Il decreto-legge n. 39 del 14 aprile 2023 (cd. decreto siccità), convertito con modificazioni in legge n. 68 del 13 giugno 2023 è stato emanato dal Governo per contrastare la scarsità idrica la siccità e favorire il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche. Tra le misure previste nel decreto oltre alla previsione di una cabina di regia per la crisi idrica e l’istituzione di un Commissario straordinario nazionale, è stato previsto che l’Osservatorio distrettuale permanente sugli utilizzi idrici, già operativo su base volontaria – in virtù del Protocollo d’Intesa del 2016 – presso ciascuna Autorità di bacino distrettuale, si trasformi in organo della stessa Autorità di bacino e supporti, attraverso le sue elaborazioni, l’attività del Commissario nazionale. Il nuovo Osservatorio, disciplinato all’art. 63-bis del d.lgs. 152/2006, introdotto dal decreto siccità, svolge funzioni di supporto per il governo integrato delle risorse idriche e cura la raccolta, l’aggiornamento e la diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all’uso della risorsa nel distretto idrografico di riferimento, compresi il riuso delle acque reflue, i trasferimenti di risorsa e i volumi eventualmente derivanti dalla desalinizzazione, i fabbisogni dei vari settori d’impiego, con riferimento alle risorse superficiali e sotterranee, allo scopo di elaborare e aggiornare il quadro conoscitivo di ciascuno degli usi consentiti dalla normativa vigente, coordinandolo con il quadro conoscitivo dei piani di bacino distrettuali, anche al fine di consentire all’Autorità di bacino di esprimere pareri e formulare indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in funzione degli obiettivi fissati dagli strumenti di pianificazione distrettuale.
Fino alla nomina del nuovo Osservatorio continua ad operare presso l’Autorità l’Osservatorio precedente.