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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Pineta di Cervia  [IT4070008]
Informazioni generali
Codice AreaIT4070008
RegioneEmilia-Romagna
Area totale1.92 kmq
Superfice nel bacino1.92 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
Subunità BACINI ROMAGNOLI
Idroecoregione PO PLAIN
Natura 2000Standard Data Form
Priorità --
Caratteristiche
area protetta

Info
La Pineta di Cervia è il lembo relitto più meridionale, ridotto e in parte degradato, della grande e storica pineta a pino domestico (Pinus pinea) che un tempo si estendeva ininterrottamente a Nord e a Sud della città di Ravenna.
Introdotta su vasta scala dall’epoca tardo romana a quella napoleonica su antichi cordoni dunali, la pineta costiera ha subìto negli ultimi due secoli drastiche riduzioni e manomissioni.
La Pineta di Cervia è oggi stretta tra il centro turistico di Milano Marittima sul lato a mare e coltivi o spazi ricreativi sul lato a monte fino al Canale immissario delle vicine Saline di Cervia, a Sud del quale la pineta è chiusa tra l’abitato e la ferrovia.
Il sito comprende anche un prolungamento verso il mare nell’area dell’ex colonia Varese e, al di là dalla ferrovia, il Parco delle Terme gestito a verde urbano.
Il sito risulta in massima parte incluso nella stazione Pineta di Classe e Salina di Cervia del Parco Regionale Delta del Po ed è per metà sottoposto a vincolo idrogeologico. Le ridotte dimensioni e la contiguità con aree fortemente urbanizzate, in uno delle zone più turistiche della regione, determinano una elevatissima pressione antropica sul sito.
Sotto la copertura, a tratti continua ma sempre lieve dei pini (oltre al Pino domestico c’è qualche Pino marittimo, specie un tempo impiegata con funzione protettiva antivento della pineta stessa), si trovano radure con resti allineati e discontinui di antiche dune consolidate, con macchie di sclerofille mediterranee (Leccio in particolare) e brometi aridi di retroduna, oppure arbusteti dei Prunetalia con Ginepro, boscaglie termofile e gruppi arborei localmente mesofili di Farnia, Roverella e Frassino ossifillo con bordure prative dei Molinietalia nelle bassure a falda superficiale.
Nove habitat di interesse comunitario, tra i quali tre prioritari, coprono quasi il 90% della superficie del sito, con particolare rilievo per i tipi dunali (4).

Emergenze
Vegetazione
Secondo i rilievi compiuti per la redazione della carta della vegetazione della stazione Pineta di Classe e Salina di Cervia del Parco Regionale del Delta del Po,
oltre alla pineta considerata come fustaia d’impianto quasi sempre compresente nel piano vegetativo superiore, le associazioni presenti nel sito sono: arbusteti, siepi e macchie con Prunus spinosa, Crataegus monogyna, Ligustrum vulgare, Cornus sanguinea, Coronilla emerus, Rhamnus catharticus e Rosa sp.pl., che precedono dinamicamente i boschi o che ne rappresentano stadi di degradazione;
lembi residuali di vegetazione arbustiva a Juniperus communis e Hippophae rhamnoides ssp. fluviatilis insediata endemicamente per l’alto Adriatico su dune arretrate;
formazioni arboree a prevalenza di Farnia (Quercus robur), Roverella (Quercus pubescens) e Fraxinus oxycarpa con specie termofile e specie mesofile secondo un modello climacico padano; macchie di sempreverdi xerofili, dominati dal Leccio (Quercus ilex) e caratterizzati inoltre da Phillyrea angustifolia, Rhamnus alaternus, Asparagus acutifolius, Clematis flammula, Rubia peregrina, Ruscus aculeatus, Osyris alba e Rosa sempervirens, comunità a carattere relitto e impoverito di specie mediterranee; prati umidi, anche con erbe alte e giunchi, dominati da Molinia arundinacea con Genista tinctoria, Lythrum salicaria, Succisa pratensis, Thalictrum simplex e T. flavum su suoli che risentono dell’influsso di falda superficiale, interessanti per la presenza di orchidee; pratelli aridi con Bromus erectus, Galium verum, Euphorbia cyparissias e Salvia pratensis su radure sabbiose e fasce retrodunali più o meno consolidate dove compaiono Fumana procumbens, Helianthemum apenninum, H. nummularium e Sanguisorba minor.
Di grande interesse è la presenza della canna di Ravenna (Erianthus ravennae) e dell’Apocino veneto (Trachomitum venetum). Tra le orchidee ancora presenti, si citano Cephalanthera longifolia, Orchis coriophora, Ophrys apifera.
L’elenco floristico prodotto da Pietro Zangheri tra il 1926 e il 1959 conteneva tantissime specie, la maggior parte delle quali oggi non più ritrovate, tra le quali le orchidee Orchis laxiflora, Spiranthes spiralis, Dactylorhiza majalis, Ophrys bertolonii e il Giglio marino Pancratium maritimum.

Fauna
L’avifauna nidificante in pineta comprende oltre all’Ortolano (Emberiza hortulana), anche Assiolo, Upupa, Torcicollo, Sterpazzola, Pigliamosche, Canapino.
La comunità di Passeriformi migratori conta numerose specie tipiche degli ambienti di bosco e macchia. I mammiferi annoverano la presenza della Nottola (Nyctalus noctula), raro pipistrello forestale legato alla presenza di alberi di grandi dimensioni con cavità idonee all’insediamento delle colonie riproduttive.
Le bassure umide ospitano Testuggine palustre (Emys orbicularis) e Tritone crestato (Triturus carnifex), nei canali vivono pesci tra i quali Nono (Aphanius fasciatus) e Spinarello (Gasterosteus aculeatus).
È presente tra i rettili la mediterranea Luscengola (Chalcides chalcides) e il serpente Saettone (Elaphe longissima). Tra gli invertebrati, sono segnalati il Coleottero Cerambyx cerdo, legato agli ambienti forestali con querce, e il Lepidottero Lycaena dispar legato alla vegetazione erbacea di aree palustri.
Tipico delle pinete, è presente anche il Coleottero forestale Polyfilla fullo.

Altre emergenze
È la parte meridionale residua, la più piccola e degradata delle tre rimaste, dell’antica pineta ravennate a Pinus pinea. Stretta dal centro turistico di Cervia-Milano Marittima e in parte trasformata in parco cittadino

Criticità
Specie vegetali
RARISSIME e MINACCIATE: Trachomitum venetum.
RARE e MINACCIATE: Erianthus ravennae.Specie animali: Chalcides chalcides, entità olomediterranea, in regione legata ad ambienti costieri e del Contrafforte Pliocenico che presentano caratteristiche bioclimatiche e vegtazionali di tipo mediterraneo.
Scarse conoscenze sulle distribuzione ed ecologia di popolazione. Distribuzione frammentaria.Presenza di nursery del raro Chirottero forestale Nyctalus noctula.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi  - 
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare
[IT-8-CD2] Costa romagnola Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM -
Note Elevato disturbo antropico, vicinanza a centri abitati, utilizzo come parco pubblico.Incendi.
Stato/Obiettivo
area protetta
stato
obiettivo
stato potenziale
Valutazione d’incidenza
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
[01] POINT
30 interv.
[02] NUTR
1 interv.
[03] PEST[04] CONTAM
[05] LONG[06] HYDROM
2 interv.
[07] FLOW[08] IRRIG
1 interv.
[09] PRIC.HH[10] PRIC.IND[11] PRIC.AGR[12] ADV.AGR
[13] WAT.PROT[14] KNOW
7 interv.
[15] EMISS
1 interv.
[16] IND.WWT
[17] SOIL[18] ALIEN[19] RECREAT[20] FISHING
[21] POLLUT
1 interv.
[22] FOREST[23] RETENT[24] CLIM.CHG
stampato il 24/04/2024