Conclusa la tre giorni del progetto Phusicos

E’ giunto al termine l’importante appuntamento internazionale del progetto europeo Phusicos che si è svolto dal 15 al 17 ottobre presso la sede lucchese dell’Autorità di bacino di distrettuale dell’Appennino Settentrionale. Una tre giorni che ha visti riuniti i 15 partner stranieri, Università e studiosi da Hong Kong e in video conferenza dagli U.S.A., per condividere i percorsi e prospettive sulle Nature Based Solutions (NBS), misure strategiche e innovative da sperimentare per la riduzione delle condizioni di rischio idro-metereologico nei paesaggi di pianura, collinari e montani.

Il confronto, sviluppato fra più di 40 esperti, con presentazioni di progetti e tavoli comuni di lavoro e approfondimento, ha portato alla condivisione delle proprie esperienze e sensibilità sulle NBS maturate nelle ricerche e in ambiti territoriali anche estremamente diversi tra loro.

L’ing. Massimo Lucchesi, Segretario Generale dell’Autorità di bacino, con il dott. Nicola Del Seppia, referente del progetto, ha illustrato le problematiche del comprensorio del Massaciuccoli, individuato come area pilota dove sviluppare le NBS. I partecipanti all’evento sono stati quindi accompagnati sulle sponde del lago dove hanno potuto osservare in prima persona le criticità dovute all’erosione e al trasporto solido ma anche le soluzioni pensate per aumentare la resilienza del territorio, la tutela dei corpi idrici e per combattere gli effetti indotti dai cambiamenti climatici.

Il progetto Phusicos mette a disposizione per il comprensorio del Massaciuccoli un finanziamento di 1,5 milioni di Euro per ulteriori studi e per la sperimentazione sul campo delle NBS.

 

 

Lucca sede di un ampio confronto internazionale: l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale ospiterà i partner europei del progetto Phusicos

Dal 15 al 17 ottobre il Palazzo Pretorio, sede lucchese dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, sarà il centro di un importante appuntamento internazionale nell’ambito del progetto “Phusicos – According to nature”, finanziato dall’Unione Europea all’interno del più ampio programma quadro “Horizon 2020” e sviluppato in collaborazione con altri Paesi europei quali Francia, Germania, Norvegia, Spagna, Austria e Svizzera.

I 15 partner internazionali, cui dalla giornata del 16 ottobre si aggiungeranno studiosi dagli Stati Uniti e dai Paesi asiatici, avranno l’occasione di confrontarsi, scambiarsi idee e prospettive sullo stato di avanzamento delle diverse progettualità attive nei rispettivi paesi.

Il progetto Phusicos intende dimostrare che le Nature Based Solution costituiscono una soluzione efficace, sostenibile ed efficiente per ridurre le condizioni di rischio di eventi meteorologici estremi nei paesaggi di pianura, collinari e montani. Per sostenere la validità delle NBS occorrono, tuttavia, adeguati riscontri ambientali su casi reali nonché analisi e simulazioni su casi studio. Phusicos si propone, quindi, di riempire il gap di conoscenze specifiche correlate alle Nature Based Solution per i rischi idro-meteorologici (inondazioni, frane e siccità) mediante l’implementazione di sistemi efficaci in differenti condizioni ambientali da realizzare in siti dimostrativi e di studio in Europa.

Per l’Italia il ruolo di capofila è svolto dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, guidata dal Segretario Generale, ing. Massimo Lucchesi, che con il gruppo di lavoro “Studi, ricerche e progetti” coordinato dal dott. Nicola Del Seppia, sta operando attivamente nell’ambito del comprensorio del Massaciuccoli, individuato come area pilota del progetto Phusicos, al fine di individuare soluzioni dimostrative di riduzione del rischio legato ad eventi estremi. Il progetto ha stanziato 2,2 milioni di euro per l’Italia e 1,5 milioni andranno a finanziare approfondimenti e opere nel comprensorio del lago finalizzati ad aumentare la resilienza del territorio, la tutela dei corpi idrici e a contrastare le criticità indotte nel territorio dal cambiamento climatico, contribuendo così all’attuazione delle misure individuate nel Piano di Gestione delle Acque (PGA), nel Piano di Gestione del Rischio Alluvione (PGRA) e nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI).

Il Segretario Generale Massimo Lucchesi afferma che “Siamo entusiasti di poter ospitare nella nostra sede di Lucca un progetto così importante e che ha identificato nel lago di Massaciuccoli il sito dimostrativo su grande scala per provare che le Nature Based Solution costituiscono una soluzione valida, sostenibile e conveniente per ridurre le condizioni di rischio di eventi meteorologici estremi soprattutto se abbinate alla realizzazione di infrastrutture e grandi opere. Uno dei valori aggiunti di questo progetto è sicuramente la concreta possibilità di scambio di informazioni ed esperienze fra i nostri tecnici e i partner europei ed internazionali al fine di acquisire nuove competenze e conoscenze all’insegna dell’innovazione. La nostra esperienza ci porta ad affermare che la grande partecipazione di enti pubblici e locali, Università, associazioni, operatori agricoli e cittadini durante il percorso di definizione di una mappa che contenesse le problematiche e le criticità dell’area del lago, è la dimostrazione di come queste tematiche possano essere affrontate efficacemente solo in una dimensione interistituzionale e interdisciplinare al fine di produrre un risultato condiviso e vincente”.

Progetto PHUSICOS Incontro del 20 febbraio 2019

Il giorno mercoledì 20 febbraio 2019 alle ore 10.00, presso la sala convegni dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, in via Vittorio Veneto n. 1 55100 – Lucca, si è tenuto il secondo incontro del Living Lab del progetto Phusicos, finanziato a questa Autorità di Bacino dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Quadro Horizon 2020, continuando il processo partecipativo che, attraverso la realizzazione di living labs utili alla individuazione e definizione delle opere finanziate da realizzare nel comprensorio del Lago di Massaciuccoli, lo accompagnerà fino alla sua conclusione.

Il progetto della durata di 48 mesi ed importo pari a circa 10 milioni di euro è nato in collaborazione con altri paesi europei (Francia, Germania, Norvegia, Spagna, Austria, Svizzera); all’Italia sono destinati circa 2.2 milioni di euro e, di questi, circa 1.5 andranno a finanziare approfondimenti e opere nel comprensorio del lago di Massaciuccoli. Gli interventi sono finalizzati ad aumentare la resilienza del territorio, la tutela dei corpi idrici e contrastare, infine, le criticità indotte nel territorio dal cambiamento climatico, contribuendo così all’attuazione delle misure individuate nei Piani di Gestione delle Acque (PGA), del Rischio Alluvione (PGRA) e di Assetto Idrogeologico (PAI). Nello specifico il progetto PHUSICOS intende dimostrare che le Nature Based Solution (NBS) costituiscono una soluzione valida, sostenibile e conveniente per ridurre le condizioni di rischio di eventi meteorologici estremi nei paesaggi rurali, collinari e montani, soprattutto se abbinate alla realizzazione di infrastrutture e grandi opere. Per sostenere la validità delle NBS occorrono, tuttavia, adeguati riscontri ambientali su casi reali nonché analisi e simulazioni su casi di studio.

PHUSICOS si propone, quindi, di riempire il gap di conoscenze specifiche correlate alle NBS per i rischi idro-meteorologici (inondazioni, erosioni, frane e siccità) mediante l’implementazione di NBS in diversi siti dimostrativi e di studio da realizzare in Europa. I tre siti dimostrativi su grande scala sono stati individuati in Italia (il comprensorio del Lago di Massaciuccoli), Norvegia e Andorra. Questi tre siti dimostrativi su grande scala sono rappresentativi di differenti condizioni ambientali di rischio in regioni rurali e montuose. I due casi di studio e simulazione su piccola scala, da realizzare in Austria e Germania, serviranno invece per testare idee applicabili a livello locale, innovative su cinque fronti: tecnologia, servizio, governance, disseminazione e innovazioni di prodotto.

PHUSICOS si basa su un gruppo di lavoro interdisciplinare costituito da 15 partner provenienti da 7 paesi europei. Il Living Lab del 20 febbraio 2019 era finalizzato ad allargare la partecipazione pubblica con un maggior coinvolgimento delle Associazioni rappresentative delle Aziende Agricole e delle Associazioni ambientaliste che operano sul territorio del comprensorio del lago.