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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Monte Sole  [IT4050003]
Informazioni generali
Codice AreaIT4050003
RegioneEmilia-Romagna
Area totale64.76 kmq
Superfice nel bacino64.76 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
Subunità RENO
Idroecoregione APENNINES N
Natura 2000Standard Data Form
Priorità Priorità bassa
Caratteristiche
area protetta

Info
Il sito si estende tra le valli del Reno e del Setta, dalla loro confluenza presso Sasso Marconi sino all’abitato di Grizzana Morandi.
È caratterizzato prevalentemente da boschi che si alternano a zone coltivate, in forte regresso dalla fine degli anni ’40 e spesso colonizzate da cespuglieti e boscaglie giovani.
Sono presenti anche estesi calanchi nel settore centro-occidentale, vari affioramenti di arenarie sotto forma di pareti ripide adatte alle specie ornitiche rupicole, strette valli fresche e sorgenti pietrificanti.
La morfologia del territorio e la variabilità dei substrati determinano una elevata diversità floristica difficilmente riscontrabile in altre aree dell’Appennino settentrionale.
Le aree boscate si presentano come cedui abbandonati, nei quali domina il Carpino nero sui versanti settentrionali e la Roverella su quelli meridionali e comprendono, oltre a castagni secolari, un’ampia gamma di formazioni in cui compaiono Leccio, il Faggio e Pino silvestre (nucleo autoctono che costituisce la propaggine più meridionale dell’areale di distribuzione della specie in Europa).
Il sito è incluso quasi totalmente nel Parco Storico Regionale di Monte Sole e sul lato Nord-Est è prossimo al SIC/ZPS IT4050012 "Contrafforte Pliocenico" e sul lato Ovest al SIC IT4050014 "Monte Radicchio, Rupe di Calvenzano".
Il sito è stato interessato dal recente Progetto LIFE Pellegrino con una serie di interventi dimostrativi di conservazione degli habitat e di salvaguardia di Chirotteri e Anfibi.

Emergenze
Habitat Natura 2000. 9 habitat di interesse comunitario, dei quali 4 prioritari, coprono circa il 20% della superficie del sito: formazioni erbose calcicole rupicole o basofile dell’Alysso-Sedion albi, formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) con stupenda fioritura di orchidee,
percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea, acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp., lande secche europee,
formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli, praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argillo-limosi (Molinion caeruleae), foreste di Castanea sativa, foreste a galleria di Salix alba e Populus alba.

Specie vegetali. Nessuna specie di interesse comunitario. Tra le specie rare e/o minacciate presenti figurano Himantoglossum adriaticum, Orchis coriophora, Ononis masquillierii, Pinus sylvestris, Serapias cordigera, Rhinanthus angustifolius.

Mammiferi. Nessuna specie di interesse comunitario. Sono però presenti numerose specie di Chirotteri che trovano rifugio in ruderi, cunicoli ed edifici (Pipistrello di Savi Hypsugo savii, Vespertilio del Daubenton Myotis daubentonii, Pipistrello albolimbato Pipistrellus khulii, Nottola Nyctalus noctula, Pipistrello di Nathusius Pipistrellus nathusii, Orecchione meridionale Plecotus austriacus).

Uccelli. Sono presenti almeno una decina di specie di interesse comunitario, 6 delle quali regolarmente nidificanti (Falco pecchiaiolo, Succiacapre, Martin pescatore, Calandro, Tottavilla, Averla piccola); l’area è frequentata regolarmente anche da Falco pellegrino (con vari tentativi di nidificazione), Lanario, Albanella minore e Aquila reale.
Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale figurano Lodolaio e Assiolo, Upupa, Torcicollo, Pigliamosche. Nel Parco del Museo Archeologico Nazionale di Villa Aria a Marzabotto, confinante con il sito, è presente una piccola garzaia con Nitticora e Airone cenerino.

Anfibi. Oltre al Tritone crestato Triturus carnifex, specie di interesse comunitario, sono presenti Raganella Hyla intermedia, Rana appenninica Rana italica, Rana agile Rana dalmatina, Rospo comune Bufo bufo.

Rettili. Nessuna specie di interesse comunitario. Degna di nota è la presenza del Saettone o Colubro d’Esculapio Elaphe longissima.

Pesci. La ricca fauna ittica comprende 5 specie di interesse comunitario (Lasca Chondrostoma genei, Vairone Leuciscus souffia, Barbo Barbus plebejus, Barbo canino Barbus meridionalis, Cobite comune Cobitis tenia) e varie specie in forte rarefazione sul territorio regionale (Luccio Esox lucius, Tinca Tinca tinca, Ghiozzo padano Padogobius martensis, Gobione Gobio gobio).

Invertebrati. Sono segnalate 5 specie di interesse comunitario: il Gambero di fiume Austropotamobius pallipes, il Gasteropode Vertigo angustior, il Lepidottero Euplagia quadripunctaria, specie prioritaria, e 2 Coleotteri legati agli ambienti forestali e con resti di alberi marcescenti (Lucanus cervus, Cerambix cerdo).
È riportata anche la presenza di 3 rari Lepidotteri (Coenonympha dorus aquilonia, Maculinea rebeli, Zerynthia polyxena).

Altre emergenze
Area collinare situata tra il torrente Setta e il fiume Reno. Boschi mesofili, xerofili, castagneti, boschi igrofili; arbusteti e praterie. Massiccio rilievo arenaceo. Sorgenti pietrificanti. Agricoltura tradizionale (archeofite).

Criticità
Specie vegetali CORINE appendice K: Himantoglossum adriaticum, Orchis coriophora, Ononis masquillierii.RARE: Orchis coriophora, Pinus sylvestris.POPOLAZIONI APPENNINICHE: Pinus sylvestris.
RARISSIME e MINACCIATE:
Serapias cordigera.Specie animali: sporadica presenza di Falco peregrinus e Falco biarmicus.Esox lucius: scomparso da interi bacini idrogarfici, indicatore di buone condizioni ecologiche.Gobio gobio: in Emilia-Romagna specie relativamente diffusa ma fortemente rarefatta negli ultimi decenni, in regressione in ampi settori dell’areale italiano.Tinca tinca: specie in declino in Emilia-Romagna.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi
[IT-8-0600000000004ER] F. RENO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
[IT-8-0600000000005ER] F. RENO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0600000000006ER] F. RENO Stato
ECO
CHIM
Obiettivo
ECO Art. 4.4 Costi sproporz. (buono al 2021)
CHIM Nessuna esenzione (buono al 2015)
[IT-8-0610000000003ER] T. SETTA Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
[IT-8-0610000000004ER] T. SETTA Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
[IT-8-0610000000005ER] T. SETTA Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
[IT-8-0610030000001.2ER] T.SAMBRO VALLE Stato
ECO
CHIM
Obiettivo --
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note Costruzione di strade
.Miglioramento fondiario.
Dissodamento di coltivi abbandonati e praterie.
Attività edilizia diffusa.
Infrastrutture distribuzione energia.Caccia e bracconaggio.Eccesso di Cinghiali.Eccesso di raccolta funghi e castagne.
Attività estrattive (progettate).
Stato/Obiettivo
area protetta
statosufficiente
obiettivoArt. 4.4 2027
stato potenzialescadente
Valutazione d’incidenzapositiva
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
[01] POINT
15 interv.
[02] NUTR[03] PEST
15 interv.
[04] CONTAM
[05] LONG
7 interv.
[06] HYDROM
54 interv.
[07] FLOW
16 interv.
[08] IRRIG
16 interv.
[09] PRIC.HH[10] PRIC.IND[11] PRIC.AGR[12] ADV.AGR
5 interv.
[13] WAT.PROT[14] KNOW
16 interv.
[15] EMISS
7 interv.
[16] IND.WWT
[17] SOIL[18] ALIEN[19] RECREAT[20] FISHING
[21] POLLUT
2 interv.
[22] FOREST[23] RETENT[24] CLIM.CHG
stampato il 20/04/2024