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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Punte Alberete, Valle Mandriole  [IT4070001]
Informazioni generali
Codice AreaIT4070001
RegioneEmilia-Romagna
Area totale9.00 kmq
Superfice nel bacino9.00 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
ZPS (zona protezione speciale)
SIC (sito importanza comunitaria)
ZPS (zona protezione speciale)
Subunità RENO
BACINI ROMAGNOLI
Idroecoregione PO PLAIN
Natura 2000Standard Data Form
Priorità Priorità media
Caratteristiche
area protetta

Info
Il sito comprende quanto resta della cassa di colmata del fiume Lamone dopo la bonifica avvenuta tra gli anni ‘50 e ’70 del secolo scorso. La zona umida attuale è divisa in due dal corso del fiume Lamone.
La parte meridionale, Punte Alberete (circa 190 ha), è un bosco prevalentemente igrofilo dominato da Fraxinus oxycarpa, Ulmus minor, Populus alba, Salix alba; la parte settentrionale, Valle Mandriole (circa 240 ha), è una valle aperta, anch’essa in via di parziale colmamento con abbondanti popolazioni elofitiche.
Entrambe le zone umide di acqua dolce sono caratterizzate dall’alternanza di diversi microambienti e formazioni vegetali in rapporto alla profondità ed alle variazioni stagionali dei livelli idrici.
Superfici aperte con acque relativamente profonde e specie vegetali tipiche del lamineto sono predominanti in Valle Mandriole e nelle bassure di Punte Alberete; popolamenti di elofite con predominanza di Cannuccia e lembi di bosco igrofilo e allagato si susseguono in aree più o meno soggette a sommersione risultando più estesi, rispettivamente, in Valle Mandriole e Punte Alberete.
La restante parte del sito comprende i terreni agricoli di più recente bonifica (circa 470 ha) e un lungo tratto del fiume Lamone, con boschi ripariali di Salix alba e Populus alba.
Su una superficie contigua a Valle Mandriole è stato ripristinato alla fine degli anni ’90 un piccolo prato umido su terreni precedentemente bonificati. I biotopi di Punte Alberete e Valle Mandriole sono classificati come zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar e ricadono interamente in un’Oasi di protezione (508 ha).
Il sito, compreso quasi totalmente (93%) nel Parco Regionale del Delta del Po, è fiancheggiato dall’ingombrante presenza della Statale Romea.

Emergenze
Habitat Natura 2000.
6 habitat di interesse comunitario, di cui 2 prioritari, coprono circa il 23% del sito: bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie igrofile, paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davallianae, laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition, stagni temporanei mediterranei, foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis, Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris), foreste a galleria di Salix alba e Populus alba.

Specie vegetali. Nessuna specie di interesse comunitario. Sono segnalate numerose specie rare e minacciate quali Leucojum aestivum, Sagittaria sagittifolia, Utricularia australis, Oenanthe fistolosa, Hottonia palustris, Salvinia natans, Nymphaea alba.

Mammiferi. È presente il Chirottero Barbastello Barbastella barbastellus, specie di interesse comunitario.

Uccelli. Sono segnalate almeno 33 specie di interesse comunitario di cui la metà nidificanti. Il sito ospita un’importantissima colonia plurispecifica comprendente diverse migliaia di coppie di Ardeidi (uno dei pochissimi siti riproduttivi in Italia ed Europa con tutte le specie di Ardeidae del Paleartico occidentale), Falacrocoracidi (due specie) ed altri Ciconiformi.
Sono presenti 50-100 coppie di Sgarza ciuffetto, 30-40 coppie di Airone bianco maggiore (la maggiore colonia italiana), una delle principali colonie di Nitticora del Delta del Po, una delle principali colonie italiane di Garzetta, circa 80 coppie di Airone rosso, diverse centinaia di coppie Airone cenerino; l’Airone guardabuoi (recente insediamento).
Per il Marangone minore è il sito di origine della popolazione italiana e il principale sito di nidificazione in Italia ed in Europa occidentale;
per il Cormorano costituisce la maggiore colonia italiana con circa il 50% della popolazione nidificante; per il Mignattaio è l’unico sito riproduttivo italiano regolarmente occupato, mentre per la nidificazione della Spatola è occasionale (secondo nucleo nazionale nel 2003).
La Moretta tabaccata nidifica qui con il 70% della popolazione italiana. Numerosa la comunità di Acrocefalini ed altri Passeriformi di canneto in cui, sino alle recenti modificazioni della vegetazione palustre, spiccavano per importanza conservazionistica Forapaglie castagnolo, Salciaiola e Basettino.

Rettili. La Testuggine palustre Emys orbicularis, specie di interesse comunitario, ha in questo sito uno dei popolamenti più importanti a livello nazionale.

Anfibi. Segnalate 2 specie di interesse comunitario: il Tritone crestato Triturus carnifex e la Rana di Lataste Rana latastei; per questa specie il sito e quelli contigui del Bardello e della Pineta di S.Vitale rappresentano una delle tre aree regionali in cui è presente la specie.

Pesci. Presenti 2 specie di interesse comunitario: il Cobite comune Cobitis taenia e il raro Cobite mascherato Cobitis larvata.

Invertebrati. Segnalate 2 specie di interesse comunitario: il Lepidottero Ropalocero Lycaena dispar ed il Coleottero Graphoderus bilineatus. Abbondante popolamento del Lepidottero Zerynthia polyxena, e presenza dei Coleotteri Dicranthus majzlani, con popolazione relitta legata ai fragmiteti, Carabus chlathratus antonellii, Dytiscus mutinensis e Paederus melanurus.
Il sito rappresenta, insieme ad alcune zone umide limitrofe, l’unica stazione italiana del Lepidottero Chamaesphecia palustris, specie legata ad habitat palustri.

Altre emergenze
Il sito è composto da una zona umida d’acqua dolce con estesi canneti a nord del Lamone e da un bosco planiziale inframezzato a bassure allagate a sud del Lamone.

Criticità
Specie vegetali RARE e MINACCIATE: Leucojum aestivum, Sagittaria sagittifolia.
Specie vegetali RARISSIME e MINACCIATE: Utricularia australis, Oenanthe fistulosa.
Specie animali: Chamaesphecia palustris: specie legata ad habitat palustri, di cui Punte Alberete e il limitrofo Bardello costituiscono l’unica stazione italiana.
Paradromius longiceps: specie localizzata, legata ai fragmiteti, soprattutto in zone litoranee. Dicranthus majzlani: popolazione relitta, legata ai fragmiteti.
Importantissima garzaia con l’unica popolazione italiana di Phalacrocorax pygmaeus, inoltre Phalacrocorax carbo sinensis, Plegadis falcinellus (irr.), Platalea leucorodia (irr.) e tutte le specie di Ardeidae europei.
Aythya nyroca ha qui circa il 50% della popolazione italiana.
Uno dei pochissimi siti regionali conosciuti di Barbastella barbastellus. Uno dei tre siti regionali di Rana latastei.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi
[IT-8-08000000000011ER] F. LAMONE Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
[IT-8-08000000000012ER] F. LAMONE Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note Superficie limitata (Punte Alberete c.a 190 ha, Valle Mandriole c.a 240 ha): necessità di ampliare le zone naturali ripristinando zone umide sulle aree agricole comprese entro i confini del sito (c.a 440 ha), prosciugate nel 1970
Bracconaggio Strada Romea: uccisione di Emys orbicularis che attraversa per deporre nell’adiacente Bardello e di ogni altra specie animale attraversi la Romea in direzione della Bassa o della Pineta di San Vitale. Eccesso di visitatori Inquinamento delle acque prelevate dal fiume Lamone.
Possibili tagli della vegetazione ripariale del fiume Lamone, a monte della parte protetta, ma ecologicamente legata ad essa.
Presenza di specie animali esotiche naturalizzate (Myocastor coypus, Procambarus clarckii, Trachemys scripta): la Nutria in particolare costituisce un fattore limitante rilevante per specie vegetali e animali rare e minacciate.
Linee elettriche a media e ad alta tensione che causano la morte di uccelli per collisione e folgorazione
Anossia dei fondali causa della probabile totale scomparsa di Graphoderes bilineatus.
Stato/Obiettivo
area protetta
statoscadente
obiettivoArt. 4.4 2027
stato potenzialescadente
Valutazione d’incidenzaneutra
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
[01] POINT
2 interv.
[02] NUTR[03] PEST
6 interv.
[04] CONTAM
[05] LONG
1 interv.
[06] HYDROM
17 interv.
[07] FLOW
4 interv.
[08] IRRIG
8 interv.
[09] PRIC.HH[10] PRIC.IND[11] PRIC.AGR[12] ADV.AGR
3 interv.
[13] WAT.PROT[14] KNOW
4 interv.
[15] EMISS
2 interv.
[16] IND.WWT
[17] SOIL[18] ALIEN[19] RECREAT[20] FISHING
[21] POLLUT
2 interv.
[22] FOREST[23] RETENT[24] CLIM.CHG
stampato il 29/03/2024