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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Vena del Gesso Romagnola  [IT4070011]
Informazioni generali
Codice AreaIT4070011
RegioneEmilia-Romagna
Area totale63.17 kmq
Superfice nel bacino63.17 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
ZPS (zona protezione speciale)
SIC (sito importanza comunitaria)
ZPS (zona protezione speciale)
Subunità BACINI ROMAGNOLI
RENO
Idroecoregione APENNINES N
Natura 2000Standard Data Form
Priorità Priorità bassa
Caratteristiche
area protetta

Info
Il sito, localizzato nella fascia collinare a cavallo tra le province di Bologna e Ravenna, racchiude un affioramento gessoso del Messiniano di estremo interesse geologico e naturalistico che si allunga trasversalmente alle valli per circa 20 km e alcuni ambiti argilloso-calanchivi o marnoso-arenacei circostanti.
Gli strati della cosiddetta Vena del Gesso, inclinati verso la pianura, determinano una falesia dirupata e continua esposta a Sud a carattere mediterraneo, contrastante con i versanti a pendenza più moderata esposti a Nord, boscosi, ricchi di stazioni fresche con elementi floristici dell’alto Appennino.
Tutta la zona é caratterizzata da diffusi fenomeni carsici superficiali (valli cieche, doline, forre, forme erosive, campi solcati) e profondi (inghiottitoi, risorgenti, abissi e grotte anche di notevole sviluppo), che concorrono a diversificare morfologie peculiari, ricche di contrasti e di ambienti-rifugio ad alta biodiversità.
Quattro torrenti appenninici (Santerno, Senio, Sintria, Lamone) interrompono la continuità dell’emergenza gessosa più rilevante d’Europa, isolando altrettanti settori. Sulla Vena si concentra, a tratti con diversi gradi di antropizzazione, una flora molto diversificata con elementi mediterranei e centroeuropei, nonché un’interessante fauna epigea e ipogea.
Boschi e boscaglie mesofili e xerofili dominati dalla Roverella, con stazioni rupicole a Leccio e forre umide con flora marcatamente mesofila, si alternano ad arbusteti e praterie, per lo più ex-coltivi, garighe e rupi colonizzate da felci e terofite.
Alcune grotte assommano interessi archeologici e paleontologici ad un contesto naturalistico ben conservato, con abbondanza di felci e flora specializzata, colonie di chirotteri e fauna troglofila e troglobia.
Le colture agrarie sono relativamente poco diffuse, in netto contrasto con l’ambiente collinare circostante la Vena. Gran parte del sito ricade nel Parco regionale della Vena del Gesso romagnola, di recente istituzione. All’interno del sito, tra le attività che comportano rischi ambientali, va citata almeno quella estrattiva, peraltro attualmente concentrata in un’unica grande cava presso la Stretta di Rivola.
Diciotto habitat di interesse comunitario, dei quali sette prioritari, disegnano un mosaico fitto di sovrapposizioni e compenetrazioni tra boschi (5), rocce (4) e ben otto tipi erbacei o arbustivi e un solo tipo francamente acquatico.

Emergenze
Vegetazione
Il manto forestale ricopre oltre il 40% del sito, per metà con boschi prevalentemente cedui dell’orizzonte dei querceti misti tipicamente collinari, strutturalmente impoveriti ma biologicamente alquanto diversificati, per metà con arbusteti e macchie di impronta mediterranea.
Nei boschi di Roverella e Carpino nero, in alcune stazioni particolarmente fresche e a quote insolitamente basse compaiono il Tiglio, il Frassino maggiore, l’Acero opalo e soprattutto il raro Borsolo (Staphylea pinnata).
Ci sono alcuni castagneti tra i quali la splendida Selva di Campiuno, alle spalle del Gesso, qualche rimboschimento e alcune pinete di Pino domestico, residuo di antichi parchi di ville rustiche.
Negli arbusteti prevale il Ginepro, a tratti presente anche con la specie oxycedrus var. rufescens, abbonda il Terebinto (qui al suo margine occidentale in regione), compaiono Leccio e Fillirea in esposizioni calde, Pero corvino e Acero minore (A. monspessulanum) sulle rupi rivolte a Nord. Una frana idromorfica nelle argille ospita la rara Typha minima.
Le praterie e i margini contengono moltissime orchidee (generi Anacamptis, Orchis, Ophrys, Dactylorhiza, Cephalanthera, Platanthera, Serapias, Limodorum, Epipactis, Listera), ma la presenza più rilevante di questi ambienti è probabilmente Helianthemum jonium.
Abbondano le felci, soprattutto nei recessi più freschi presso ingressi di grotta, con Phyllitis scolopendrium, Polystichum aculeatum, Asplenium ruta-muraria, con le mediterranee Polypodium cambricum e Phyllitis sagittata (quest’ultima attualmente estinta a seguito dei lavori di cava presso la Grotta del Re Tiberio, in quella che era l’unica stazione italiana del versante adriatico) e, all’opposto, con un paio di stazioni assolutamente relittuali della boreale Polystichum lonchitis.
Anche sulle rupi assolate si trovano felci quali abbondantissima la Cedracca e, in alcune stazioni a Monte Mauro, Cheilanthes persica, relitto terziario a distribuzione asiatica che ha qui l’estremo sito occidentale, unico in Italia.
Presenze di rilievo, in ambienti diversi, sono anche quelle di Galanthus nivalis, Oxalis acetosella, Scilla bifolia, Corydalis cava in stazioni eterotopiche, poi Rhamnus alaternus, Erithronium dens-canis, Scilla autumnalis, Lilium bulbiferum, Iris graminea, Anthericum liliago, Delphinium fissum; ancora Sternbergia lutea e Tulipa praecox - T. oculus-solis in stazioni ricchissime, probabilmente naturalizzate già da epoca remota, e infine Bellevalia webbiana,
un prezioso giacinto endemico a lungo ignorato e recentissimamente riscoperto.

Fauna
Il sito è estremamente ricco di specie faunistiche mediterranee. Di assoluto rilievo è la presenza di colonie riproduttive e siti di riposo e svernamento di Chirotteri legati ad habitat di grotta.
La locale comunità di pipistrelli, in corso di studio, comprenderebbe ben 13 specie (secondo l’Atlante dei mammiferi della Provincia di Ravenna 2001), delle quali sei di interesse comunitario: Ferro di cavallo minore (Rhinolophus hipposideros), Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), Ferro di cavallo euriale (Rhinolophus euryale), Vespertilio maggiore (Myotis myotis), Vespertilio di Blith (Myotis blythii) e Miniottero (Miniopterus schreibersi). Sono segnalati anche i rari Orecchione meridionale (Plecotus austriacus) e Myotis nattereri, nonché il Serotino,
i due Pipistrelli albolimbato e di Savi e due Nottole, la comune e di Leisler. Tra i Mammiferi, va citata almeno la presenza dell’Istrice (Hystrix cristata), del Quercino (Eliomys quercinus) e della Puzzola (Mustela putorius).
Per quanto riguarda l’avifauna, è regolarmente presente una dozzina di specie di interesse comunitario sei delle quali nidificanti negli habitat collinari termofili e calanchivi: Calandro (Anthus campestris), Tottavilla (Lullula arborea), Ortolano (Emberiza hortulana), Averla piccola (Lanius collurio), Succiacapre (Caprimulgus europaeus), Albanella minore (Circus pygargus), quest’ultima con 4-5 coppie.
Le rupi gessose costituiscono un sito ideale per la nidificazione del Gufo reale (Bubo bubo), qui presente con un importante nucleo riproduttivo di 2, forse 3 coppie. Altre specie nidificanti probabili o irregolari sono Calandrella (Calandrella brachydactyla), Averla cenerina (Lanius minor) e Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus). Nel sito è rilevata la presenza di Re di quaglie (Crex crex) e di Balia dal collare (Ficedula albicollis).
Tra l’avifauna migratrice è rilevata la presenza regolare e la nidificazione di 30-35 specie tra le quali quelle di maggior interesse sono Quaglia, Prispolone, diversi Silvidi legati agli ambienti arbustivi termofili e mediterranei, Topino e Gruccione, che nidificano in cavità scavate in pareti con substrato terroso o sabbioso.
Grazie alla presenza di un differenziato mosaico ambientale sono presenti anche specie antropofile o legate agli ambienti coltivati e di ecotono. Tra i Vertebrati minori, particolarmente singolare è la presenza della Testuggine palustre (Emys orbicularis) nella Stretta di Rivola, forse l’unica stazione regionale non strettamente planiziale di questa specie; significativa inoltre è la presenza di Tritone crestato (Triturus carnifex) e Ululone appenninico (Bombina pachypus).
Non mancano l’Orbettino, la meno comune Luscengola e il Saettone (Elaphe longissima). Il serpente probabilmente più raro e meno conosciuto presente nel sito è però il Colubro del Riccioli (Coronella girondica), a distribuzione altamente frammentata lungo la fascia medio-montana e collinare. Sono segnalati anche Raganella (Hyla intermedia) e Geotritone (Speleomantes italicus); davvero inaspettati sono recentissimi avvistamenti, in recessi molto freschi, di Salamandra salamandra e Rana italica in sparuti gruppi a quanto pare relitti, disgiunti dalle popolazioni dell’alto Appennino.
La ricca fauna ittica comprende cinque specie di interesse comunitario: Lasca (Chondrostoma genei), Vairone (Leuciscus souffia), Barbo (Barbus plebejus), Barbo canino (Barbus meridionalis) e Cobite comune (Cobitis taenia). È presente anche il Ghiozzo padano (Padogobius martensii).
Tra gli invertebrati, sono segnalate quattro specie di Insetti di interesse comunitario: il Lepidottero Eterocero Euplagia quadripuntaria e lo Scarabeide Osmoderma eremita (ambedue prioritari); i Coleotteri Lucanus cervus e Cerambix cerdo, legati agli ambienti forestali con resti di alberi marcescenti. Sono presenti anche i Coleotteri Nebria fulviventris e Polyphylla fullo.

Altre emergenze


Criticità
Specie vegetali
CORINE appendice K: Typha minima.
Specie vegetali RARISSIME: Cheilanthes persica. Specie vegetali RARE: Typha minima, Helianthemum jonium.
Specie animali: Coronella girondica, specie presente con distribuzione altamente frammentata lungo la fascia medio-montana e collinare. Specializzata ad habitat xerici. Ricchezza di specie faunistiche mediterranee.
Le rupi gessose costituiscono un sito ideale per Bubo bubo ed altri rapaci rupicoli.
Colonie di diverse specie di Chiroptera legate ad habitat di grotta. Elevata ricchezza ittica dei torrenti.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi
[IT-8-0621030000001ER] T. SELLUSTRA Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
[IT-8-0622000000004ER] F. SANTERNO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0622000000005ER] F. SANTERNO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0622000000006ER] F. SANTERNO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0623000000005ER] T. SENIO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0623000000006ER] T. SENIO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0623020000003ER] T. SINTRIA Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0623020000004ER] T. SINTRIA Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2027)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note Caccia e bracconaggio. Disturbo antropico (eccesso di visitatori concentrati in pochi punti, agricoltura intensiva fin sotto le rupi).
Taglio dei boschi. Cave di gesso e cave di ghiaia nei torrenti. Utilizzo di esche avvelenate per il controllo illegale dei predatori.
Linee elettriche a media e ad alta tensione che causano la morte di uccelli per collisione e folgorazione.
Stato/Obiettivo
area protetta
statosufficiente
obiettivoArt. 4.4 2027
stato potenzialescadente
Valutazione d’incidenzapositiva
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
[01] POINT
9 interv.
[02] NUTR
73 interv.
[03] PEST
27 interv.
[04] CONTAM
[05] LONG
4 interv.
[06] HYDROM
44 interv.
[07] FLOW
17 interv.
[08] IRRIG
20 interv.
[09] PRIC.HH[10] PRIC.IND[11] PRIC.AGR[12] ADV.AGR
16 interv.
[13] WAT.PROT[14] KNOW
20 interv.
[15] EMISS
8 interv.
[16] IND.WWT
[17] SOIL
9 interv.
[18] ALIEN[19] RECREAT[20] FISHING
[21] POLLUT[22] FOREST[23] RETENT[24] CLIM.CHG
stampato il 25/04/2024