Conferenza stampa per la presentazione della mostra “Un fiume per amico” presso lo spazio ZAP

Gli spazi della Zona Aromatica Protetta (ZAP) presso l’antico Palazzo Giovane adiacente alla Chiesa di Santa Maria Maggiore in pieno centro storico ospiteranno fino al 18 novembre i lavori e i disegni, veri e propri capolavori, di 6800 ragazzi delle scuole primarie e secondarie fiorentine e lucchesi che hanno partecipato dal 2010 al progetto di educazione ambientale “Un fiume per amico”, promosso e ideato dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale. Una piccola ma significativa comunità di giovani cittadini che, attraverso la conoscenza, è oggi in grado di prendersi cura del fiume e di valutarne i problemi, di rispettarlo, di viverlo e di comportarsi correttamente in caso di pericolo. E’ questo un modo diverso, straordinariamente efficace e del tutto gratuito, di costruire dal basso una comunità di cittadini resilienti. A Firenze il progetto è inserito nell’ambito delle iniziative de “Le chiavi della città” che il Comune porta avanti e coordina con grande successo ormai da anni.

Il motivo che ha spinto l’Autorità di bacino ad organizzare e allestire la mostra, inserita nell’iniziativa “Arno pulito, Arno sicuro, Arno da vivere” realizzata in collaborazione con Cispel Toscana e che ha preso il via in occasione del 53° anniversario dell’alluvione del 4 novembre del 1966, è evidente appena si varca la soglia di Palazzo Giovane: cos’è, o meglio, chi è il fiume per i giovani di oggi? E’ un amico da cui imparare e con cui vivere? O un nemico da cui difendersi? Cosa conosciamo dei nostri fiumi e cosa possiamo fare per loro e con loro? Qual è la storia che li riguarda?

A queste domande e a molte altre ancora hanno risposto i nostri giovani che con i loro disegni, racconti, foto, poesie, diari e giornalini – riportati nei pannelli della mostra e nei poster originali attaccati alle pareti – ci consegnano un’immagine autentica dell’Arno e del Serchio, e attraverso questi due grandi fiumi, di tutti gli altri grandi fiumi toscani e italiani.

Basta fare un giro fra gli spazi della mostra per rimanere colpiti dalla sensibilità degli studenti e dalla consapevolezza che hanno del fiume: molte sono le splendide illustrazioni dei ponti di Firenze, di Ponte Vecchio in particolare, o del Ponte del Diavolo sul Serchio. Ma ci sono anche i reportage per le strade di Firenze alla ricerca – come una sorta di caccia al tesoro – delle targhe storiche delle alluvioni, le citazioni di Dante rivolte a “quel fiumicel che nasce in Falterona”, le storie degli Angeli del fango, i detti e i modi di dire sull’acqua, le interviste a nonni e parenti su cosa accadde in quei tragici giorni del ’66. In tanti disegni sono indicati comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente e quelli da evitare quando il pericolo dell’alluvione diventa incombente. Vi sono poi storie di fantasia in cui i ragazzi si immedesimano in piccoli abitanti del fiume o, addirittura, nel fiume stesso. Seguono interviste e immagini riprodotte in un video che riassume alcuni bei momenti delle uscite sull’Arno fatte a maggio scorso e nella primavera del 2018.

Questo patrimonio, unico nel suo genere, non poteva rimanere nascosto nel chiuso degli uffici dell’Autorità ed ecco perché è stato deciso di farne l’oggetto di una mostra.

E’ con grande orgoglio che oggi vengono presentati assieme all’Assessore Funaro, i capolavori che i ragazzi di oltre 300 scuole fiorentine e lucchesi hanno prodotto, dando voce e vita al fiume, alla sua storia, alla biodiversità che è racchiusa dentro le sue acque e intorno alle sue sponde – ha dichiarato Massimo Lucchesi, Segretario generale dell’Autorità di bacino. “Questi lavori sono il più bel frutto di quell’attività di disseminazione e comunicazione che ormai da quasi 10 anni l’Autorità sta portando avanti grazie al Comune di Firenze e con il supporto, anche economico, della Fondazione Banca del Monte di Lucca che nel corso del 2019 ha consentito di dare alla stampa e distribuire ai ragazzi un nuovo opuscolo didattico che integrasse le informazioni dell’Arno con quelle del Serchio”.

Il prossimo obiettivo – continua Lucchesi – è quello di replicare la mostra anche nella città di Lucca e di estendere il progetto (che quest’anno scolastico vedrà la partecipazione di circa 1000 studenti) a tutto il territorio del distretto, ad iniziare dalle scuole di Sarzana nel bacino del Magra, a cavallo tra Toscana e Liguria. Qui, a partire da gennaio 2020, l’attività didattica ‘Un fiume per amico’ sarà avviata in via sperimentale in 12 classi, adattandola alla realtà idrografica di quel territorio” – aggiunge il Segretario Generale dell’Autorità che poi conclude – “Un grazie sentito al Comune di Firenze, oggi rappresentato dall’Assessore Funaro, per aver da sempre creduto nel progetto e nelle infinite potenzialità che lo stesso dimostra di avere anno dopo anno. Un grazie al ‘Portale dei ragazzi’ della Cassa di Risparmio di Firenze per il supporto informatico nelle attività con le classi, a Cispel Toscana, senza il cui sostegno organizzativo l’allestimento della mostra sarebbe stato assai più difficile. Infine un grazie di cuore ai dipendenti dell’Autorità che in questi anni si sono dedicati al progetto scoprendo di essere educatori e maestri, oltre che tecnici e funzionari”.

Parlare di Arno con i giovani alunni è un momento educativo e didattico importante – ha detto l’assessore all’educazione del Comune di Firenze Sara Funaro – dal quale i bambini imparano molto, dimostrando grande attenzione e sensibilità. Appoggiamo con grande entusiasmo queste iniziative che avvicinano i cittadini di domani al nostro fiume sensibilizzando una grande attenzione per l’ambiente”.

Presente all’iniziativa anche Marco Bottino, Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, che ha affermato: “Sono particolarmente contento di essere stato chiamato dall’Autorità di Bacino alla presentazione di questa sezione della mostra sull’Arno dedicata al lavoro di educazione ambientale fatto con i ragazzi delle scuole. Da tempo si ragiona con l’Autorità e e altri enti della possibilità di una proposta didattica coordinata che metta insieme le tante esperienze di educazione ambientale maturate singolarmente finora sul tema dell’acqua e questa è l’occasione buona per cominciare a lavorare concretamente ad una progettazione unitaria già a partire dal 2020”.

Per il Direttore di Confservizi Cispel Toscana, Andrea Sbandati, “E’ importante che l’Autorità abbia dedicato un’iniziativa ad hoc per i giovanissimi nell’ambito della mostra sull’Arno. Sono loro infatti i futuri fruitori di un fiume che oggi, grazie al lavoro di aziende, enti, consorzi, autorità e associazioni è rinato, dopo anni in cui per i cittadini era solo un pericolo, un qualcosa dal quale stare lontani. I disegni di questi ragazzi su Arno e Serchio ci regalano un altro tassello di questo mosaico fatto di risultati straordinari. Un successo che abbiamo raccontato poco e al quale, proprio per questo, abbiamo voluto tutti insieme dedicare una mostra”.