Al via il progetto 2024 “Un fiume per amico”

Ospiti della scuola secondaria Beato Angelico, si è tenuto giovedì 18 gennaio il primo di una serie di incontri che si svolgeranno durante il periodo invernale direttamente nelle scuole che hanno aderito al progetto “Un fiume per amico”.

Con il rinnovato progetto “Un fiume per amico” si è inteso creare un percorso per conoscere e approfondire gli aspetti ambientali e le azioni necessarie per rendere più sicuro e più vivibile il Fiume ed i territori che esso attraversa, con l’obiettivo di presentare ai ragazzi un nuovo ‘amico’: il loro fiume. Il progetto didattico è inserito all’interno dei percorsi formativi che gli assessorati all’Educazione dei Comuni di Firenze e di Lucca offerti alle scuole primaria e secondaria di primo grado. L’Autorità di Bacino Distrettuale nel 2024, partecipa in 35 classi della scuola primaria e secondaria di primo grado, raggiungendo oltre 700 studenti e altrettante famiglie.

I ragazzi hanno passato la mattinata con lo staff dell’Autorità di bacino per sperimentare, tramite la progettazione e la messa in sicurezza di un territorio, la consapevolezza del rischio determinante per affrontare in maniera adeguata le emergenze di un’alluvione, al fine di salvaguardare non solo la vita umana, ma anche beni materiali, artistici e culturali.

“Prevenzione e allerta bisogna cambiare tutto”

A due mesi dall’alluvione della Toscana centrale, Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità distrettuale di bacino sferza gli enti locali sulla svolta necessaria. Gestire l’emergenza e la ricostruzione bisogna iniziare a pensare anche a un modo diverso di gestire il territorio, sempre più fragile. «Occorre riconoscere ciò che non ha funzionato e provare a fare diversamente – sottolinea Gaia Checcucci – E lo sa anche il Governatore Giani. Guardiamo avanti senza polemica: credo che occorra staccare la titolarità politica da questa attività di prevenzione e gestione del territorio. Sono convinta che sia stato un errore sostituire la figura dei Commissari straordinari nominati nel 2009 con i Presidenti di Regione»

Luigi Caroppo (4/01/24), La Nazione

6 dicembre 2023 – Riunita la Conferenza Operativa

Si è svolta oggi la Conferenza Operativa dell’Autorità di bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale. Tra i punti principali all’ordine del giorno nella seduta del 6 dicembre 2023, l’aggiornamento del Piano di Gestione delle acque 2021-2027 e il bilancio acque superficiali per il territorio ligure. Per quanto riguarda il Piano di stralcio Assetto Idrogeologico importanti aggiornamenti per il versante ligure nelle province: Imperia, Genova, Savona e La Spezia e dei rispettivi torrenti: Carbognano, Sturla, Noli, San Lazzaro. Sono stati visionati i pareri formulati dalla Conferenza Programmatica e esaminata la documentazione che verrà presentata nella prossima Conferenza del prossimo 13 dicembre per l’adozione della variante generale del Piano di bacino Stralcio Assetto idrogeologico, un piano dinamico che richiederà un continuo aggiornamento del quadro conoscitivo.

La pianificazione geologica a 10 anni dal ciclone Cleopatra

Frana in zona Vernio SR325

Buone pratiche e prospettive future di applicazione sul territorio

Cagliari giovedì 23 novembre 2023 – Aula 111 – Blocco A – Cittadella Universitaria di Monserrato

A dieci anni dagli eventi calamitosi del Ciclone Cleopatra Il Consiglio Nazionale dei Geologi e il suo Centro Studi, l’Ordine dei Geologi della Sardegna e il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari co-organizzano il Convegno “La Pianificazione Geologica a  10 anni dal Ciclone Cleopatra – Buone pratiche e prospettive future di applicazione sul territorio“.

Il Convegno propone di esplorare approfonditamente le dinamiche della geologia applicate alla pianificazione territoriale, focalizzandosi in particolare sulla gestione del rischio idrogeologico. L’obiettivo è analizzare le attuali sfide e le migliori pratiche in questo settore, coinvolgendo esperti, professionisti e istituzioni  chiave.

L’evento è in fase di accreditamento per n°4 crediti formativi; al fine di facilitare l’organizzazione gli interessati alla partecipazione possono inviare conferma alla mail geologi.sardegna@tiscali.it

 

Programma dei lavori

08:30  09:00 Registrazione partecipanti
09:00  09:30 Saluti Istituzionali
Antonio Funedda – Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche UNICA
Giancarlo Carboni – Ordine dei Geologi della Sardegna
Mauro Pompei – Centro Studi Consiglio Nazionale Geologi
Antonio Sanna – Direttore Generale Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna

Introducono e moderano:
Stefania Da Pelo – Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Cagliari – Segretario Ordine dei Geologi della Sardegna
Maria Tegas – Tesoriere Ordine dei Geologi della Sardegna
09:30  09:50 Pianificazione del territorio oltre l’emergenza. Lo stato dei lavori in Italia
Mario Nonne – Consigliere del Consiglio Nazionale dei Geologi
09:50  10:10 La progettazione degli interventi di mitigazione del rischio geoidrogeologico ed il Codice dei Contratti
Arcangelo Francesco Violo – Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi
10:10  10:30 – I servizi di progettazione nel testo legislativo Dlgs 31/03/23 n°36 e negli allegati I.7. Ambito Territoriale Significativo (ATS)
Eros Aiello – Centro di Geotecnologie, Università di Siena
10:30  10:50 PAI/PGRA – Stato dell’arte delle attività di pianificazione territoriale in materia di dissesto  geomorfologico
Corrado Secchi – Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna
10:50  11:10 PAUSA
11:10  11:30 – Il PAI frane dell’Appennino Settentrionale: Conoscere per prevenire e pianificare per gestire in tempo reale
Gaia Checcucci – Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale
11:30  11:50 – Il sistema di allertamento di protezione civile  della Regione Sardegna per zone di allerta: Il caso del rischio geomorfologico
Salvatore Cinus & Stefano Loddo – Direzione Generale della Protezione Civile – Servizio Previsione Rischi
11:50  12:10 – La Geomatica come strumento di condivisione delle proposte di pianificazione della Protezione civile: la previsione spaziale dei fenomeni franosi e le sottozone di allerta
Maria Teresa Melis – Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche, Università di Cagliari
12:10  12:30 – La comunicazione in emergenza ai tempi dell’intelligenza artificiale
Carlo  Cassaniti – Centro Studi Consiglio Nazionale Geologi
12:30  12:50 – La difesa del suolo e delle coste nella pianificazione territoriale
Maurizio Costa – Geologo e Direttore Tecnico di Criteria srl
12:50  13:10 – Pericolosità Idraulica in ambito urbano – Il caso Pirri
Roberto Pischedda – Geologo libero professionista
13:10  13:30 – Conclusioni
Arcangelo Francesco Violo – Presidente Consiglio Nazionale dei Geologi
Davide Boneddu – Presidente Ordine Geologi della Sardegna

 

locandina convegno

Phusicos: Adattamento al cambiamento climatico e trasformazione verde

Il progetto Phusicos nel bacino del Massaciuccoli: risultati e prospettive future

Giovedì 16 novembre presso il Palazzo Pretorio, sede lucchese dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, si è svolto un importante appuntamento internazionale nell’ambito del progetto “Phusicos – According to nature”  è un progetto finanziato dal programma UE Horizon 2020 e vuole dimostrare come le soluzioni basate sulla natura (Nature Based Solutions – NBS) siano misure adeguate, di poco impatto ambientale e sostenibili economicamente per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, aumentare la resilienza, ridurre il rischio di eventi meteorologici estremi (alluvioni, siccità, ecc..) nei paesaggi montani, collinari e rurali.

L’iniziativa ha posto l’accento sul progetto europeo “Phusicos – According to nature”, incentrato proprio sulle Nature Based Solutions – NBS, testate come principale , volano di crescita e di sviluppo per le realtà agricole e imprenditoriali della in esse presenti.
Il Consorzio interdisciplinare è costituito da 15 partner di 7 paesi europei e sono compresi Istituti di ricerca, Università e Autorità pubbliche. Il progetto prevede tre Casi Dimostrativi (Italia, Norvegia e Andorra) dove sperimentale e testare su larga scala la funzione ed efficacia delle Soluzioni Basate sulla Natura (NBS) e due Casi Studio (Austria e Germania) per testare idee e soluzioni innovative su almeno cinque fronti: tecnologia, servizio, governance, disseminazione e innovazioni di prodotto.

Dopo un sopralluogo sulle aree di intervento Phusicos con assessore all’Agricoltura della Regione Toscana e segretario generale dell’Autorità di bacino, il tema è stato approfondito nella tavola rotonda presso l’Autorità. Il progetto Phusicos in questi anni ha visto la collaborazione con enti di ricerca nazionali e internazionali e con soggetti privati appartenenti al settore agricolo.
 «Nella zona del Massaciuccoli sono state sperimentate soluzioni green innovative, con , à , non solo in altre realtà̀ territoriali del distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale ma anche dell’intero territorio nazionale – ha sottolineato Checcucci –. Phusicos dimostra, attraverso opere concretamente messe a terra, come sia possibile innescare un processo di profonda trasformazione del modo di gestire e governare il territorio e le sue risorse naturali in chiave preventiva. Si tratta, dunque, di strumenti operativi già testati che vengono messi a disposizione delle nuove politiche di adattamento ai cambiamenti climatici e che si auspica possano trovare spazio anche nei nuovi programmi europei, nazionali e regionali. In questa area pilota – prosegue Checcucci in riferimento al bacino del Massaciuccoli – è stato realizzato quello che l’Autorità vorrebbe codificare come modello di governance da seguire: mettere insieme tutti i soggetti pubblici e privati coordinandoli verso un obiettivo di sostenibilità che non è solo ambientale ma anche economico-sociale e che rappresenta un volano di crescita e sviluppo di tante aree agricole come questa e delle realtà imprenditoriali in esse presenti».