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Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE)

Elenco totale
Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale
ImmagineAutorità di Bacino del Fiume Arno

Piano di Gestione delle Acque (Dir. 2000/60/CE) Valutazione di incidenza delle aree protette :: Schede di sintesi
 
M. TORAGGIO - M. PIETRAVECCHIA  [IT1315421]
Informazioni generali
Codice AreaIT1315421
RegioneLiguria
Area totale26.48 kmq
Superfice nel bacino26.48 kmq
Area 100%
Tipologia SIC (sito importanza comunitaria)
Subunità BACINI LIGURI
Idroecoregione INNER ALPS -S
Natura 2000Standard Data Form
Priorità --
Caratteristiche
area protetta

Info
Altre superfici (comprese le città, villaggi, strade, discariche, miniere, siti industriali)
erica, macchia, macchia e gariga, phygrana
ampio bosco latifoglie caducifoglie
bosco di conifere
acque interne di corpi (acqua stagnante, acqua corrente)
Interno rocce, ghiaioni, sabbie, ghiacci e neve prenni
boschi misti
praterie alpini e subalpini

Emergenze
Il territorio ospita diverse formazioni rocciose: calcari marnosi cretacei (del Senoniano), calcari nummulitici eocenici (del Luteziano), flysch marnosoargillitico autoctono, flysch marnoso-arenaceo-argillitico alloctono.
La dorsale Toraggio-Pietravecchia, raccordata al M. Grai tramite la Cima della Valletta, costituisce la testata della Val Nervia; la culminazione maggiore è il M. Pietravecchia (m 2038 s.l.m.).
La coesistenza di litotipi resistenti all’ erosione e di altri facilmente erodibili, e la presenza di faglie hanno generato un paesaggio aspro, accidentato e molto vario, con burroni, canaloni ripidi, pareti verticali, che svetta sul tratto inferiore del territorio, caratterizzato dalla dolce morfologia del flysch.
Buona parte della circolazione idrica è ipogea (notevoli, in particolare, la grotta della Melosa, quella dei Rugli e l’abisso del Pietravecchia.
Alcuni ruscelli, con decorso breve e accidentato, sfociano nel torrente Nervia. Le acque hanno un’elevata purezza.
L’insieme dei M.Toraggio e Pietravecchia , in rapporto alla modestia della superficie complessiva del territorio, risulta essere il punto più importante della catena alpina sotto il profilo fitogeografico.
Il sito per le sue caratteristiche ecologiche viene attribuito alla regione biogeografica alpina, anche se ricade per l’ 85% nella regione mediterranea all’interno dei 7 Km di buffer.

Altre emergenze


Criticità
Il sito ospita un numero elevatissimo di specie vegetali endemiche, di entità mediterranee risalite in quota, di relitti glaciali, di orchidee.
L’antropizzazione risulta particolarmente ridotta, l’ambiente quindi è scenografico e selvaggio. In poco più di un chilometro sul M. Toraggio si sale dalla flora degli uliveti alla stella alpina con un’eccezionale compressione degli orizzonti altitudinali.
Per i pregi sopra indicati l’insieme dei M.Toraggio e Pietravecchia, in rapporto alla modestia della superficie complessiva del territorio, risulta essere il punto più importante della catena alpina sotto il profilo fitogeografico.
Sono presenti diversi habitat e specie (Campanula sabatia, Callimorpha quadripunctata) di interesse prioritario ai sensi della direttiva 92/43 CEE, numerosissime specie di uccelli (migratori, ma soprattutto stanziali) di interesse comunitario, un’altissimo numero di endemiti pregiati e specie protette da direttive/convenzioni internazionali.
Oltre alle uniche popolazioni liguri di Juniperus thurifera, specie proposta dalla Regione Liguria per l’inclusione nell’All. II della direttiva 92/43 CEE (limitatamente alle popolazioni italiane), sono presenti endemismi rarissimi quali Euphorbia valliniana (1000 individui nel mondo), Moehringia lebrunii (1000 individui nel mondo), Phyteuma cordatum (1000 individui nel mondo) e Thymelaea dioica, tutte specie proposte dalla Regione Liguria per l’inclusione nel suddetto All. II come specie di interesse prioritario.
Il sito ospita anche specie animali che per la loro rarità/interesse biogeografico o perchè indicatrici di qualità ambientale/habitat peculiari, sono state proposte per l’inserimento nell’allegato II della 92/43 CEE (Haptoderus nicaeensis; Sphodropsis ghilianii; Papilio alexanor; Ocnogyna parasita; Agrodiaetus ripartii; Microtus nivalis ).
Va infine evidenziata la presenza di Lacerta lepida (Timon lepidus), specie rarissima in Italia avente in Liguria il suo limite orientale, per la quale si è proposto il conferimento (per le sole popolazioni italiane) di specie prioritaria.
Corpi idrici
ricadenti nel sito
Corpi idrici Fiumi  - 
Corpi idrici Transizione  - 
Corpi idrici Laghi  - 
Corpi idrici Mare  - 
Note La vulnerabilità è determinata dal rischio medio di moria del bosco per danni di nuovo tipo (a carico di abeti bianchi e larici ).
Si avrà rischio localizzato di danni da transito di fuoristrada e di abbandono di rifiuti.
Stato/Obiettivo
area protetta
stato
obiettivo
stato potenziale
Valutazione d’incidenza
Misure riguardanti la matrice acqua correlata al sito
 
stampato il 19/04/2024