Pesa, patto per salvare il fiume

Migliorare la disponibilità e la qualità della risorsa idrica. Sono questi i due obiettivi centrali del contratto di fiume della Pesa firmato sabato 2 febbraio alle Cantine Antinori del Bargino dai sindaci dei Comuni fiorentini e senesi della valle della Pesa, oltre alla Città Metropolitana, Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, AIT e altri enti ed associazioni locali.

Sono stati più di 41 le associazioni e gli enti che hanno sottoscritto il contratto per la Pesa, un accordo tra coloro che amano il fiume, lo tengono vivo e chi fa manutenzione: è questo l’unico modo per ridare dignità ad un luogo che ha un pregio vero, da tutelare nei tratti caratteristici e per tenere sempre viva la percezione di quanto il fiume ci offre e sia importante per l’intera comunità.

Il nome che è stato scelto per il parco fluviale non a caso è “Parco agroambientale della Pesa” e obiettivo del contratto è migliorare la disponibilità e la qualità della risorsa idrica, valorizzare il patrimonio ambientale, agro-alimentare, sociale e culturale, promuovere uno sviluppo sostenibile, la mobilità dolce e sviluppare i primi elementi di marketing turistico -territoriale.

Torrente Pesa – sabato 2 febbraio la firma del Contratto di Fiume

Sabato 2 febbraio la cerimonia di firma del Contratto di Fiume del Torrente Pesa, a cui si è giunti attraverso un percorso partecipativo coordinato dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno su finanziamento di Regione Toscana, che tra gli altri vede coinvolti i comuni di Montelupo Fiorentino, Montespertoli, San Casciano in Val di Pesa e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale.

Sono previsti interventi del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, dell’Assessore Regionale Federica Fratoni, del Senatore della Repubblica On. Dario Parrini, del Consigliere Regionale Enrico Sostegni, dei Sindaci e Assessori dei Comuni della Val di Pesa, del Segretario Generale dell’Autorità di Distretto Ing. Massimo Lucchesi, del Prof. Alberto Magnaghi dell’Università di Firenze, dei rappresentanti della Città Metropolitana di Firenze e della Provincia di Siena, di rappresentanti del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica alla presenza di tutti i protagonisti del percorso partecipativo e dei nuovi soggetti che hanno manifestato l’intenzione di aderire al Contratto di Fiume.

Al momento i soggetti che hanno deciso di sottoscrivere il Contratto di Fiume sono: Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno – Autorità di Distretto Appennino Settentrionale – Autorità idrica Toscana – Città Metropolitana di Firenze -Comune di Montelupo Fiorentino -Comune di Lastra a Signa -Comune di Scandicci – Comune di Tavarnelle Val di Pesa – Comune di Greve in Chianti -Comune di Montespertoli -Comune di San Casciano Val di Pesa -Comune di Castellina in Chianti – Comune di Radda in Chianti -Università degli Studi di Firenze – dipartimento di architettura – Acque SpA – Circolo Arci Moreno Gracci Turbone – Circolo Arci Il Progresso Montelupo – Comitato tradizioni popolari Empolese Valdelsa – Unione fornaci della terracotta di Samminiatello – Proloco Montelupo Fiorentino – Proloco San Vincenzo a Torri – Centro Ornitologico Toscano – Associazione Viva Scienza Montelupo – B&B Cammin Facendo – Club Amici della Pesca Empoli – Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Montelupo – Associazione FACTO – Fabbrica Creativa Toscana – Associazione AUSER Montelupo

Conferenza Istituzionale Permanente del 27 dicembre 2018 – Documenti relativi al Piano di gestione delle acque (Direttiva 2000/60/CE) e al Piano di gestione del rischio di alluvioni (Direttiva 2007/60/CE) dell’Appennino settentrionale.

Nella Conferenza Istituzionale Permanente del 27 dicembre sono stati licenziati i documenti relativi al Piano di gestione delle acque (Direttiva 2000/60/CE) e al Piano di gestione del rischio di alluvioni (Direttiva 2007/60/CE) dell’Appennino settentrionale. In questa pagina è possibile scaricare: il “Calendario e programma di lavoro” per l’aggiornamento del Piano di gestione delle acque (2021-2027) ai sensi della Direttiva 2000/60/CE e del Piano di gestione del rischio di alluvioni (2021-2027) ai sensi della direttiva 2007/60/CE; la Relazione provvisoria sui progressi realizzati nell’attuazione dei Programmi di misure (PoM) dei Piani di gestione delle acque approvati con d.p.c.m. 27.10.2016 redatta ai sensi dell’art. 15 comma 3 della direttiva 2000/60/CE; il Reporting sul programma di monitoraggio supplementare e sul programma preliminare di misure per le nuove 12 sostanze prioritarie di cui alla direttiva 2008/105/CE sugli standard di qualità ambientale; la “Valutazione preliminare del rischio di alluvioni e individuazione delle zone per le quali esiste un rischio potenziale significativo di alluvioni” nel distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale, ai fini dell’aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvioni (2021-2027).

Qui di seguito i link con gli estremi della pubblicazione in G.U. n. 27 del 01/02/2019 e nel B.U.R.T. n. 5 del 30/01/2019.

Pubblicati sul sito i nuovi documenti del Piano di Gestione delle Acque e del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni

Sono pubblicati sul sito i nuovi documenti relativi al Piano di gestione delle acque (Direttiva 2000/60/CE) e al Piano di gestione del rischio di alluvioni (Direttiva 2007/60/CE) dell’Appennino settentrionale. In questa pagina è possibile scaricare: il “Calendario e programma di lavoro” per l’aggiornamento del Piano di gestione delle acque (2021-2027) ai sensi della Direttiva 2000/60/CE e del Piano di gestione del rischio di alluvioni (2021-2027) ai sensi della direttiva 2007/60/CE; la Relazione provvisoria sui progressi realizzati nell’attuazione dei Programmi di misure (PoM) dei Piani di gestione delle acque approvati con d.p.c.m. 27.10.2016 redatta ai sensi dell’art. 15 comma 3 della direttiva 2000/60/CE; il Reporting sul programma di monitoraggio supplementare e sul programma preliminare di misure per le nuove 12 sostanze prioritarie di cui alla direttiva 2008/105/CE sugli standard di qualità ambientale; la “Valutazione preliminare del rischio di alluvioni e individuazione delle zone per le quali esiste un rischio potenziale significativo di alluvioni” nel distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale, ai fini dell’aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvioni (2021-2027) (qui di seguito la Valutazione preliminare e gli Allegati). Tali documenti saranno portati all’attenzione della prossima Conferenza Istituzionale Permanente in programma per il 27 dicembre 2018.

Adempimenti VAS: Report di monitoraggio dei Piani di Gestione del distretto. Pubblicazione presentazione attività in corso.

Nell’ambito degli adempimenti per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che accompagna i vigenti Piani di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA) e i Piani di Gestione delle Acque (PGA), il 4 ottobre scorso si è tenuto un incontro con la Commissione VIA VAS del Ministero dell’Ambiente teso a delineare criticità e punti di forza dell’attività da condursi sul nuovo territorio del distretto disegnato dalla Legge 221/2015. In particolare sono state evidenziate le attività e le procedure in corso per recepire i pareri tecnici (in applicazione dell’articolo 9 del D.M. 150/2007) espressi dalla Commissione VAS e per uniformare i monitoraggi ed i report in ottica distrettuale. Punti focali del lavoro in corso sono l’analisi e l’omogeneizzazione delle metodologie, la creazione di un unico database di distretto per i fattori ambientali e gli indicatori, la messa a punto dello scenario di contesto del distretto a supporto ed in vista nei successivi cicli di pianificazione. Il primo obiettivo da raggiungere è la produzione dei Report Integrati di Monitoraggio 2018, elaborati a livello distrettuale ma contenenti anche il dettaglio specifico ascrivibile ai vigenti e separati strumenti di pianificazione. La presentazione è visionabile e scaricabile in questa pagina.

Contratto di Fiume del Serra: sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra gli enti promotori. Al via a metà novembre il Tavolo di Lavoro che coinvolgerà il territorio

Sottoscritto venerdì 19 ottobre a Seravezza il Protocollo d’Intesa fra gli enti pubblici che hanno promosso e che sostengono il Contratto di Fiume del torrente Serra. La firma è avvenuta a margine dell’assembla pubblica che ha aperto anche la fase partecipativa del percorso, finalizzato a condividere e pianificare le azioni da attivare per la tutela e la valorizzazione del corso d’acqua. Per il Comune di Seravezza e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, enti promotori, il documento è stato sottoscritto dal sindaco Riccardo Tarabella, intervenuto all’assemblea insieme agli assessori Giuliano Bartelletti e Dino Vené e con il responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune ing. Roberto Orsini, e dal segretario generale Massimo Lucchesi. Gli altri enti firmatari dell’intesa sono al momento il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, l’Unione dei Comuni della Versilia e la Fondazione Terre Medicee, rappresentati ieri rispettivamente dal presidente Ismaele Ridolfi, dall’ing. Francesco Vettori e dal direttore Franco Carli. Altri enti pubblici potranno sottoscrivere il protocollo di intesa in un momento successivo. Tra quelli che stanno completando la procedura per la sottoscrizione figurano il Parco delle Alpi Apuane (era presente all’assemblea il direttore Antonio Bartelletti) e il Destec (Dipartimento di ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) dell’Università di Pisa che ha indicato il suo referente tecnico, presente all’incontro, prof. Fabrizio Cinelli.

Con la firma del protocollo d’intesa gli enti sottoscrittori condividono innanzitutto gli obiettivi generali del Contratto di Fiume, puntando principalmente alla soluzione delle criticità legate all’ingente afflusso di persone nell’area (messa in sicurezza delle discese al fiume, creazione di spazi per il parcheggio, ecc.); al mantenimento di un buono stato di qualità ambientale; alla predisposizione di un piano di protezione civile comunale riferito nello specifico al rischio per le persone che si trovano lungo il fiume nella stagione estiva; all’efficacia delle misure di prevenzione; alla tutela e valorizzazione del paesaggio e dell’ecosistema fluviale; alla manutenzione delle sponde e dell’alveo, al recupero di fabbricati esistenti in stato di abbandono, al ripristino di percorsi esistenti e alla creazione di specifici punti di osservazione lungo il fiume; al coinvolgimento delle scuole per costruire dal basso le consapevolizza della comunità sui rischi legati ad eventi meteorici intensi e alle specifiche caratteristiche ambientali di pregio del corso d’acqua.

Finalità che saranno perseguite con la partecipazione delle realtà del territorio interessate, chiamate a suggerire, proporre, ma anche prefigurare e realizzare concretamente una serie di iniziative condivise. Cittadini attivi che intendono collaborare al percorso partecipativo e alla realizzazione delle azioni, proprietari di immobili o terreni che ricadono nell’area del torrente, associazioni, comitati, ordini professionali, forze politiche, rappresentanze di categoria e gruppi informali potranno aderire al Tavolo di Lavoro, strumento partecipativo principe del percorso di definizione del Contratto di Fiume. Gli incontri saranno condotti e facilitati da Comunità Interattive-Officina per la partecipazione, incaricata dall’Autorità di Bacino, per accompagnare gli enti pubblici e gli aderenti al Tavolo di Lavoro nella redazione condivisa del Contratto di Fiume. La piattaforma delle proposte, delle idee e degli impegni del territorio scaturirà nel corso di quattro incontri già fissati, che si terranno il 14, il 21, il 28 novembre e il 5 dicembre dalle 17:30 alle 19:30 nella sala consiliare del Comune di Seravezza. Per aderire al Tavolo di Lavoro occorre rispondere entro il 31 ottobre alla Manifestazione di Interesse pubblicata sul sito web del Comune di Seravezza (è possibile richiedere i moduli anche direttamente agli uffici).

Il percorso partecipativo per il Contratto di Fiume del torrente Serra si sviluppa nell’ambito del Progetto europeo “Interreg Italia-Francia Marittimo Proterina-3Évolution 2014-2020” finalizzato alla protezione dei territori dai rischi naturali.