Caratteristiche area protetta |
Info | Il sito si colloca all’estremo Sud-Est della Regione, confina con il Montefeltro e rappresenta, insieme col contiguo sito Castel di Colorìo - Alto Tevere, una delle pochissime situazioni in cui il territorio regionale deborda nel versante tirrenico (in corrispondenza del bacino del Tevere qui lambito nella zona delle "storiche" omonime sorgenti). Si attesta intorno al vasto acrocoro del Monte Fumaiolo e ne comprende i complessi e articolati versanti settentrionali dall’Alferello a Sant’Alberico, in corrispondenza di potenti blocchi calcarenitici ammantati di bosco. Tutta l’area poggia sul ramo della grande colata di argille scagliose del Marecchia che si incunea nella Formazione Marnoso-Arenacea fino al Carnaio. Su queste argille galleggiano i dirupati blocchi calcarenitici della Formazione di San Marino (il Fumaiolo, la Ripa della Moia, le Rupi delle Balze), i calcari massicci del Monte Aquilone e del Fosso del Romitorio con localizzati fenomeni carsici superficiali e sotterranei, le arenarie grossolane del Faggio Scritto e un lembo di Marne di Verghereto sotto le Balze, in un paesaggio vario e a tratti spettacolare, ma anche caratterizzato da frequenti, antichi insediamenti rurali. Accanto all’originaria, dominante faggeta compaiono numerose fustaie di abeti e douglasia (anche se la proprietà demaniali, localizzate tra la Moia e Montecoronaro, riguardano questo Sito per meno di cento ettari): le foreste complessivamente ricoprono poco meno del 60% della superficie comprese alcune cerrete e castagneti verso Alfero; le praterie e i pascoli montani sono diffusi su oltre un terzo del sito e non mancano spettacolari falesie rocciose, tra tutte la Ripa della Moia e le Balze. Pur essendo l’ambiente tipicamente montano con zone sommitali a quote relativamente elevate, a lungo attestate sopra i 1300 m, si rileva una certa pressione antropica, sia per la vicinanza di consistenti insediamenti abitati, sia per la presenza di luoghi storici, turistici e ricreativi di notevole interesse, compresi gli impianti sciistici del Valico del Fumaiolo e le sorgenti del Tevere. Diciotto habitat di interesse comunitario, dei quali sette prioritari, coprono circa un terzo della superficie del sito, con prevalenza per tipi forestali e di prateria anche arbustata.
| Emergenze |
| Grande estensione di pascoli montani, con rupi calcaree e monti ricoperti da faggete e abetine artificiali. Stazioni relitte di Taxus baccata.
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Altre emergenze |
| Criticità | I pascoli e le rupi sono importanti siti rispettivamente per Lullula arborea e Anthus campestris. Una coppia di aquila reale nidifica dal 1999. |
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