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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
Monte Acuto, Alpe di Succiso  [IT4030001]
Informazioni generali
Codice AreaIT4030001
RegioneToscana
Area totale0.48 kmq
Superfice nel bacino0.48 kmq
Area 0%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
ZPS (zona protezione speciale)
Subunità MAGRA
Idroecoregione APENNINES N
Natura 2000Standard Data Form
Priorità --
Caratteristiche
area protetta

Info
Il sito si appoggia al lato settentrionale del crinale dell’Appennino tosco-emiliano, dal confine provinciale con Parma (Lagastrello) al passo del Cerreto, ed include l’articolato, alpinistico crinale di Monte Acuto, Groppi di Camporaghena, Monte Alto (di controversa ed anomala competenza toscana) dal quale si diparte, al di là del roccioso e storico intaglio del Passo di Pietratagliata, l’aereo, altissimo contrafforte dell’Alpe di Succiso e Monte Casarola, proteso a T verso la Pianura ad isolare tra vasti affioramenti arenacei, i due grandi circhi glaciali dai quali originano i torrenti Liocca a Ovest e Secchia a Est. Verso Nord il sito ingloba vaste e imponenti faggete, arriva fino al Monte Ledo (1.318 m) e lambisce gli antichi abitati di Succiso e Miscoso.
Alla base dei circhi glaciali e sul fondo delle conche lasciate dalle antiche morene sono visibili i laghi Gora, Gonella, di Monte Acuto e Mesca in avanzato stato di interramento, talora soggetti a completo prosciugamento estivo.
Il sito è caratterizzato da foreste di faggio (una buona metà della superficie del sito) quasi interamente governate a ceduo (ci sono interessanti esempi anche in alta quota di sterzi accompagnati da vetuste carbonaie), poi vaccinieti e praterie di alta quota si alternano a ghiaioni e rupi rocciose di arenaria scura e granulare, a frequenti giacitura inclinata con liscioni e poche strutture torreggianti, di raro effetto scenico a contornare ad esempio il bellissimo circo delle Sorgenti del Secchia. Il sito, importante nodo geografico di confine tra i ducati di Parma, Reggio e Firenze, conteso anche da Barbarossa e Napoleone come testimoniano leggende e cippi di varie età, ricade oggi per circa il 65% all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Emergenze
Habitat Natura 2000. 17 habitat di interesse comunitario, dei quali 4 prioritari, coprono circa il 42% della superficie del sito: formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane e delle zone submontane dell’Europa continentale, ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale, faggeti degli Appennini di Taxus e Ilex, lande secche europee, lande alpine boreali, formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli, formazioni erbose calcicole alpine e subalpine, praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argillo-limosi (Molinion caeruleae ), bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie igrofile, praterie montane da fieno, torbiere di transizione e instabili, (Androsacetalia alpinae e Galeopsietalia ladani), ghiaioni del Mediterraneo occidentale e termofili, pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica, prati pionieri su cime rocciose. Specie vegetali.
È segnalata Primula apennina, specie di interesse comunitario prioritaria.
Tra le specie rare e/o minacciate figurano Epipogium aphyllum, Coeloglossum viride, Empetrum hermaphroditum, Sorbus chamaemespilus, Triglochin palustre, Carex macrostachys, Geranium argenteum, Globularia incanescens, Leucanthemun ceratophylloides, Saxifraga etrusca, Geranium macrorrhizum, Gentiana lutea, Artemisia umbelliformis, Erigeron gaudinii, Omalotheca supina. L’impronta altomontana con frequenti relitti alpini (Aster alpinus, Aquilegia alpina) diffusi nelle praterie, brughiere ed ambienti rupicoli d’alta quota sovrasta una compagine forestale compatta e sovente sfrangiata al contatto, naturaliforme, con faggi prostrati e macchie di Rhamnus alpinus, Salicone, Genista radiata, Sambucus racemosa a seconda dell’esposizione e della ricchezza del substrato.
L’interessantissima componente rupicola è ricca di Sempervivum montanum e Cotoneaster, i ghiaioni arenacei sono ricchi di felci tra le quali Criptogramma crispa .
Mammiferi. Significativa presenza di Lupo (specie prioritaria di interesse comunitario). Uccelli. 4 specie di interesse comunitario nidificano nell’area (Succiacapre, Calandro, Tottavilla e meno comunemente Falco pecchiaiolo) ed è segnalata l’Aquila reale (probabilmente nidificante, sicuramente attirata da alcune popolazioni di Marmotta stabilmente ambientate).
Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale figurano Assiolo, Upupa, Codirossone, Culbianco, Beccafico, Luì verde.
Anfibi. Sono segnalate una specie di interesse comunitario (Tritone crestato Triturus carnifex) e 2 rare e/o minacciate (Tritone alpestre Triturus alpestris e Rana appenninica Rana italica). Rettili.
Nessuna specie di interesse comunitario. Degna di nota la presenza di Colubro d’Esculapio Elaphe longissima e Luscengola Chalcides chalcides. Invertebrati.
Sono presenti 2 specie di interesse comunitario: il Gambero di fiume Austropotamobius pallipes e il Lepidottero Eterocero Euplagia quadripunctaria, specie prioritaria.

Altre emergenze


Criticità
Specie vegetali CORINE appendice K: Epipogium aphyllum, Coeloglossum viride.
Specie vegetali RARE e MINACCIATE: Triglochin palustre.
Specie vegetali RARE: Empetrum hermaphroditum, Epipogium aphyllum,
Specie vegetali RARISSIME: Sorbus chamaemespilus.
Specie animali: Chalcides chalcides, entità olomediterranea in regione, legata ad ambienti costieri e del contrafforte pliocenico che presentano caratteristiche bioclimatiche e vegetazionali di tipo mediterraneo.
Scarse conoscenze sulla distribuzione ed ecologia di popolazione. Distribuzione frammentata. Specie rara in Emilia Romagna, con popolazioni isolate legate alle zone con bioclima di tipo mediterraneo. Significativa presenza di Canis lupus.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi  - 
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note Eccesso di fruizione turistica (Lago di Monte Acuto), Riduzione / scomparsa di prati-pascoli in seguito al loro abbandono
Stato/Obiettivo
area protetta
stato
obiettivo
stato potenziale
Valutazione d’incidenza
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
 
stampato il 23/04/2024