Siccità, a novembre la severità idrica è ancora “elevata” Il punto dell’Osservatorio permanente degli utilizzi idrici

Firenze, 8 novembre 2022 – Mantenere lo stato di severità idrica elevata per tutti i corpi idrici del Distretto a scopo precauzionale, in ragione della crisi idrica in atto. È quanto ha stabilito nella seduta odierna l’Osservatorio permanente degli utilizzi idrici, la struttura insediata in seno all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale che funge da coordinamento tra i vari enti che hanno competenze in materia di gestione della risorsa idrica: una vera e propria cabina di regia che sta gestendo il problema della crisi idrica nell’area di competenza del distretto, quindi Toscana, Liguria e parte dell’Umbria.

«Valorizzando la piena operatività dell’Osservatorio e il suo ruolo strategico nel coordinamento dei vari enti con competenze differenti in materia di gestione delle risorse idriche – spiega Gaia Checcucci, segretario generale dell’AdB Appennino Settentrionale -, si è deciso di riconvocare la riunione dell’Osservatorio già nella prossima settimana, in modo da monitorare da vicino la situazione, cercando anche di verificare l’effetto delle misure previste e l’apporto che hanno dato alla situazione in atto. Ciò nella convinzione che le valutazioni sugli usi delle risorse idriche nei prossimi mesi e le previsioni meteo-climatiche potranno supportare l’Osservatorio nel monitoraggio e nell’assunzione delle future misure».

L’intervento del segretario generale Gaia Checcucci nell’ambito del convegno “L’Arno a 56 anni dall’alluvione” organizzato dalla Regione Toscana

Incontro in regione 56 anni dall'alluvione

«Accelerazione degli interventi e pianificazione» Le parole chiave per fare progressi in tema di sicurezza idrogeologica

Incontro in regione 56 anni dall'alluvioneIl ruolo dell’Autorità di Bacino in tema di difesa dalle acque e delle acque, in una giornata pensata per fare il bilancio sul tema della sicurezza idrogeologica a 56 anni dall’Alluvione del 1966. Su questo si è concentrato l’intervento di Gaia Checcucci segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale nell’ambito del convegno “L’Arno a 56 anni dall’alluvione, riflessioni, idee e proposte” organizzato dalla Regione Toscana in occasione della ricorrenza.

«Ricorrenze come quella di oggi servono per mantenere viva la memoria ma anche per fare un bilancio della situazione attuale – ha sottolineato Gaia Checcucci –. Una situazione sicuramente migliore ogni anno che passa ma c’è ancora tanto da fare, sia in termini di accelerazione dell’attuazione degli interventi sia in termini di pianificazione, e questo è il nostro ruolo. Tenendo sempre presente che quando si parla di difesa dalle acque occorre sempre garantirne la tutela, conciliando quindi la pianificazione della gestione del rischio con quella delle acque».

«C’è poi il tema della scarsità d’acqua e in questo senso l’azione dell’Autorità di Bacino è determinante, in quanto ente che per legge deve farsi carico della gestione ottimale della risorsa: credo sia necessario rilanciare il ruolo degli Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici, che hanno sede presso le Autorità di Bacino, elevandoli a cabine di regia operanti nei periodi di siccità a supporto delle decisioni degli organi di Governo. Altrettanto importante – ha concluso Checcucci – è puntare su una programmazione strategica integrata con alcuni significativi “interventi bandiera” che l’Autorità intende portare avanti grazie alle nuove linee di finanziamento nel settore idrico che la vedono come beneficiaria e autorità proponente».