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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Montetiffi, Alto Uso  [IT4080013]
Informazioni generali
Codice AreaIT4080013
RegioneEmilia-Romagna
Area totale14.08 kmq
Superfice nel bacino14.08 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
Subunità BACINI ROMAGNOLI
MARECCHIA-CONCA
Idroecoregione APENNINES N
Natura 2000Standard Data Form
Priorità Priorità bassa
Caratteristiche
area protetta

Info
Il sito si estende nel paesaggio morbido e variato della collina cesenate tra Savio e Marecchia verso il riminese, là dove le ondulazioni argillose della fascia gessoso calcarea di zangheriana memoria iniziano a popolarsi di rupi e alloctoni della formazione di San Marino.
Morfologie calanchive su argilla scagliosa, rupi calcarenitiche o arenacee e profonde forre torrentizie si alternano lungo i principali solchi vallivi del torrente Uso.
Il sito comprende, in una porzione distaccata dal corpo principale destinata a transitare nell’adiacente sito ex marchigiano, il boscoso versante Nord della Perticara (area dichiarata di notevole interesse pubblico con D.M. 14.11.1996 - art. 136 D.Lgs 22.01.2004 n. 42), a completare una mosaicatura paesaggistica indubbiamente cara alla struggenti liriche di Tonino Guerra, con arcaiche impronte rurali, terreni ancora utilizzati a pascolo, alberature sparse e calanchi in lenta fase di rinaturalizzazione.
È infatti adiacente e in parte continuo a estesi siti della Val Marecchia in transito dalle Marche all’Emilia-Romagna, per via del passaggio da Pesaro a Rimini di sette Comuni del Montefeltro (in zona ci sono Talamello, Novafeltria e Sant’Agata Feltria, ma anche Maiolo, San Leo, Pennabilli e Casteldelci) e si caratterizza per forti contrasti tra una generale impronta mediterranea di ambienti riarsi e localizzate, freschissime macchie d’alto Appennino su ripidi versanti nord rupicoli e tratti di forra.
La copertura forestale si estende su meno di un quarto del sito, alternata a pascoli e foraggere in parziale regresso.
La pressione antropica è ancora abbastanza accentuata nonostante un generalizzato abbandono percepibile in particolare presso i numerosi insediamenti sparsi, antichi, ricchi di memorie storiche e solo in parte recuperati ad un uso contemporaneo, comunque inseriti in un contesto rurale spesso ricco di elementi naturali come siepi e querce secolari, singole o in piccoli gruppi, per i quali la contigua Regione Marche applica una speciale legge di tutela. 
È diffuso e sempre incombente il rischio di dissesto idrogeologico, soprattutto in caso di estesa ripresa colturale su terreni rinsaldati.


Emergenze
L’elevata diversità geomorfologica e vegetazionale determina la presenza di un elevato numero di habitat (12) di interesse comunitario, tra i quali tre boschivi e due arbustivi, quattro di prateria anche rupestre e due di ripa, che ricoprono complessivamente il 43% della superficie del sito.
Vegetazione
Boschi mesofili e xero-termofili si alternano in base alle condizioni stazionali, con notevoli presenza floristiche nell’uno come nell’altro caso: in versante Nord si trovano Tilia cordata, Staphylea pinnata (rupi e forra di Montetiffi) e caratteristiche facies di ostrieti con Acer obtusatum, vicariante di Acer opulifolium a partire dal Savio verso Sud, non molto studiati ma in grado di ospitare interessantissimi aggruppamenti con Carpinus orientalis  e Amelanchier ovalis, caratteristicamente in situazione rifugio determinata da rupe, forra o riva particolarmente accidentata.
A tali situazioni fresche, talora marcatamente mesofile, è collegata una flora di sottobosco con nemorali e presenze rare tra cui Scilla bifolia, Lilium martagon e Erithronium dens-canis, mentre su plaghe rocciose allignano Phyllirea latifolia, Dictamnus albus, Osyris alba, Cistus incanus e, con insolita frequenza, Leccio e Acero minore (Acer monspessulanum) in rapidissime virate di schietta impronta mediterranea non appena il versante si orienta in esposizione calda.
Non mancano la Rosa di San Giovanni (Rosa sempervirens) e il Ginepro rosso (Juniperus oxycedrus var. rufescens).
Microhabitat umidi ospitano Typha minima e Typha laxmanni, mentre rade, riarse praterie ospitano Scilla autumnalis, Serapias vomeracea e altre mediterranee tra le quali molte orchidee, come Hymantoglossum adriaticum, alcune Ophrys e Serapias vomeracea.

Fauna
Il sito è relativamente ricco di specie faunistiche mediterranee. Di rilievo è la presenza di Chirotteri, recentemente accertati mediate rilievi di bat-detector in nove specie di interesse comunitario: Ferro di Cavallo minore (Rhinolophus hipposideros), Ferro di Cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) ed euriale, cinque Vespertilii (Myotis myotis, M. blythii, M. emarginatus, M. capaccinii, M. bechsteini), infine Miniottero (Miniopterus schreibersi).
Occasionalmente nel sito si registra la presenza del Lupo. Altri mammiferi presenti sono l’Istrice, il Moscardino (Moscardinus avellanarius) e la Puzzola.
L’avifauna è presente con specie di ambiente termofilo collinare, anzitutto con l’Albanella minore (Circus pygargus, con la probabile maggior concentrazione della popolazione italiana), poi con Averla piccola (Lanius collurio), Ortolano (Emberiza hortulana), Tottavilla (Lullula arborea) e Albanella maggiore (Circus cyaneus).
Non mancano Calandro, Passero solitario, Picchio verde, Codirosso, Gufo comune, Assiolo, Barbagianni, Succiacapre e Falco pellegrino, tutti nidificanti.
È anche possibile sito riproduttivo per il Lanario, già segnalato nella confinante ZPS della Valmarecchia. Vanno citati infine vari invertebrati di interesse naturalistico, da Eriogaster catax al Lepidottero Eterocero Euplagia quadripunctaria (di interesse prioritario), a Cervo volante (Lucanus cervus) e Cerambice Eroe (Cerambix cerdo), coleotteri legato agli ambienti forestali.

Altre emergenze
Il sito comprende un paesaggio collinare modellato da calanchi, rupi e profonde forre torrentizie create dai principali rami del torrente Uso.
Il sito comprende, in una porzione distaccata dal corpo principale, i boschi del versante Nord della cima del Monte della Perticara. A completare il quadro descrittivo dell’uso del suolo riportato in tabella 4.1, si segnala la presenza di terreni utilizzati a pascolo e di calanchi in parte in fase di rinaturalizzazione.

Criticità
L’ambiente è caratterizzato da una considerevole biodiversità floristico-vegetazionale che alterna boschi mesofili e xerotermofili in cui si rinvengono varie rarità floristiche ad esempio Acer monspessulanum, Tilia cordata, Staphylea pinnata, Typha minima, Typha laxmanni, Dictamnus albus, Scilla bifolia, Scilla autumnalis, Phyllirea latifolia, Lilium martagon, Serapias vomeracea ecc .
Vi sono inoltre rappresentati habitat che rivestono una notevole importanza ornitologica con varie specie nidificanti, si cita ad esempio il Falco pellegrino, l’Albanella minore, il Lodolaio, il Barbagianni, il Passero solitario, il Picchio verde, la Tottavilla, l’Averla piccola, il Succiacapre, l’Ortolano e il Calandro.
Il sito comprende inoltre un’area dichiarata di notevole interesse pubblico con D.M. 14.11.1996 (art. 136 D.Lgs 22.01.2004 n. 42) in considerazione dell’integrità e della particolarità morfologica e geologica degli aspetti naturali presenti.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi
[IT-8-1700000000002ER] F. USO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-1700000000003ER] F. USO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2027)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note - Agricoltura intensiva e utilizzo di nitrati e prodotti chimici
- Aumento della pressione venatoria
- Problematiche connesse al controllo delle dinamiche relative alle successioni vegetazionali
Eccesso di trasporto solido nei corsi d’acqua
Stato/Obiettivo
area protetta
statosufficiente
obiettivoArt. 4.4 2027
stato potenzialescadente
Valutazione d’incidenzapositiva
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
[01] POINT
2 interv.
[02] NUTR
13 interv.
[03] PEST
3 interv.
[04] CONTAM
[05] LONG
1 interv.
[06] HYDROM
15 interv.
[07] FLOW
4 interv.
[08] IRRIG
4 interv.
[09] PRIC.HH[10] PRIC.IND[11] PRIC.AGR[12] ADV.AGR
3 interv.
[13] WAT.PROT[14] KNOW
5 interv.
[15] EMISS
2 interv.
[16] IND.WWT
[17] SOIL
3 interv.
[18] ALIEN[19] RECREAT[20] FISHING
[21] POLLUT[22] FOREST[23] RETENT[24] CLIM.CHG
stampato il 26/04/2024