Rischio alluvioni: il ruolo dell’Autorità di bacino

Audizione in commissione Ambiente in merito alle attività connesse alla valutazione e gestione dei rischi di alluvioni.

Firenze – Pomeriggio di full immersion – ieri, mercoledì 7 febbraio – in commissione Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture, presieduta da Lucia De Robertis (Pd), sulle attività connesse alla valutazione e gestione dei rischi di alluvioni, con riferimento anche ai recenti eventi che hanno colpito la Toscana attraverso un confronto con l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale. Ad accompagnare in questo approfondimento, il segretario generale, Gaia Checcucci: “E’ la prima volta che sono con voi in commissione e colgo volentieri l’occasione per condividere il ruolo dell’Autorità, in un perimetro tecnico normativo di riferimento, per concentrarsi sul nostro modo di lavorare: Piano di bacino e stralci funzionali approvati con Decreti della Presidenza del Consigli dei Ministri (Dpcm), per mappare la pericolosità del rischio e pianificare”, ha spiegato. “Siamo in vigenza di un Piano di bacino rischio alluvioni 2021-2027, uno strumento che contiene mappe che amo definire fotografie a colori secondo tre livelli di pericolosità, come da letteratura scientifica, elevata, media e bassa”, con un calendario di aggiornamento annuale.

 

In sintesi: l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale, istituita dal decreto legislativo 152/2006, in attuazione della direttiva CE 2000/60, è operativa dal febbraio 2017, quando vennero soppresse tutte le autorità di bacino, di cui alla legge 183/1989. La direttiva della CE istituisce in ambito europeo 110 distretti idrografici, di cui sette in Italia. Sul fronte dell’inquadramento: l’Autorità è un ente pubblico non economico ed ha come funzione principale la mappatura della pericolosità del rischio. L’autorità si articola fondamentalmente nella figura del segretario generale, che è il rappresentante legale ed è nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri; la conferenza istituzionale permanente, che è l’organo di indirizzo politico dell’Autorità ed ha il compito dell’adozione del piano di bacino; è presieduta dal Ministro dell’Ambiente e composta dal Ministro delle Infrastrutture, dal Capo di partimento della Protezione civile, dal Ministro delle politiche agricole e forestali e dal ministro della cultura, oltre ai presidenti o loro delegati delle Regioni costituenti il distretto; la conferenza operativa, che è l’organo consultivo ed esprime parere ed emana direttive, ai fini della pianificazione e programmazione di bacino. È composta da due rappresentanti di ciascuna amministrazione presente nella conferenza istituzionale permanente, nominati con decreto del Ministro dell’Ambiente.

Ancora alcuni dati: il Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale interessa i territori di Toscana, Liguria e in piccolissima parte Umbria. Si estende su 15 province e 455 comuni, per oltre 24mila chilometri quadrati. In esso sono presenti 950 corpi idrici superficiali e 129 corpi idrici sotterranei. Infine il Bacino interessa i bacini liguri, quello del Magra, dell’Arno, del Serchio, oltre agli altri bacini toscani ad eccezione del Flora, inserito nel Bacino dell’Appennino centrale.

Come sottolineato dalla presidente De Robertis, che ha ringraziato il Segretario per quanto illustrato, l’audizione è frutto della risoluzione approvata dal Consiglio regionale nella seduta dell’8 novembre scorso, con la quale si chiedeva di ascoltare l’Autorità di bacino.

Di “relazione molto utile ed approfondita” hanno parlato anche tutti i commissari intervenuti: Elisa Tozzi (FdI), Massimiliano Riccardo Baldini (Lega), Alessandro Capecchi (FdI), Francesco Gazzetti (Pd). Tra i temi affrontati ricordiamo in particolare: infrastrutture, casse di espansione dell’Arno, Bilancino, assetto idrogeologico, manutenzione ordinaria e straordinaria, consorzi di bonifica, reticoli secondari, ruolo del commissario e, non ultimo, il recente fenomeno delle bombe d’acqua.

“Vi ringrazio per l’interesse – ha concluso Checcucci – siamo un territorio fragile e occorre capire, insieme, cosa del sistema può funzionare meglio, perché il rischio esiste e va gestito”.

“Una cosa è certa – ha concluso la presidente De Robertis – la commissione ha iniziato un percorso di approfondimento e continuerà su questa strada, per arricchire il bagaglio di conoscenze sulla materia”.

Paola Scuffi, 8 febbraio 2024, Consiglio regionale della Toscana

“Prevenzione e allerta bisogna cambiare tutto”

A due mesi dall’alluvione della Toscana centrale, Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità distrettuale di bacino sferza gli enti locali sulla svolta necessaria. Gestire l’emergenza e la ricostruzione bisogna iniziare a pensare anche a un modo diverso di gestire il territorio, sempre più fragile. «Occorre riconoscere ciò che non ha funzionato e provare a fare diversamente – sottolinea Gaia Checcucci – E lo sa anche il Governatore Giani. Guardiamo avanti senza polemica: credo che occorra staccare la titolarità politica da questa attività di prevenzione e gestione del territorio. Sono convinta che sia stato un errore sostituire la figura dei Commissari straordinari nominati nel 2009 con i Presidenti di Regione»

Luigi Caroppo (4/01/24), La Nazione

6 dicembre 2023 – Riunita la Conferenza Operativa

Si è svolta oggi la Conferenza Operativa dell’Autorità di bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale. Tra i punti principali all’ordine del giorno nella seduta del 6 dicembre 2023, l’aggiornamento del Piano di Gestione delle acque 2021-2027 e il bilancio acque superficiali per il territorio ligure. Per quanto riguarda il Piano di stralcio Assetto Idrogeologico importanti aggiornamenti per il versante ligure nelle province: Imperia, Genova, Savona e La Spezia e dei rispettivi torrenti: Carbognano, Sturla, Noli, San Lazzaro. Sono stati visionati i pareri formulati dalla Conferenza Programmatica e esaminata la documentazione che verrà presentata nella prossima Conferenza del prossimo 13 dicembre per l’adozione della variante generale del Piano di bacino Stralcio Assetto idrogeologico, un piano dinamico che richiederà un continuo aggiornamento del quadro conoscitivo.

La pianificazione geologica a 10 anni dal ciclone Cleopatra

Frana in zona Vernio SR325

Buone pratiche e prospettive future di applicazione sul territorio

Cagliari giovedì 23 novembre 2023 – Aula 111 – Blocco A – Cittadella Universitaria di Monserrato

A dieci anni dagli eventi calamitosi del Ciclone Cleopatra Il Consiglio Nazionale dei Geologi e il suo Centro Studi, l’Ordine dei Geologi della Sardegna e il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari co-organizzano il Convegno “La Pianificazione Geologica a  10 anni dal Ciclone Cleopatra – Buone pratiche e prospettive future di applicazione sul territorio“.

Il Convegno propone di esplorare approfonditamente le dinamiche della geologia applicate alla pianificazione territoriale, focalizzandosi in particolare sulla gestione del rischio idrogeologico. L’obiettivo è analizzare le attuali sfide e le migliori pratiche in questo settore, coinvolgendo esperti, professionisti e istituzioni  chiave.

L’evento è in fase di accreditamento per n°4 crediti formativi; al fine di facilitare l’organizzazione gli interessati alla partecipazione possono inviare conferma alla mail geologi.sardegna@tiscali.it

 

Programma dei lavori

08:30  09:00 Registrazione partecipanti
09:00  09:30 Saluti Istituzionali
Antonio Funedda – Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche UNICA
Giancarlo Carboni – Ordine dei Geologi della Sardegna
Mauro Pompei – Centro Studi Consiglio Nazionale Geologi
Antonio Sanna – Direttore Generale Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna

Introducono e moderano:
Stefania Da Pelo – Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Cagliari – Segretario Ordine dei Geologi della Sardegna
Maria Tegas – Tesoriere Ordine dei Geologi della Sardegna
09:30  09:50 Pianificazione del territorio oltre l’emergenza. Lo stato dei lavori in Italia
Mario Nonne – Consigliere del Consiglio Nazionale dei Geologi
09:50  10:10 La progettazione degli interventi di mitigazione del rischio geoidrogeologico ed il Codice dei Contratti
Arcangelo Francesco Violo – Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi
10:10  10:30 – I servizi di progettazione nel testo legislativo Dlgs 31/03/23 n°36 e negli allegati I.7. Ambito Territoriale Significativo (ATS)
Eros Aiello – Centro di Geotecnologie, Università di Siena
10:30  10:50 PAI/PGRA – Stato dell’arte delle attività di pianificazione territoriale in materia di dissesto  geomorfologico
Corrado Secchi – Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna
10:50  11:10 PAUSA
11:10  11:30 – Il PAI frane dell’Appennino Settentrionale: Conoscere per prevenire e pianificare per gestire in tempo reale
Gaia Checcucci – Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale
11:30  11:50 – Il sistema di allertamento di protezione civile  della Regione Sardegna per zone di allerta: Il caso del rischio geomorfologico
Salvatore Cinus & Stefano Loddo – Direzione Generale della Protezione Civile – Servizio Previsione Rischi
11:50  12:10 – La Geomatica come strumento di condivisione delle proposte di pianificazione della Protezione civile: la previsione spaziale dei fenomeni franosi e le sottozone di allerta
Maria Teresa Melis – Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche, Università di Cagliari
12:10  12:30 – La comunicazione in emergenza ai tempi dell’intelligenza artificiale
Carlo  Cassaniti – Centro Studi Consiglio Nazionale Geologi
12:30  12:50 – La difesa del suolo e delle coste nella pianificazione territoriale
Maurizio Costa – Geologo e Direttore Tecnico di Criteria srl
12:50  13:10 – Pericolosità Idraulica in ambito urbano – Il caso Pirri
Roberto Pischedda – Geologo libero professionista
13:10  13:30 – Conclusioni
Arcangelo Francesco Violo – Presidente Consiglio Nazionale dei Geologi
Davide Boneddu – Presidente Ordine Geologi della Sardegna

 

locandina convegno

“Speciale alluvioni” su RTV38 e ToscanaTV

Anche il Segretario dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale Gaia Checcucci è stato ospite delle trasmissioni “Telegram speciale alluvione” di Toscana TV e “Primo Piano” RTV38 del 6 novembre 2023 dedicate all’ondata di maltempo che ha colpito la Toscana.

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