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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Media Valle del Sillaro  [IT4050011]
Informazioni generali
Codice AreaIT4050011
RegioneEmilia-Romagna
Area totale11.08 kmq
Superfice nel bacino11.08 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
Subunità RENO
Idroecoregione APENNINES N
Natura 2000Standard Data Form
Priorità --
Caratteristiche
area protetta

Info
Il sito include una zona "disabitata" della fascia collinare in sinistra Sillaro fra le due traverse S.Clemente-Monterenzio a valle e Sasso Nero-Bisano a monte, sull’Appennino bolognese, presso il confine con la "Romagna fitogeografica zangheriana".
Il substrato geologico è costituito da argille scagliose, con frequenti formazioni calanchive e vasti dossi tondeggianti localmente punteggiati di frammenti rocciosi alloctoni calcarei o arenacei.
Dal Sillaro al largo spartiacque con l’Idice, l’esteso versante - sempre compreso tra i 200 e i 500 m s.l.m. - assume i contorni di un antico paesaggio rurale permeato dall’alternanza di ex coltivi e pascoli.
Il contesto non è aspro, anche se prevalgono generali condizioni di aridità, e presenta gradevoli mosaicature di magri pascoli (25%) e macchie di ginepro dalle svelte sagome (30%), boscaglie e boschi di Roverella e Carpino con qualche cerreta (15%).
Tra una morbida ondulazione e l’altra, l’umidità si ferma più a lungo e la prateria si presenta più fresca e ricca di specie mesofile (10%).
Completano il quadro gli affioramenti rocciosi a tratti litoidi ma prevalentemente argillosi delle formazioni calanchive, le ghiaie nel letto del Sillaro, punteggiate di rada, apparentemente stentata vegetazione e pochi coltivi a carattere estensivo, gli ultimi di una zona che, dopo un lunga, progressiva fase di abbandono, può dirsi oggi del tutto "rinselvatichita" (oppure, più propriamente, "rinaturalizzata"). Sette habitat d’interesse comunitario, dei quali uno prioritario, coprono oltre due terzi della superficie del sito. 

Emergenze
Vegetazione

La collocazione biogeografica del sito, in ambito collinare di transizione fra la "calda" Romagna e il "continentale" Bolognese, traspare dalle numerose presenze mediterranee (esemplificate dal Ginepro rosso Juniperus oxycedrus var. rufescens qui al suo limite occidentale in regione) che caratterizzano un contesto chiaramente termo-xerofilo peraltro reso problematico da specializzazioni legate al caotico eterogeneo delle argille scagliose, come testimonia la rara, piccola camefita chenopodiacea Camphorosma monspeliaca, a queste strettamente legata.
L’ambiente argilloso calanchivo è adatto anche alla presenza delle rare (e poco conosciute) Plantago maritima e Ononis masquillierii.
Gli arbusteti di Ginepro, su brachipodieti o xerobrometi, sono una delle caratteristiche salienti del sito, con Sanguinella, ginestre e specie dei Prunetalia oppure Pyracantha coccinea, Cotynus coggygria, Hippophae rhamnoides, Leccio, Elicriso e Ginepro rosso nelle plaghe più assolate. Boscaglie e boschi di Roverella e Orniello, con Carpino nero e Cerro che appare talora dominante, sono trattati a ceduo e rappresentano l’espressione più evoluta di un ambiente spesso difficile.
Strisce di vegetazione ripariale a volte boschiva costeggiano il Sillaro, con salici, pioppi e qualche Ontano nero. Il corrispondente quadrante del censimento della flora protetta regionale riporta la ragguardevole cifra di 36 specie, tra le quali il Dittamo (Dyctamus albus).
Praterie e margini ecotonali favoriscono la presenza di numerose orchidee, tra le quali si citano Himantoglossum adriaticum, Orchis coriophora, Serapias neglecta, Serapias lingua e S. vomeracea.

Fauna
Per quanto riguarda l’avifauna, sono nidificanti Ortolano e Averla piccola. È riportata la presenza di Biancone (Circaetus gallicus) rapace con dieta specializzata su rettili, in particolare ofidi.
Tra gli anfibi sono segnalati Tritone crestato e Ululone appenninico (Bombina pachypus); è inoltre presente Rana italica, endemismo appenninico.
Tra i Rettili sono presenti il Colubro di Esculapio (Elaphe longissima) e la Luscengola (Chalcides chalcides).I pesci contano cinque specie di interesse comunitario: Barbo canino, Barbo, Lasca, Cobite comune, Vairone.
La ricca fauna ittica del torrente Sillaro comprende anche Padogobius martensii. Per quanto concerne gli Invertebrati, sono presenti quattro specie d’interesse comunitario: Gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), due Coleotteri legati agli ambienti forestali e con resti di alberi marcescenti (Lucanus cervus, Cerambix cerdo), il Lepidottero Euplagia quadripunctaria.

Altre emergenze
Area collinare costituita da formazioni calanchive di argille scagliose a ovest del torrente Sillaro. Praterie xeriche, arbusteti, flora protetta (Orchidee).

Criticità
Specie vegetali CORINE appendice K: Himantoglossum adriaticum, Orchis coriophora.Specie vegetali RARISSIME: Camphorosma monspeliaca, Plantago maritima, Serapias Neglecta.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi
[IT-8-0621000000002ER] T. SILLARO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
[IT-8-0621000000003ER] T. SILLARO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
[IT-8-0621000000004ER] T. SILLARO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note Eccesso di pascolo. Incendi.
Stato/Obiettivo
area protetta
statobuono
obiettivoArt. 4.4 2015
stato potenzialesufficiente
Valutazione d’incidenzamolto positiva
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
[01] POINT
3 interv.
[02] NUTR
8 interv.
[03] PEST
3 interv.
[04] CONTAM
[05] LONG
1 interv.
[06] HYDROM
13 interv.
[07] FLOW
6 interv.
[08] IRRIG
6 interv.
[09] PRIC.HH[10] PRIC.IND[11] PRIC.AGR[12] ADV.AGR
3 interv.
[13] WAT.PROT[14] KNOW
6 interv.
[15] EMISS
3 interv.
[16] IND.WWT
[17] SOIL
2 interv.
[18] ALIEN[19] RECREAT[20] FISHING
[21] POLLUT[22] FOREST[23] RETENT[24] CLIM.CHG
stampato il 28/03/2024