un’attività che sarà di studio ma anche di conseguenti determinazioni per la gestione dei sedimenti, a cominciare da alcuni bacini pilota. Un lavoro che potrà essere portato avanti in sinergia con i Consorzi di Bonifica, che hanno conoscenza ed esperienza della problematica e che si trovano a dover affrontare sul campo queste criticità derivanti dal trasporto solido. Anbi Toscana metterà quindi a punto un elenco di progetti/interventi che possano diventare sperimentazioni all’interno del programma di gestione.