Conclusione progetto didattico “Il fiume Serchio: conoscerlo, amarlo, rispettarlo”

Si è concluso il terzo anno del progetto didattico ideato dall’Autorità di bacino del Serchio “Il fiume Serchio: conoscerlo, amarlo, rispettarlo“, realizzato con la collaborazione del Comune di Lucca, che ha concesso il suo patrocinio, e della Fondazione Banca del Monte di Lucca, che ha contribuito finanziariamente alla pubblicazione di un apposito sussidio didattico.

Massimo Lucchesi, Segretario Generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale, è molto soddisfatto dell’esito del progetto: “Anche quest’anno il personale dell’Autorità ha fatto visita alle scuole primarie del centro storico di Lucca, coinvolgendo 9 classi e quasi 200 alunni, per promuovere nei bambini una cultura del ‘rispetto ambientale’, primo presupposto per la formazione di un atteggiamento cosciente e responsabile nei confronti della salvaguardia del territorio. La collaborazione col Comune di Lucca e il supporto della Fondazione Banca del Monte di Lucca sono state preziose e gli anni prossimi svilupperemo ulteriormente il progetto coinvolgendo sempre più ragazzi”.

Durante gli incontri lo staff dell’Autorità ha spiegato ai giovani cittadini lucchesi le caratteristiche del fiume Serchio, come questo è cambiato nel corso dei secoli, il funzionamento delle centrali idroelettriche, la storia delle alluvioni e le opere di difesa che sono state attuate per prevenirle, il funzionamento della Protezione Civile in caso di evento alluvionale e le caratteristiche della fauna e flora del nostro fiume. Inoltre, per le quinte elementari, è stata svolta un’attività di laboratorio sul tema della prevenzione per far riflettere i bimbi sulla necessità di compiere scelte di sviluppo territoriali adeguate e sostenibili.

Le immagini, i disegni e le interviste realizzate dalle classi sono in parte già pubblicate sito.

Variante generale per l’adeguamento del PAI del fiume Serchio al PGRA del Distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale. L’inizio di un percorso

Si è tenuto venerdì 16 marzo a Lucca l’incontro con i Comuni che ricadono nel bacino idrografico del Serchio per l’adeguamento del PAI al PGRA dell’Appennino Settentrionale.

Questo è l’inizio di un nuovo percorso che consentirà ai territori del Serchio di  uniformarsi all’intero territorio regionale toscano e di introdurre il concetto di gestione del rischio come voluto dalle più recenti Direttive europee in materia di alluvioni e di gestione della risorsa idrica. La rinnovata fruibilità delle mappe grazie alle tecnologia Webgis e l’introduzione di nuovi elementi conoscitivi, come le mappe del rischio, di pericolosità da Flash-flood e di contesto fluviale, permetteranno alle amministrazioni di avere ulteriori elementi per sviluppare le loro politiche sul territorio.

Successivamente alla presentazione ai Comuni del progetto di adeguamento del PAI al PGRA e all’adozione del progetto di variante con decreto del Segretario Generale sono previsti 45 giorni di deposito e 45 giorni per la consultazione, cui seguiranno le Conferenze programmatiche indette dalla Regione durante le quali sarà data possibilità a tutti i cittadini e gli stakeholders di partecipare e contribuire, per arrivare infine all’adozione e quindi all’approvazione della variante.

Emergenza idrica – Osservatorio delle Risorse Idriche – 27 settembre

Rimane invariato il livello di severità idrica alta.

Si è svolto giovedì 27 settembre presso la sede dell’Autorità di bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale la riunione dell’Osservatorio per la gestione idrica dell’Appennino Settentrionale alla presenza di Regione Toscana, Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Publiacqua, Anbi, Crea, Arpat, Lamma, Consorzio di Bonifica, Ait ed Enel.

Durante la riunione sono stati condivisi i dati relativi alla pluviometria, all’idrometria e freatrimetria e si evidenzia un miglioramento seppur modesto (in particolare nelle province del centro sud) rispetto al precedente report di fine agosto.

Il maggior afflusso pluviometrico si è riflettuto sulle portate medie del reticolo superficiale anche se i livelli dopo le precipitazioni si sono riattestati su quelli precedenti.

Le falde registrano una modesta risalita dei livelli piezometrici senza però migliorare sostanzialmente la situazione di deficit idrico: circa il 30% delle stazioni esaminate mantiene ancora altezze inferiori rispetto al 2007 e 2012.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento idropotabile risultano rientrate le criticità in Lunigiana ed in Garfagnana mentre rimane fragile la realtà della Val di Cecina.

Bilancino ha ancora una capacità soddisfacente di circa 46 milioni di mc (pari al 66,5%) e un volume scaricato pari a 1,0 mc/s. Le recenti piogge di settembre tuttavia non hanno influito significativamente sulla risorsa invasata.

Gli invasi di Levane e La Penna hanno invece beneficiato delle recenti precipitazioni e contengono complessivamente 2,5 milioni di mc con apporti in ingresso di circa 1,5 mc/s, quantità esattamente riversata in Arno.

Il lago di Massaciuccoli si attesta ad un livello di -0,35 cm sul livello del mare, sempre sotto la soglia di guardia ma comunque sensibilmente più alto rispetto a quello del più recente periodo siccitoso e degli anni critici del 2007 e 2012.

Gli invasi presenti nei bacini del Serchio e della Lima contengono un volume complessivo di poco inferiore ai 9 milioni di mc con un apporto naturale pari a 3,2 mc/s, che viene riversato in uscita a garanzia del DMV e degli usi in atto.

A conclusione dell’incontro, su invito del nuovo Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale ing. Massimo Lucchesi, si è stabilito di continuare regolarmente il monitoraggio dell’Osservatorio e contestualmente, su proposta della Regione Toscana, è stata valutata la possibilità di proseguire il monitoraggio ARPAT in continuo per tutto il mese di ottobre.

La prossima riunione si terrà pertanto nel mese di ottobre in data da stabilire in funzione delle precipitazioni attese.

Audizione presso la VIII^ Commissione della Camera dei Deputati

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Nella giornata di domani 6 settembre 2016, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale sarà audita dalla VIII Commissione della Camera “Ambiente, territorio e lavori pubblici” nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’emergenza idrica e sulle misure necessarie per affrontarla.

http://www.camera.it/leg17/1099?slAnnoMese=201709&slGiorno=06&shadow_organo_parlamentare=2082

Emergenza idrica – Osservatorio delle Risorse Idriche – 29 agosto

Si è svolta oggi a Firenze la riunione dell’Osservatorio delle Risorse Idriche alla presenza di Regione Toscana, Autorità di bacino distretturale dell’Appennino Settentrionale, Anbi, Crea, Arpat, Lamma, Consorzio di Bonifica, Ait ed Enel.

I dati forniti dai partecipanti all’Osservatorio sullo stato delle risorse idriche evidenziano una marcata criticità per le zone della Toscana che si è estesa anche a zone dell’aretino e della Lunigiana e che in mancanza di precipitazioni potrebbe interessare l’Alto Valdarno e la Maremma (zona Follonica).

Il lago di Bilancino, dopo aver aumentato la quantità di acqua prelevata mercoledì scorso da 2 mc/s a 2,5 mc/s, mantiene complessivamente un livello soddisfacente di 49 milioni di metri cubi, pari al 71% circa della capacità totale in linea con la previsione strategica di garantire, al termine del mese di ottobre, una riserva di almeno 30 milioni di metri cubi. In vista delle piogge previste per il fine settimana, qualora si presentassero le condizioni, si potrebbe tornare ad un prelievo di 2 mc/s.

Per il Serchio si evidenzia come la scelta di uniformare la quantità degli attingimenti al volume introdotto negli invasi, suddivisi in 4 turni per una media complessiva di 1,5 mc/s, abbia portato ad un miglioramento nella gestione del volume delle risorse idriche nei bacini artificiali senza che il canale che passa per Lucca ed il reticolo minore abbiano evidenziato particolari sofferenze della fauna ittica.

E’ stato sospeso il razionamento delle risorse idriche all’Isola d’Elba, anche in virtù del minor numero di presenze sull’Isola.

La dott.sa Isabella Bonamini conclude informando i presenti che il prossimo 6 settembre l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale sarà audita dalla Commissione Ambiente della Camera sulle modalità con le quali è stata affrontata la crisi idrica.

La prossima riunione dell’Osservatorio sarà stabilita anche in funzione delle precipitazioni attese nei prossimi giorni.

Emergenza idrica – Osservatorio delle Risorse Idriche – 4 agosto

Si è tenuta venerdì 4 agosto la riunione dell’Osservatorio delle Risorse Idriche alla presenza di Regione Toscana, Regione Liguria, Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Publiacqua, Anbi, Crea, Arpat, Lamma, Consorzio di Bonifica, Ait ed Enel.

Lo stato delle risorse idriche continua a manifestare una severità diffusa nel territorio toscano superiore anche ai record negativi più recenti, dove le zone del Grossetano, l’Elba, la Val di Cornia e del Chianti continuano ad essere in sofferenza a fronte di precipitazioni che anche nel futuro più immediato dovrebbero risultare essere assenti o scarse.

Per mitigare la carenza della risorsa L’Osservatorio ha quindi stabilito di continuare con le misure già intraprese ed in accordo con Publiacqua si è deciso di aumentare la quantità prelevata dal lago di Bilancino da 1,5 mc/s a 2 mc/s e di consolidare tale quantità anche per la settimana successiva al fine di garantire una riserva strategica calcolata su 30 milioni di metri cubi alla fine di ottobre (attualmente l’invaso può ancora contare su circa 55 milioni di metri cubi).

Per il Serchio si la quantità di acqua prelevata dai bacini scenderà a 2,5 mc/s (dai 5 attuali) pari alla quantità di acqua in entrata, per riequilibrare lo stato di quantità di risorsa presente negli invasi.

Emergenza idrica – Osservatorio delle Risorse Idriche – 18 luglio

Riunione Osservatorio delle Risorse Idriche – 18 luglio 2017

Si è svolta oggi a Firenze la riunione dell’Osservatorio delle Risorse Idriche alla presenza di MATTM, Regione Toscana, Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Anbi, Crea, Arpat, Lamma, Consorzio di Bonifica, Ait ed Enel.

I dati forniti dai partecipanti sullo stato delle risorse idriche superficiali, sotterranee ed invasate evidenziano una situazione critica che si conferma e si acuisce rispetto alla passata riunione del 23 giugno, in particolare nella zona del Grossetano, l’Elba, la Val di Cornia e del Chianti ma che si sta allargando anche al resto del territori o toscano, come Massaciuccoli (dove la quota idrometrica è scesa sotto il livello minimo di guardia fissato dal Piano di bacino e quindi sono stati sospesi i prelievi dalle acque superficiali) e la lucchesia, soprattutto per il settore agricolo.

L’Osservatorio ha quindi deciso di continuare con le misure già intraprese volte alla mitigazione della carenza idrica ma allo stesso tempo di innalzare lo stato di severità idrica ad Alto, funzionale ad ulteriori e più incisive azioni a tutela del territorio e dei portatori di interesse come misure compensatorie per il settore agricolo o, qualora ci siano i presupposti, della dichiarazione di stato di emergenza da parte della Protezione civile nazionale.

Per il bacino dell’Arno Bilancino si presenta come un serbatoio ancora ben fornito (57,96 milioni di mc) ed in grado di non far destare preoccupazioni rilevanti, è previsto un incremento degli scarichi (nella seduta si è deciso di aumentare la quantità di acqua prelevata da 1 mc/s a 1,5 mc/s) nell’ottica di preservare una riserva strategica per affrontare anche il 2018.

Per il Serchio si è stabilito di continuare le procedure di prelievo dai bacini e di effettuare una accurata analisi degli impatti economici della scarsità della risorsa idrica sull’agricoltura, anche attraverso l’aiuto di ANBI, CREA e dei settori produttivi, in modo da impostare nella maniera più razionale possibile le modalità di svaso dai serbatori artificiali da attuare nel corso del rimanente periodo estivo.

Non si evidenziano criticità particolari nel territorio della Liguria e nel tratto umbro del Distretto dell’Appennino Settentrionale.

La prossima riunione dell’Osservatorio è prevista nei primi giorni di agosto.