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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Biotopi e Ripristini ambientali di Budrio e Minerbio  [IT4050023]
Informazioni generali
Codice AreaIT4050023
RegioneEmilia-Romagna
Area totale8.75 kmq
Superfice nel bacino8.75 kmq
Area 100%
Tipologia SIC-ZPS (SIC e ZPS)
Subunità RENO
Idroecoregione PO PLAIN
Natura 2000Standard Data Form
Priorità Priorità media
Caratteristiche
area protetta

Info
Il sito si estende in una zona agricola di pianura scarsamente urbanizzata situata in una conca geomorfologica con terreni prevalentemente limoso-argillosi di origine alluvionale e coltivata a riso fino agli anni ’60.
Comprende il biotopo relitto Cassa Benni (38 ha), utilizzato un tempo come bacino di raccolta delle acque per le risaie, ed un articolato mosaico di seminativi su cui sono stati ripristinati nel corso degli anni ’90 da aziende agricole circa 350 ettari di zone umide, praterie arbustate e siepi attraverso l’applicazione di misure agroambientali comunitarie finalizzate alla creazione e alla gestione di ambienti per la fauna e la flora selvatiche.
Cassa Benni, situata nell’estrema propaggine Sud del sito, e le altre superfici soggette a ripristini ambientali sono tra loro raccordate dagli scoli Fiumicello e Zena e dal Canale Allacciante Circondario. Una piccola porzione del sito (5%) ricade nell’Oasi di protezione della fauna "Prato grande".

Emergenze
Habitat Natura 2000.
4 habitat di interesse comunitario, dei quali uno prioritario, coprono circa il 29% della superficie del sito: stagni temporanei mediterranei, laghi eutrofici naturali con vegetazione di Magnopotamion o Hydrocharition, fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri e Bidention p.p., foreste a galleria di Salix alba e Populus alba.

Specie vegetali. Nessuna specie di interesse comunitario. Tra le specie rare e/o minacciate presenti figurano Alisma lanceolatum, Potamogeton pusillus, Salvinia natans, Utricularia vulgaris, Eleocharis palustris, Polygonum anphibium, Ranunculus sceleratus, Stachys palustris, Cucubalus baccifer, Oenanthe aquatica, Inula britannica, Gratiola officinalis, Butomus umbellatus, Veronica catenata.

Uccelli. Sono segnalate complessivamente 48 specie di interesse comunitario, delle quali 14 nidificanti, e 116 specie migratrici, delle quali 62 nidificanti. È un sito con popolazioni nidificanti importanti a livello nazionale per Moretta tabaccata (4-6 coppie) e Mignattino piombato (56-100 coppie) e con popolazioni nidificanti importanti a livello regionale per Airone bianco maggiore e Cavaliere d’Italia. Altre specie di interesse comunitario che nidificano regolarmente sono Tarabusino, Garzetta, Nitticora (la garzaia è situata nella Cassa Benni), Airone rosso, Falco di palude, Sterna, Martin pescatore, Averla piccola; Avocetta e Fratino sono nidificanti irregolari. Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale vi sono Svasso maggiore, Oca selvatica (reintrodotta), Marzaiola, Mestolone, Lodolaio, Assiolo, Quaglia, Upupa, Torcicollo, Salciaiola, Pigliamosche. Le zone umide all’interno del sito sono di rilevante importanza a livello regionale per la sosta e l’alimentazione di Ardeidi, Rapaci, Limicoli e Anatidi migratori e svernanti.

Rettili. Presente la Testuggine palustre Emys orbicularis, specie di interesse comunitario diffusa nel sito.

Anfibi. Segnalato il Tritone crestato Triturus carnifex, specie di interesse comunitario. Degna di nota è la presenza della Raganella Hyla intermedia, con una popolazione in buono stato di conservazione.

Pesci. Nessuna specie di interesse comunitario. Tra le specie di interesse conservazionistico a livello regionale sono segnalati Luccio Esox lucius e Triotto Rutilus erythrophtalmus.

Invertebrati. Presente il Lepidottero Lycaena dispar, specie di interesse comunitario legata agli ambienti palustri.

Altre emergenze
Il sito è caratterizzato da bitopi relitti scampati alla bonifica e soprattutto da vaste zone umide, praterie arbustate e siepi ripristinate negli anni’90 da aziende agricole su terreni ritirati dalla produzione attraverso l’applicazione di misure agroambientali comunitarie.

Criticità
Specie vegetali RARISSIME e MINACCIATE: Allisma lanceolatum, Potamogeton pusillus.
Specie vegetali di interesse: Salvinia natans, Utricularia vulgaris, Eleoarchis palustris, Polygonium anphibium, Ranunculus sceleratus, Stachys palustris, Cucubalus baccifex, Oenanthe aquatica, Inula britannica, Graticola officinalis, Butomus umbrellatus, Veronica catenata.
Specie animali di interesse conservazionistico: Esox lucius, Scardinius erythrophtalmus.
Il sito ospita una garzaia e importanti popolazioni riproduttive a livello nazionale di Aythya nyroca e Chlidonias hybridus.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi
[IT-8-0618040000002ER] CAN. ALLACCIANTE TRATTO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.5 Costi sproporzionati (buono al 2027)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0618040000003ER] CAN. ALLACCIANTE Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.5 Costi sproporzionati (buono al 2027)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note Introduzione di specie ittiche alloctone che competono con altre specie ittiche autoctone e con gli uccelli nell’uso delle risorse trofiche, che sono predatrici e/o che distruggono habitat favorevoli per la nidificazione Inquinamento delle acque dovuto all’immissione di sostanze inquinanti di origine industriale, civile e agricola. Presenza di specie animali esotiche naturalizzate (Myocastor coypus, Procambarus clarckii, Trachemys scripta): la Nutria in particolare costituisce un fattore limitante rilevante per specie vegetali e animali rare e minacciate, causando inoltre talvolta il prosciugamento di zone umide a causa della perforazione degli argini Invasione di neofite. Attività di manutenzione dei canali molto negativa durante il periodo riproduttivo di fauna e flora.
Linee elettriche a media e ad alta tensione che causano la morte di uccelli per collisione e folgorazione
Avvelenamento da piombo soprattutto di Anatidi e Limicoli causato dall’utilizzo di pallini in piombo per le cartucce dei fucili da caccia.
Utilizzo di esche avvelenate per il controllo illegale dei predatori.
Stato/Obiettivo
area protetta
statosufficiente
obiettivoArt. 4.4 2027
stato potenzialesufficiente
Valutazione d’incidenzaneutra
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
[01] POINT
2 interv.
[02] NUTR
8 interv.
[03] PEST
8 interv.
[04] CONTAM
[05] LONG[06] HYDROM
8 interv.
[07] FLOW
2 interv.
[08] IRRIG
10 interv.
[09] PRIC.HH[10] PRIC.IND[11] PRIC.AGR[12] ADV.AGR
6 interv.
[13] WAT.PROT[14] KNOW
5 interv.
[15] EMISS
2 interv.
[16] IND.WWT
[17] SOIL[18] ALIEN[19] RECREAT[20] FISHING
[21] POLLUT
2 interv.
[22] FOREST[23] RETENT[24] CLIM.CHG
stampato il 25/04/2024