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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Rio Mattero e Rio Cuneo  [IT4080014]
Informazioni generali
Codice AreaIT4080014
RegioneEmilia-Romagna
Area totale4.09 kmq
Superfice nel bacino4.09 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
Subunità BACINI ROMAGNOLI
Idroecoregione APENNINES N
Natura 2000Standard Data Form
Priorità Priorità bassa
Caratteristiche
area protetta

Info
Il sito è rappresentativo del contesto collinare medio-basso del Cesenate caratterizzato da boschi termofili submediterranei, praterie e arbusteti che si sviluppano su suoli sottili. Già individuato come Area di Riequilibrio Ecologico del Comune di Cesena, assume importanza anche in quanto situato in un’area fortemente antropizzata.
È costituito da due zone disgiunte (l’una intorno al Monte dei Frati, l’altra presso il Monte Aguzzo) tra i bacini del fiume Savio e del Torrente Pisciatello, verso i quali rispettivamente convergono i profondamente incisi Rio Mattero e Rio Cuneo. Si tratta di un nodo ecologico dotato di buona biodiversità forestale ed habitat eccellenti dal punto di vista faunistico.
Arenarie del Tortoniano, argille pelitiche e limitati affioramenti calcareo/gessosi determinano un substrato esposto all’aridità, mentre un tratto ben conservato del fiume Savio e gli ambienti di forra pressi i due Rii conferiscono caratteri di marcata freschezza, quindi grande varietà e contrasti.
La copertura forestale si estende su oltre la metà del sito, alternata a praterie termofile ed arbusteti con qualche affioramento roccioso e residui coltivi. Le colture, un tempo più vaste seppure estensive, sono in generale regresso, c’è tuttavia il rischio di localizzate riprese a scapito di terreni saldi ed in forte pendenza oppure di apertura incontrollata di percorsi stradali che possono causare dissesto idrogeologico.
Altri rischi di alterazioni sono collegati ad un’eventuale gestione non corretta dell’attività venatoria.


Emergenze
Sei habitat di interesse comunitario, dei quali tre forestali, due ripariali e uno (prioritario) di prateria termofila cespugliata, ricoprono il 21% della superficie del sito.
Vegetazione
La riduzione dei tagli boschivi ha reso più stabile la compagine forestale, caratterizzata da una certa diffusione di Leccio e Alaterno nei versanti soleggiati dominati dalla Roverella e di Castagno, con Tiglio, Carpino Bianco e persino Faggio, negli ostrieti e ostrio-acereti (Acer opalus, forse anche obtusatum) dei versanti freschi.
Molte delle specie floristiche citate in scheda sono comprese fra quelle protette dalla Regione Emilia Romagna o assumono rilevanza per la loro rarità (Staphylea pinnata, Daphne laureola, Scilla bifolia e alcune felci in ambiente di forra con microclima fresco come Phyllitis scolopendrium e Adiantum capillus-veneris ) altre, di tipo submediterraneo, risultano importanti perché presenti al limite nord orientale del loro areale di distribuzione (Hermodactylus tuberosus tra tutte, poi Osyris alba, Cistus incanus, Lonicera etrusca e altre).
Negli arbusteti sono caratteristici anche i non comuni Ginepro rosso (Juniperus oxycedrus var. rufescens), Erica arborea, Pyracantha coccinea e non mancano orchidee quali Ophrys apifera e Orchis coriophora.

Fauna
Il sito è relativamente ricco di specie faunistiche mediterranee. Di rilievo è la presenza di Chirotteri recentemente accertati con otto specie di interesse comunitario: Ferro di Cavallo minore (Rhinolophus hipposideros), Ferro di Cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) ed euriale, Vespertilio maggiore (Myotis myotis), Vespertilio di Blith (Myotis blythii), Vespertilio smarginato (Myotis emarginatus) e di Bechstein, infine Miniottero (Miniopterus schreibersi).
Altri mammiferi presenti sono l’Istrice e il Moscardino (Moscardinus avellanarius).
L’avifauna è presente con specie di ambiente termofilo collinare, come Averla capirossa (Lanius senator), Averla piccola (Lanius collurio), Ortolano (Emberiza hortulana), Tottavilla (Lullula arborea) Gruccione (Merops apiaster), di habitat ripariali come Martin Pescatore (Alcedo atthis) e Pendolino (Remiz pendulinus), e non mancano rapaci quali Gufo comune, Assiolo, Allocco, Barbagianni, Albanella minore, Succiacapre e Falco pellegrino, tutti nidificanti.
Nel Savio ci sono vari pesci di interesse comunitario, tra i quali Vairone (Leuciscus souffia), Scazzone (Cottus gobio) e Rovella (Rutilus rubilio). Vanno citati infine vari invertebrati di interesse naturalistico, da Eriogaster catax e Gyrinus natator al Lepidottero Eterocero Euplagia quadripunctaria (di interesse prioritario), al Cervo volante (Lucanus cervus), coleottero legato agli ambienti forestali.

Altre emergenze
Sito rappresentativo dell’ambiente medio-basso collinare del Cesenate caratterizzato da praterie, arbusteti e boschi termofili submediterranei che si sviluppano su suoli sottili.

Criticità
Il sito assume notevole importanza essendo compreso in aree fortemente antropizzate. Costituito da due zone disgiunte tra i bacini del fiume Savio e del Torrente Pisciatello, è un nodo ecologico con una buona biodiversità forestale ed habitat eccellenti dal punto di vista faunistico.
Molte delle specie floristiche sono comprese fra quelle protette dalla Regione Emilia Romagna o assumono rilevanza per la loro rarità, altre, di tipo submediterraneo, risultano importanti perché presenti al limite nord orientale del loro areale di distribuzione.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi
[IT-8-1300000000004ER] F. SAVIO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-1300000000005ER] F. SAVIO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2027)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-1307000000004ER] T. BORELLO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2027)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note Espansione di coltivazioni a scapito dei terreni saldi ed in forte pendenza;
Apertura di strade sterrate con mezzi cingolati che possono causare dissesto idrogeologico;
Chiusura degli stagni;
Caccia e bracconaggio;
Diffusione di bocconi avvelenati.
Stato/Obiettivo
area protetta
statosufficiente
obiettivoArt. 4.4 2027
stato potenzialescadente
Valutazione d’incidenzapositiva
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
[01] POINT
6 interv.
[02] NUTR
20 interv.
[03] PEST
8 interv.
[04] CONTAM
2 interv.
[05] LONG
2 interv.
[06] HYDROM
26 interv.
[07] FLOW
5 interv.
[08] IRRIG
6 interv.
[09] PRIC.HH[10] PRIC.IND[11] PRIC.AGR[12] ADV.AGR
5 interv.
[13] WAT.PROT[14] KNOW
10 interv.
[15] EMISS
3 interv.
[16] IND.WWT
[17] SOIL
1 interv.
[18] ALIEN[19] RECREAT[20] FISHING
[21] POLLUT
1 interv.
[22] FOREST[23] RETENT[24] CLIM.CHG
stampato il 27/04/2024