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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Monte Radicchio, Rupe di Calvenzano  [IT4050014]
Informazioni generali
Codice AreaIT4050014
RegioneEmilia-Romagna
Area totale13.82 kmq
Superfice nel bacino13.82 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
Subunità RENO
Idroecoregione APENNINES N
Natura 2000Standard Data Form
Priorità --
Caratteristiche
area protetta

Info
In sinistra idrografica Reno, medio corso tra Pian di Venola e Vergato, di fronte al Monte Sole e quindi nella seconda fascia collinare bolognese a ridosso dell’orizzonte submontano (solo localmente si oltrepassano i 600 m s.l.m.), si trova un’area aspra, dirupata e boscosa, importante soprattutto per i rapaci che la frequentano e vi nidificano.
Questo sito è ricoperto prevalentemente da boschi (quasi il 60%), inframmezzati da rupi arenacee, tra le quali scorre la forra del Rio Croara, e da sporadici coltivi (circa il 20%) e altrettante praterie, talora colonizzate da cespuglieti e boscaglie giovani.
L’area si caratterizza per la presenza di consistenti affioramenti di arenaria, in particolare presso le Rupi di Calvenzano, che culminano sul Monte Radicchio (695 m).
Il contesto roccioso collinare e l’esposizione a meridione sono favorevoli alla conservazione di ambienti xerofitici mediterranei con lembi di lecceta rupestre, contrastanti con i freschi versanti settentrionali dove allignano ostrieti e castagneti.
Il sito comprende l’Oasi di protezione faunistica "Balzi di Calvenzano" di 202 ha (ATC BO4); sul lato sud, al di là dal fiume Reno, confina con il SIC IT4050003 "Monte Sole". Sei habitat d’interesse comunitario, dei quali quattro forestali e due prativi, complessivamente tre prioritari, ricoprono oltre un terzo del territorio.
È inoltre accertata la presenza di formazioni semirupestri arboree di forra, di interesse locale.

Emergenze
Vegetazione

La mosaicatura vegetazionale è piuttosto complessa, con interessanti elementi di diversità tipica dell’Appennino bolognese: i lembi di lecceta rupestre su arenaria si combinano con macchie calcifughe a Erica arborea e Acer monspessulanum dall’evidente impronta mediterranea.
L’ostrieto sui freschi versanti settentrionali comprende Roverella e Acero opalo e rivela chiare attitudini acidofile in corrispondenza di frequenti aggruppamenti con Castagno, di lontana introduzione antropica e solo sporadicamente coltivato in selve da frutto ancora a regime.
Anche se non sono rilevate particolari specie di interesse comunitario e non sono ancora disponibili specifiche ricerche floristiche sul sito, si può dire che il corrispondente quadrante nell’ambito del Censimento della Flora regionale protetta (1996) riporta un contingente di ben 33 specie, non molto diverso da quello attribuito al vicino (e più specificatamente studiato) Parco Regionale di Monte Sole.
Sono comunque segnalate in particolare nell’area delle Rupi di Calvenzano, tra le altre, specie montane quali Lilium martagon, Paeonia officinalis, Aquilegia atrata e l’orchidea Orchis pallens insieme a specie mediterranee come le orchidee Limodorum abortivum, Serapias vomeracea, Ophrys insectifera, O. fuciflora, e la graminacea Stipa pennata.

Fauna
Gli habitat rupestri dell’area sono particolarmente adatti ad alcuni Rapaci che vi trovano rifugio e luogo adatto alla nidificazione.
È il caso del Falco pellegrino (Falco peregrinus), che vi nidifica regolarmente, e del Falco Lanario (Falco biarmicus) che invece viene segnalato più saltuariamente. L’ambiente è potenzialmente adatto alla ridiffusione del Gufo reale.
Negli ambienti marginali del bosco nidifica l’Averla minore (Lanius collurio) ed è interessante la presenza di Sterpazzola, Sterpazzolina e Canapino, specie ornitiche di habitat forestali e cespuglieti xerofili. È da confermare la presenza del Chirottero forestale Hypsugo savii.
Tra i Rettili, è presente il Saettone o Colubro d’Esculapio (Elaphe longissima). Tre infine sono le specie presenti di Insetti di interesse comunitario: i Coleotteri Lucanus cervus e Cerambix cerdo legati ai querceti maturi e il Lepidottero Euplagia quadripunctaria. Di grande rilievo è la presenza del Lepidottero Coenonympha dorus aquilonia.

Altre emergenze
Rupi e pavimenti di arenaria nella fascia collinare bolognese a ovest del fiume Reno. Boschi termofili, praterie xeriche.

Criticità
Nidificazione regolare di Falco peregrinus.Ad esclusione di piccole aree con castagneti maturi, scarseggiano le cavità arboree utili al ciclo biologico di uccelli, chirotteri, mammiferi arboricoli e insetti.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi  - 
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note Attività di miglioramento fondiario e dissodamento coltivi abbandonati e delle praterie che limita lo sviluppo della flora selvatica e riduce habitat favorevoli per la fauna invertebrata.
La presenza antropica può rappresentare un fattore limitante per l’insediamento di specie rupicole di grande interesse (oltre a falco pellegrino anche gufo reale elanario presenti in aree vicine e potenzialmente nidificanti).
Stato/Obiettivo
area protetta
stato
obiettivo
stato potenziale
Valutazione d’incidenza
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
 
stampato il 27/04/2024