Caratteristiche area protetta |
Info | Altre superfici (comprese le città, villaggi, strade, discariche, miniere, siti industriali) ciottoli, scogliere, isolotti erica, macchia, macchia e gariga, phygrana bosco di conifere, boschi sempreverdi, boschi misti interno rocce, ghiaioni, sabbie, neve e ghiacci perenni
| Emergenze |
| L’isola del Tinetto è costituita da calcari dolomitici alternati a portoro. Anche l’isola del Tino è costituita dalla medesime formazioni con presenza anche di calcari compatti e marnosi nerastri a Raethavicula contorta; quest’ultima isola è sottoposta a vincolo militare che ne ha impedito il degrado e l’utilizzazione turistica. L’accesso al pubblico è consentito una sola volta all’anno limitatamente ad una piccola zona di interesse storico-architettonico. L’accesso allo scoglio del Tinetto è invece libero. Il sito costituisce una Riserva del Parco Naturale Regionale delle "Cinque Terre".
|
|
Altre emergenze |
| Criticità | Le condizioni di insularità e di quasi assoluta inaccessibilità sono uniche a livello regionale. Il bosco misto di Pinus halepensis e Quercus ilex sta gradualmente evolvendo verso una foresta meglio strutturata di Quercus ilex. Interessanti sono le falesie calcaree colonizzate da aspetti a Rosmarinus officinalis, unici in tutta la Liguria orientale.Lungo la costa sono presenti alcune grotte marine. Asplenium petrarchae è specie rara in Liguria e al limite nord della propria distribuzione. Il sito ospita inoltre Centaurea veneris, endemismo a distribuzione estremamente ridotta, proposto dalla Regione Liguria per l’inclusione nell’All. II della Direttiva. Sono inoltre presenti resti architettonici romanici. Sono presenti habitat prioritari, alcuni taxa protetti ai sensi di direttive/convenzioni internazionali, nonchè il Phyllodactylus europaeus (allegato II), specie presente in due sole stazioni liguri. |
|