2009 area allagata dall’esondazione del fiume Serchio, a Santa Maria al Colle presso Lucca.

Solo negli ultimi 500 anni, le alluvioni nel bacino del fiume Serchio sono state oltre 35; la prima di cui si ha testimonianza storica risale al 1419.
La più grande di cui si abbia testimonianza si verificò nel lontano 1836: ci sono ben due targhe che la ricordano, una sul muro di una casa in località PONTE A MORIANO, l’altra vicino al famoso PONTE DEL DIAVOLO. Fortunatamente, durante tale evento, non ci furono danni per la città di Lucca, grazie all’argine maestro costruito dall’architetto Nottolini.

Un’altra alluvione ben documentata attraverso numerose fotografie è quella del 1940, che allagò le CAMPAGNE LUCCHESI E PISANE, interessando anche l’area tra il fiume Serchio ed il lago di Massaciuccoli e danneggiando intere coltivazioni. Come molte altre alluvioni del fiume Serchio, essa si è verificata a causa della rottura di un argine.
È questa una nota dolente per la zona di Lucca: per un lungo tratto, che va da Ponte a Moriano fino alla foce, il fiume Serchio è costretto fra alti argini in terra costruiti proprio per proteggere Lucca dalle alluvioni. La realizzazione di questi argini è stata lunghissima: è iniziata nel 1550 e terminata nel 1800. Purtroppo oggi questi argini sono “vecchi”, ed essendo costruiti solo con terra, nelle ultime alluvioni hanno dato segnali di essere anche molto fragili, tanto che molte di esse hanno avuto origine proprio dalla rottura di alcune porzioni di questi argini. Come nell’ultima importante piena del 2009.
Durante la notte della vigilia di Natale gli argini si sono rotti in due punti, a Santa Maria a Colle (vicino a Lucca) e a Nodica (vicino a Pisa).
Dopodichè le acque del fiume sono uscite in maniera violenta e veloce, allagando tutto il territorio intorno, comprese le case, con grande pericolo per tutti gli abitanti. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma i danni sono stati tanti e, oltre alle case, si è allagata anche un’intera area industriale.
Oggi gli argini, nei punti dove si erano rotti, sono stati ricostruiti più forti di prima, inserendo al loro interno delle parti metalliche e dei blocchi di cemento; ci sono voluti circa 2 anni per completare tali lavori.
Sfortunatamente problemi simili li ritroviamo anche in molti altri fiumi italiani.

Un’ultima importante cosa da ricordare è che le zone intorno a Lucca si sono allagate negli anni, non solo a causa del fiume Serchio, ma anche a causa dei suoi affluenti, come i torrenti FREDDANA e CONTESORA, che nel 1992 sommersero con le loro acque interi paesi.