Caratteristiche area protetta |
Info | Presenza di area protetta Sito in parte compreso nelle Aree Naturali Protette di Interesse Locale (ANPIL) "Bosco di Tanali" e "Il Bottaccio". Altri strumenti di tutela Sito in parte compreso nella Zona di Protezione "Bientina". Tipologia ambientale prevalente Prati pascolati o coltivi periodicamente sommersi, boschi igrofili relittuali, prati umidi, formazioni di elofite, canali principali e secondari di bonifica. Altre tipologie ambientali rilevanti Incolti.
| Emergenze |
| SPECIE VEGETALI Aldrovanda vesiculosa - rara specie igrofila presente in Toscana in poche aree umide relittuali. Marsilea quadrifolia - rara specie igrofila presente in Toscana in poche aree umide relittuali. Potamogeton polygonifolius - rara specie igrofila presente in Toscana in poche aree umide relittuali. Rari popolamenti floristici igrofili (ad esempio, Vallisneria spiralis, Najas marina, Hottonia palustris, ecc.).
SPECIE ANIMALI Popolazioni di uccelli acquatici svernanti o migratori di discreto interesse conservazionistico. Varie specie di invertebrati caratteristiche degli ambienti palustri, minacciate a scala regionale.
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Altre emergenze | Boschi igrofili relitti a dominanza di farnia, frassino ossifillo e ontano nero. Magnocariceto a dominanza di Carex elata.
| Criticità | Principali elementi di criticità interni al sito - Ridotte dimensioni e isolamento dei nuclei relitti di bosco igrofilo. - Inquinamento delle acque del Canale Emissario e del Canale Rogio. - Presenza di attività agricole di tipo intensivo. - Captazioni idriche estive per irrigazione delle colture. - Presenza di specie alloctone di flora quali ad esempio Amorpha fruticosa o Robinia pseudacacia. In particolare quest’ultima tende a sostituirsi alla specie più tipiche dei boschi igrofili con una riduzione del loro valore naturalistico. - Presenza di specie alloctone invasive di fauna (da segnalare gambero rosso, nutria, silvilago o minilepre e bengalino comune). - Presenza di cinghiali che, in particolare nel periodo estivo, possono avere un impatto negativo sulla flora e sulla fauna presente nelle residue zone allagate dei due Bottacci di Tanali e della Visona. - Fruizione turistica in aumento. - Attività venatoria nella porzione nord-orientale del sito. - Il pascolamento di animali domestici, che ha effetti positivi nei prati stagionalmente allagati, provoca una riduzione della rinnovazione di farnia nel bosco di Tanali. - Diffusione dei canneti a danno dei magnocariceti e degli specchi d’acqua. - Incendi nei magnocarioceti e nei canneti. - Periodici interventi di ripulitura e ricalibratura della sezione idraulica nei canali di bonifica. - Controllo della vegetazione nei canali di bonifica mediante utilizzo di diserbanti. - Problemi di gestione legati alla presenza di aree demaniali affidate a diversi concessionari all’interno del sito. - Presenza, nel settore nord-orientale del sito, di una vasta area militare destinata a lanci di paracadutisti.
Principali elementi di criticità esterni al sito - Presenza di aree a elevata antropizzazione con assi viari, centri abitati sparsi e attività agricole di tipo intensivo. - Inquinamento delle acque. - Gestione idraulica. - Attività venatoria con appostamenti fissi ai confini del sito. - Gestione dei chiari di caccia mediante incendi. - Captazioni idriche lungo i corsi che si immettono nei due Bottacci di Tanali e della Visona per l’irrigazione di colture agricole e orti. |
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